Monza-Milan 0-1: le Pagelle Che Non Lo Erano

Per la prima trasferta in Brianza durante un campionato di serie A abbiamo pensato di dedicare le nostre Pagelle Senza Voti all’uomo più illustre che sia mai vissuto in Brianza. Chi? No, non lui… Di più! Lucio Battisti. Sì, sappiamo che c’è una tifoseria che lo rivendica come suo, ma semplicemente, non se lo merita. E per fortuna nessuno tra i nostri si è meritato “Dio mio no!”. Eccetera.

Tatarusanu – PRENDILA COSÌ
All’improvviso, si è messo a prenderle tutte, così o cosà. Terzo clean sheet consecutivo, uscite sicure sui milioni di calci d’angolo immancabilmente concessi agli avversari, un miracolo che evidentemente si è meritato quando il palo gli ributta addosso il pallone a tradimento, e la del tutto insolita sensazione che trasmetta sicurezza al reparto. Siamo spiazzati (noi, non lui). Ma non possiamo farne un dramma.
Kalulu – IL DOPPIO DEL GIOCO
Era uno dei più irriconoscibili, ma è stato anche uno dei primi a uscire dal malefico incantesimo: argina, anticipa, pressa, si sgancia, e si diffonde, si diffonde, si diffonde.
Tomori – INSIEME A TE STO BENE
1) È tornato, e 2) è tornato. Nel senso che 3) sembra proprio tornato. Fa capire a Petagna che non si guadagnerà il #RimpiantoMilan di giornata, e sfiora persino il gol quando si propone in avanti. “Vai sempre bene per me”.
Thiaw – IL NOSTRO CARO ANGELO
Se continua così cominceranno a portargli infermi da guarire, i bilanci di Ilva e Monte dei Paschi, le chiavi della segreteria di un famoso partito di sinistra. Tranquillo sugli assalti del Monza, mortifica la maggior parte dei 23 cross in area certificati dalle statistiche. In sostanza, “le nostre aspirazioni il buio filtrano, traccianti luminose gli additano il blu”. Chissà, forse in questo periodo Malick Thiaw saprebbe persino spiegarci questa strofa.
TheoHernandez – IL SALAME
Incontenibile, incorreggibile: da un lato, semina il panico – sì, proprio con semini di panico – sulla fascia sinistra del Monza, dall’altro getta via in modo scellerato un gol per il quale stavamo già esultando, e il cui ricordo ci perseguita per tutto il secondo tempo, nel timore di essere puniti dall’antico adagio “Gol sbagliato, gol subìto”. Da un suo fallito disimpegno difensivo con successivo scivolone nasce l’occasione del doppio palo degli avversari. Insomma, non è il Theo della cavalcata-scudetto, ma non è nemmeno il Theo di gennaio. La nostra Theoria è che sia il Theo del post-Covid: da insipido che era, ha iniziato a riprendere sapore. Speriamo ci metta poco: ci sta venendo fame.
Tonali – ALMENO L’INIZIO
È l’emblema di un Milan che tiene benissimo nel primo tempo, prendendo le misure ai pimpanti avversari e ridimensionandoli – per poi iniziare a pasticciare e boccheggiare nella ripresa, quando i centrocampisti del Monza iniziano a scendere come coperchi su lui che bolliva con i freschi provvisori che soffiano (…che meraviglia sarebbe far scrivere queste pagelle a Pasquale Panella. Dopo tutto, per diverse partite abbiamo pensato che fosse lui a scrivere gli schemi del Milan).
Krunic – LA LUCE DELL’EST
Ecco un altro che si sta ripigliando – e lo si vede soprattutto quando, apparentemente per problemi fisici, cala vistosamente, trascinando con sé mezza squadra – quella dalla cintola in su, che inizia a sfilacciarsi vistosamente, mentre in panchina lui, che non capiva, disse: “Bravo”.
Messias – AMARSI UN PO’
Accidenti, quanti ostacoli e sofferenze e poi sconforti e lacrime, prima di rivederlo dare quel contributo che i non prevenuti ricordavano bene – così come ricordavano quel prezioso piede sinistro, capace di trovare la porta in situazioni complicate. Chissà se davvero il nuovo modulo gli si addice così tanto – sarebbe interessante, per diventare noi veramente noi.
Origi – DAVANTI AD UN DISTRIBUTORE AUTOMATICO DI FIORI DELL’AEROPORTO DI BRUXELLES, ANCH’IO CHIUSO IN UNA BOLLA DI VETRO
Come per la canzone in questione, non sembra necessario aggiungere al titolo altre parole.
BrahimDiaz – KEEP ON CRUISING
Sarebbe la versione inglese di Sì, viaggiare – perché B.D è rimasto un po’ alla serata col Tottenham. In alcune giocate sembra quel gran genio del nostro amico, per esempio quando accende l’attacco che porta Theo davanti a DiGregorio. Ma molto spesso non è abbastanza rapido da evitare che i mastini monzesi lo soffino via prima della giocata, così come non lo è sul pallone lasciato andare da DiGregorio dopo il tiro di Leao.
Leao – MI RITORNI IN MENTE
Il gol gli manca da qualche partita (dal Lecce), ma intanto ritrova un vecchio amico – il palo. Glissando sui suoi tiri (gli altri due, neutralizzati con un certo sforzo da DiGregorio), non sta facendo la differenza, il che se non altro vuol dire che eravamo abituati bene.In ogni caso vi diffidiamo dal citare frasi da questa canzone come presagi di quello che accadrà nel nostro rapporto con lui: sarebbe ancora più demente che analizzare le sue movenze e fare deduzioni basate sul linguaggio del corpo, come abbiamo visto fare sui social.
Saelemaekers – CONFUSIONE
Se solo il dr. Frankenstein (il nonno o il nipote) fosse tra noi: lui e Igor e Frau Blucher potrebbero fondere lui e DeKetelaere e i loro cervelli abnormi, e vedere che succede: Salsaemerengue è un belga da birra e rissa per le strade di Bruxelles, attaccabrighe e sovraccarico tanto quanto il principe Charles è sempiternamente immerso nella ricercata malinconia di Bruges. Non entra bene in partita come avevamo visto con piacere contro il Tottenham, ma anche quando è inconcludente, il suo forsennato agitarsi strappa sempre un paio di bonarie risate tipo le comiche di Benny Hill.

DeKetelaere – I GIARDINI DI MARZO
Il Carletto passava e quell’uomo continuava a ripetere le stesse cose. Che i nostri soldi sono già finiti, ma che se lo si aiuta, è certo, ne verrà fuori. E noi in fondo all’anima, ma sempre più in fondo, abbiamo immenso amore e poi ancora, ancora amore, amor per lui. E siamo sicuri che l’universo trova spazio dentro lui. Ma il coraggio di vivere, quello, ancora non c’è.
Giroud – ALCUNE NONCURANZE
Sembra offesissimo per non avere iniziato ANCHE questa partita da titolare. Poi in realtà la sua mezz’ora di gioco presenta gli stessi problemi di tutto il nostro reparto avanzato: una squadra che ha forse finito le riserve di attenzione e dedizione usate per fronteggiare il temuto team tottenamese. Si segnala per qualche ripiego difensivo più che per il tacco in area che secondo alcuni pregiudica invece che favorire Tonali e DeKetelaere, nell’altra grande occasione del secondo tempo.
Rebic – ANONIMO
“Ragazzi, silenzio assoluto, per carità”.
Bakayoko – INNOCENTI EVASIONI
Ma come mai – tu qui – stasera?
(oppure)
Bakayoko – HO UN ANNO DI PIU’
Gioca ancora a pallone – è il solito scarpone. Ma ancora gioca. .
(oppure)
Bakayoko – ANCORA TU
Una cosa l’abbiamo capita: lasciarlo non è possibile. No, lasciarlo non è possibile. Lasciarlo NON è possibile.
(oppure)
Bakayoko – IO TI VENDEREI
E già.

Eccetera.

 

 

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