(di Claudio Poggi)
NELLE PUNTATE PRECEDENTI
Nelle estati normali di questi ultimi dieci anni, il milanista sentiva le voci di mercato come Giovanna d’Arco sentiva le voci dentro la sua testa: allusioni mistiche che descrivevano un mondo migliore, che quasi sempre svaniva all’ultimo momento. Così, il Diavolo veniva sempre beffato da squadre piene di virtù, così candide e immacolate da poter rilanciare con offerte puramente spirituali.
Ma questa estate 2023, è un colpo di scena continuo. I movimenti veri sono quasi più delle voci vere o inventate. Dall’ultimo episodio di Ipermercato, sono arrivati anche Tijjani REIJNDERS, Samuel CHUKWUEZE, Noah OKAFOR.
Ci basta? Ehm… NO.
La verità è che dopo tanta carestia inspiegabile, tutta questa abbondanza inaspettata e quasi altrettanto inspiegabile ci sta facendo perdere la testa. Siamo passati dai budget risicatissimi e mercati (specialmente invernali) nel segno della povertà più assoluta, a questo parco divertimenti. Eppure la saggezza è lì a farci presente che dell’ultima delle ubriacature, l’estate delle “cose formali”, non abbiamo ricordi buoni, e nemmeno bonucci. Credevamo di aver trovato una miniera d’oro, ma invece di pepite, ci eravamo fatti rifilare un pipita. La speranza ovviamente è che le “cose Furlani” cancellino il ricordo delle “cose formali”.
Ma cerchiamo allora di capire se qualcosa si muove ancora sotto la cenere dei tanti fuochi artificiali visti finora.
CHE FINE HANNO FATTO?
DANJUMA ha fatto le sue considerazioni e invece del nostro nome prestigioso ha preferito intascare quella che Bram Stoker, nel suo capolavoro “Dracula”, definiva “la sovrana”, ed è volato allo scialbo Everton. Guardando il suo curriculum, forse è una squadra adatta a lui, non proprio abituato a 75mila spettatori che lo guardano da tre anelli. Tuttavia ci piace abbracciare una teoria che ha preso qualche piede, e cioè che Milan e Villarreal abbiano fatto un po’ da sponda per permettere al Sottomarino Giallo di liberarsi del giocatore alle migliori condizioni possibili. Quanto a KAMADA, c’è chi giura di averlo visto su un’isola deserta a parlare con un amico di forma sferica e di nome Tango. Non avrete certo scordato ISAKSEN, vero? Eh, su di lui svolazza la Lazzio. Ma a proposito di avvoltoi, che dire di una squadra che continua a fare la sua campagna acquisti cercando di calare sui nostri obiettivi all’ultimo momento? Ecco allora che anche MORATA e BALOGUN sono entrati nei sogni di quella squadra che da sempre ci pedina. E per essere sicuri di irritarci, manifestano interesse anche per un altro giocatore.
Insomma si faranno mai gli affari loro? La Storia ci dice di no. Pazienza, pensiamo ai nostri.
DIFESA
Nemmeno il tempo di preparare due freddure sul norvegese Pedersen, giusto per rompere il ghiaccio, almeno nel nostro circolo – che il Milan ti piazza il colpo Alex JIMENEZ. Terzino destro del 2005 proveniente dal Real Madrid, Jimenez arriva in prestito con diritto di riscatto. A dire la verità, arrivare è arrivato, sì, ma giovedì 20 si è recato in clinica per le visite mediche, e tutti davano per certa la sua firma venerdì 21. L’ufficialità verrà data oggi, domani, o forse c’è qualche problema? Il talentino spagnolo è reduce da una stagione tribolata da guai alla caviglia, per la quale a Milan Lab si stanno già sfregando le mani, e da un rapporto non idilliaco con i suoi precedenti allenatori, tra Real Madrid Castiglia e Youth League. Dovrebbe fare la spola tra Primavera e Prima Squadra. Che sia lui la Moncadata inattesa? Abbiamo per le mani il nuovo Theo Hernandez? Oppure è il nuovo…
LIVELLO BANTEROMETRO: IVAN STRINIC
Con Ballo-Touré sempre più vicino al Nizza, e non convocato per la tournee a stelle e strisce, avanza nelle ultime ore la candidatura di Riccardo CALAFIORI, ex terzino sinistro della Roma che il Basilea ha riscattato l’anno scorso dopo una stagione in prestito. È giovane (21 anni), perfetto per le liste UEFA, ma le domande che dobbiamo farci, dato che dovrà sostituire Ballo-Touré, sono sostanzialmente queste: ha due gambe? Due piedi? Due braccia? Due mani? Ok, arruolato.
LIVELLO BANTEROMETRO: DJAMEL MESBAH
Qualora uno dei difensori centrali dovesse fare le valigie e liberare l’armadietto di Milanello, uno dei papabili sostituti è Facundo GONZALEZ. Classe 2003, è uno spilungone di 193 centimetri, nonché recente campione del mondo Under 20 con l’Uruguay, con cui ha pure vinto il premio di miglior difensore del torneo. Ha passaporto spagnolo e italiano, perciò non andrebbe a occupare il famigerato slot extracomunitario. A noi ricorda vagamente Bastoni, ma con un dentista normovedente.
LIVELLO BANTEROMETRO: ALESSIO ROMAGNOLI
CENTROCAMPO
E quanti ne vogliamo acquistare? Beh, sembrerà paradossale ma oltre a MUSAH, che viene dato quasi per scontato, tanto da indurre il sobrio MilanNews a sparare coltissime e un po’ inconsuete citazioni per tifosi che hanno fatto il classico, ne servirebbe almeno UN ALTRO. Soprattutto se il modulo base sarà il 4-3-3 e se non vogliamo rischiare di finire come l’anno scorso, quando abbiamo spremuto i soliti noti facendogli giocare praticamente mezza stagione in tre mesi. Ma questa settimana non sono usciti nomi credibili, a meno di non considerare tale Ryan GRAVENBERCH, che stanno accostando anche a Napoli, Juventus, e ovviamente a quella squadra che ci stalkera. Vero che in questo periodo siamo in un piccolo delirio di onnipotenza, però le cifre che girano sarebbero superiori a quelle tirate fuori per ora. A meno di non avere “ottimi rapporti” col Bayern. Perciò saltiamo direttamente al reparto avanzato, dove in teoria ora saremmo anche a posto. Ma ormai ci abbiamo preso gusto…
ATTACCO
Se come sembra CHUKWUEZE sarà un altro apostolo del Piolismo, molto difficilmente vedremo anche TAREMI. Ma facciamo finta che OKAFOR sia stato comprato per sostituire Rebic e Origi, e – in un’estasi di opulenza mercatesca alla primo Milan di Berlusconi – analizziamo qualche altro profilo. Hugo EKITIKE del PSG è un centravanti, all’occorrenza ala sinistra (e sale già un brivido pensando a Origi), che quest’anno a Parigi ha messo insieme 25 presenze e 3 gol. Da quelle parti hanno parecchi esuberi da piazzare, resta da capire se il PSG voglia disfarsi completamente di questo suo classe 2002 o se eventualmente andrebbe via in prestito,
LIVELLO BANTEROMETRO: MARIO BALOTELLI
Santiago Tomàs GIMÉNEZ si scrive con la G, come un famoso punto, ma è una punta. Messicano, nato in Argentina, con passaporto italiano (ovvio, no?). La sua posizione è quella di centravanti vecchia maniera nel Feyenoord, con cui ha segnato 15 gol in 32 partite nella passata stagione. Gli olandesi non chiedevano molto, poi hanno sentito la parola “Milan” e hanno iniziato a moltiplicare tutto per sedici.
LIVELLO BANTEROMETRO: GIANLUCA LAPADULA
L’esimio Daniele Longo ha fatto il nome di Vaggelīs PAULIDĪS, o per una nicchia di intenditori, Vangelīs Pavlidīs, in ogni caso un incubo per gli stampatori di magliette che dovranno capire cosa mettere sopra la “i”. In realtà, il classe 1998, che gioca nell’AZ Alkmaaar, fucina di campioni da dove abbiamo appena prelevato Reijnders, sembra vicinissimo allo Stoccarda. Viene definito “centravanti mobile”, perché “attaccante che non vede la porta manco col binocolo” pareva brutto. L’anno scorso ha segnato 12 gol e servito 8 assist in Eredivisie, campionato che prevede 34 giornate e una decina di squadre sperimentali, create da ChatGPT. Che poi “attaccante forte greco” sia un ossimoro, ce lo dice la storia: nel migliore dei casi potrebbe essere l’erede del titano Georgios Samaras, di Creta ma poco concreto, che si fece conoscere nell’Heerenveen per poi andare a divertire i tifosi del Celtic, che hanno da sempre un debole per chi è generoso – eventualmente anche coi portieri.
LIVELLO BANTEROMETRO: ANDRÉ SILVA
Per questa settimana è tutto – ma lo sarà davvero