Milan-Juventus: le Pagelle Che Non Lo Erano

Nel giro di pochi giorni ci hanno lasciato Bobby Charlton e Bobo (nel senso di Sergio Staino), e ci ha lasciato pure il Bob – nel senso di specialità olimpica, che abbiamo dovuto cedere agli svizzeri – ecco allora che avendo lasciato tre punti ai nostri avversari, la tristezza ci ha indotto a dedicare le Pagelle Senza Voti di Milan-Juventus alle persone di nome BOB.

Mirante – BOB KENNEDY

“Non è mai accaduto che la causa in cui credeva un martire morisse per la pallottola del suo assassino”.

Questo disse il senatore Kennedy il 5 aprile 1968, nel discorso funebre per Martin Luther King – poi bang, due mesi dopo hanno sparato anche a lui: che ambientino, veh. Ma questo ha forse ucciso la causa in cui credeva? La deviazione sul tiro di quel carciofo di Locatelli inficia una prestazione veramente superiore alle aspettative, due anni dopo la sua ultima partita in serie A, e soprattutto dopo che tutti lo credevamo totalmente inaffidabilissimo. Ebbene no: gli dobbiamo delle scuse – se vogliamo proprio trovare un difetto alla sua serata, sono i lanci, ma è vero che in porta abbiamo chi ci ha abituato fin troppo bene.

Calabria – BOB ODENKIRK (Better Call Saul)

“Io mi muovo in mondi che voi non potete immaginare”.

Nessuno crede mai che possa sfangarla, e infatti non gli riesce sempre – però ci riesce più spesso di quanto sembri, e la serata di ieri è una di quelle in cui la sua linea di difesa è impeccabile. Certo, non gli riesce un cross nemmeno per sbaglio, ma da quel punto di vista, come squadra, abbiamo tutta una giurisprudenza perfettamente allineata.

Tomori – BOBO (Sergio Staino)

“Odio organizzare le feste dell’Unità”.

È quello che si sbatte di più in una difesa velleitaria e utopistica, disposta in modo approssimativo e nella quale basta un Kean (e solo ogni tanto, Rabiot) a mandare in crisi il Partito. Perché è vero che il computo dei tiri in porta di quegli altri è bassino, ma nel primo tempo – quando siamo in undici – in area ci arrivano, e quasi sempre è lui a togliere le salamelle dal fuoco.

Thiaw – BOB ROCK (Gruppo TNT)

“Lo sapevo che se c’era una fregatura, toccava a me”.

Fino al 40° si destreggia decentemente contro Milik e contro Kean che lo punta più volte, e almeno due volte con nessuno pronto a intervenire per scongiurare il peggio. Finché non viene quella volta in cui Kean riesce a far passare la palla e poi se stesso, e ancora una volta non c’è nessuno vicino a rimediare: lì inizia almeno la metà dei nostri guai. Ok, lui pasticcia, non si discute. Ma un po’ è stato messo in condizione di pasticciare.

Florenzi – BOB DYLAN

“Dici che cerchi qualcuno che non è mai debole ma sempre forte, che ti protegga e difenda, qualcuno che apra ogni porta. Ma non sono io”. (It ain’t me, babe)

Non è Theo, e ok. Ma contro la Juventus, su quella fascia, non è nemmeno Florenzi. Non difende, non attacca, non imbrocca un cross, rincorre Weah e lo abbatte inutilmente dopo che ha lanciato Kean. E una dura pioggia cade.

Reijnders – TELESPALLA BOB (The Simpsons)

Noi aspettiamo il giorno in cui svilupperà il suo killer instinct, ma in queste puntate continua a vestire i frustranti panni del personaggio secondario. La sua gag ricorrente ora come ora è il tiro da fuori.

Musah – BOBBY FISCHER

“Quando ero in Giappone sono andato a vedere il film Pearl Harbor, e quando i giapponesi hanno bombardato la nostra flotta ho applaudito – ma nessun altro nel cinema lo ha fatto”.

Sembra terribilmente fuori contesto, lo vediamo in varie parti del campo ma raramente fa cose sensate – forse, come il leggendario e lunatico scacchista suo connazionale, gli manca un po’ di intesa coi suoi simili.

Adli – BOB MARLEY

“Liberati dalla schiavitù mentale – solo noi possiamo liberare le nostre menti” (Redemption song)

Insomma, Yacine. Le belle cosine ogni tanto, d’accordo. E non è che dopo un anno di tribuna pretendiamo che sia tu quello che prende per mano la squadra. Però finora giocare ordinato per non tornare in tribuna ha portato a zero gol e quasi zero tiri. Il tuo popolo è con te, e Jah pure – è Jah un pezzo che te lo diciamo.

Giroud – BOB HOPE

“Ormai quando viene il mio compleanno pago più le candeline che la torta”.

Fa il nostro unico tiro in porta con un controllo in corsa e tiro velenosissimo – purtroppo Szeznzyz ci arriva con la punta delle dita. Molto probabilmente esce perché a Parigi in attacco potremo contare solo su di lui. Come al solito.

Leao – BOB GELDOF

“Il chip dentro la sua testa va in sovraccarico”. (I don’t like mondays)

A ogni sua accelerazione, la rocca bianconera sembra sul punto di cadere, quando sembra aver trovato la giocata in area, Rugani respinge di orecchio il suo tiroagiro. La verità è che tutti ci aspettiamo che salvi il mondo, ma il Leao Aid non basta a risolvere la nostra carestia.

Pulisic – BOB SINCLAR

“Aaah aaah. A far l’amore, comincia tu”.

Proprio non sembra ispirato: gli manca il guizzo sulla palla respinta da Zszcencyzzz, gli manca la giocata che lo faccia decollare, forse gli manca la consapevolezza di quanto la squadra abbia bisogno di lui. Quando rimaniamo in 10 Pioli lo sacrifica, ma non sembriamo improvvisamente privi di un elemento prezioso. Poi chi lo sa, magari era meglio togliere Giroud. Ma fosse stato un po’ più convincente, sarebbe rimasto dentro.

Kalulu – SPONGEBOB SQUAREPANTS

“Sono pronto! Sono pronto! Sono pronto!”

Malgrado fosse fuori da un bel po’, si immerge bene nella partita.

Krunic – KILLER BOB (Twin Peaks)

Entra in scena, e porta dolore e morte. Ok, ridimensioniamo: entra in scena, e porta sfiga, a noi e a se stesso. Dopo la deviazione che decide la partita, porta anche una certa depressione a tutto il reparto – che già non era particolarmente festaiolo. Speriamo si riprenda per le altre partite di questa settimana.

Jovic – SILENT BOB (Clerks di Kevin Smith)

Quasi immobile per tutto il film, ma non importa: emana ondate di carisma.

Kjaer – BOBBY SOLO

“Non c’è più niente da fare”.

Pioli lo mette dentro per evitare che i nuovi entrati Chiesa e Vlahovic colpiscano mentre il Milan cerca il pareggio. O mentre non lo cerca.

Romero – BOBBY IL BUFFO (Friends)

Personaggio-meteora indimenticabile: è divertentissimo e irresistibile finché Monica e i suoi amici non lo fanno smettere di bere. Anche lui è irresistibile e divertentissimo. Finché non smettete di bere.

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