Milan-Atalanta 2-0: le Pagelle Che Non Lo Erano

Col fine settimana, Carnevale è finito anche a Milano – in tutta Italia compresa la bizzarra città di Monza si era notoriamente concluso qualche giorno prima. Ma per fortuna già i negozi e i supermercati incalzano con le uova di Pasqua e le colombe, perché le feste non ci danno tregua. E visto che sono arrivati la quarta vittoria e quarto clean sheet consecutivo, e che sono tornati addirittura Ibrahimovic e Maignan, ci sentiamo in dovere di uccidere il vitello con disturbi di alimentazione e festeggiare con alcune feste ITALIANE – purtroppo non ci stavano tutte, ma rinunciamo volentieri a quelle divisive che creano polemiche tipo il 1 maggio, Festa dei Lavoratori, o l’8 marzo, Giornata dei Diritti della Donna, o il 14 maggio, Festa della Mamma o il 10 luglio, San Patrignano.

Maignan – IMMACOLATA (8 dicembre)
Non fa rimpiangere Tatarusanu – in effetti, i compagni gli facilitano il compito evitando che i giocatori dell’Atalanta (per I telecronisti: la DEA) (come l’ufficio antidroga americano) (strana coincidenza) tirino in porta. Forse stavolta i difensori erano preoccupati di NON vedere Tatone in porta (e di non poter dare la colpa a lui, qualora). Che bella sicurezza, coi piedi. Le mani, non sapremmo dire: sono rimaste pulitissime (“Ehi, vorrai dire immacolate”) (grazie) (quante soddisfazioni ci date).
Kalulu – FERRAGOSTO (15 agosto)
Partita rilassata, solare – magari c’è un po’ di affollamento, con tutta ‘sta gente venuta giù dal nord per fare il ponte, ma se li porta tutti in un posto che conosce lui; solo dopo 90 minuti si rendono conto di non aver mangiato assolutamente niente – però è Ferragosto, funziona così.
Tomori – MADONNA DEL SOCCORSO (metà maggio)
Ci eravamo spaventati vedendolo inaspettatamente quieto ed educato come un mercatino di Natale in Trentino, ieri sera chiunque gli si avvicinasse sembrava uno degli audaci sconsiderati che “corrono appresso al fuoco” in quella che probabilmente è la festa più esplosiva d’Italia, in quel di San Severo (FG), quando in omaggio alla mamma di Gesù la meglio gioventù locale mostra la propria lucidità lanciandosi in un corridoio di scoppi, scintille e palle di fuoco. Tutti quelli che rimbalzano su Thiaw, ci provano con lui – che non avendo l’aplomb del ragazzo tedesco, aggiunge di suo occhiatacce, botte e ruggiti.
Thiaw – SAN VALENTINO (14 febbraio)
Va bene, però limitiamoci ai Baci Perugina e alla cena fuori – ma cerchiamo di non essere precipitosi, non tatuatevi la sua faccia, non scrivete il suo nome e il vostro su una panchina, per piacere niente anello con le iniziali e aspettiamo un attimo prima di chiedergli di sposarci.
TheoHernandez – CAPODANNO (1 gennaio)
I botti, la sciambola, la fanfaroneria guascona con cui ci prova con la bella stangona e dopo aver ricevuto un due di picche o un palo in faccia, viene miracolosamente premiato. Se la sua fase offensiva è un arrembaggio come la sera del 31 dicembre, quella difensiva per contro è serena come la mattina del 1 gennaio. A fine partita è visibilmente ciucco di felicità: il gol gli mancava dalla semifinale dei Mondiali. Peraltro, il secondo posto in questa competizione non sarebbe una totale delusione.
Tonali – MADONNA DELLA BRUNA (2 luglio)
Mena e viene menato in ogni zona del campo, gioca con impeto, si avventa su avversari e palloni – anche i calci da fermo, angoli e punizioni (che forse però dovrebbe un po’ ripassare), si butta spessissimo nell’area avversaria: a tratti il suo furore ricorda una esuberante festa che si svolge a Matera, durante la quale la processione per festeggiare la mamma di Gesù (…sempre lei) dura pochissimo, perché è consuetudine dei locali avventarsi selvaggiamente sul carro e farlo a pezzi non appena si affaccia sul terreno di gioco.
Krunic – HALLOWEEN (31 ottobre)
Partita a tratti mostruosa, ogni tanto viene il dubbio che sia in realtà Bennacer travestito da Krunic (…i costumi da zombie erano finiti). Nel secondo tempo gli atalantini sembrano quasi atterriti davanti a lui, e d’altra parte è una sensazione che certe volte abbiamo provato anche noi, tanto tempo fa. Purtroppo al 90°, come per eccesso di zelo va in scivolata da dietro su Boga sfuggito a Saelemaekers: Mariani, colpito da un maleficio che gli ha reso veramente arduo ammonire giocatori dell’Atalanta, colpisce di nuovo e la squalificare per la prossima.
Messias – NATALE (25 dicembre)
Quanta fatica, quanto sbattimento per tentare di far felici tutti, quanti impegni cui tenere fede in un’agenda fittissima, qualche pallone perso nel casino della gente che guarda le vetrine, un gol buttato come un regalo fatalmente dimenticato, ma alla fine la meritata gioia nell’abbraccio di tutti i familiari. Esce poco dopo aver segnato, e la sua personalissima modalità di allegria brasiliana gli dipinge in viso l’inequivocabile espressione di chi pensa: “E anche questa partita, ce la siamo tolta – eccetera”.
Giroud – NOTTE DI SAN GIOVANNI (23 giugno)
Come nella notte di mezza estate, accende fuochi di ogni tipo: da quello che illumina Theo Hernandez ai petardi inesplosi delle diverse occasioni sprecate. Ma quello che impressiona però è che per tre quarti di partita va a bruciare l’impostazione degli atalantini sulla loro trequarti, come un Gattuso molto alto che gioca molto alto.
BrahimDiaz – EPIFANIA (6 gennaio)
È grande come una calza, e pieno di regali. Ma come quei bambini che per troppo entusiasmo rompono i giocattoli che avevano chiesto con insistenza, Leao e Giroud sprecano da buona posizione due sue giocate preziose da numero 10, e volendo Leao ne sciupa un’altra che lui aveva deciso di regalare a Tonali perché esasperato dagli altri due.
Leao – CARNEVALE (boh, dopo Sanremo)
La sua partita sembra un susseguirsi di scherzi: vanifica due opportunità in cui il gol sembra fatto, ma manda in porta Messias, però fa brontolare San Siro con colpi di tacco a vanvera o alleggerimenti troppo leggeri (Kalulu ci salva la vita su un suo retropassaggio buttato a caso come un coriandolo), tuttavia tiene in apprensione la difesa avversaria con un tiro su cui Musso si riscatta, nondimeno mette un pallone fantastico in area per Giroud a inizio partita e un altro limpidissimo sempre per Messias, eppure verrà squalificato per un gesto di implorazione all’arbitro Mariani, che evidentemente lo interpreta come un gesto beffardo: del resto, quanti giocatori protestano in questo modo?
DeKetelaere – 25 APRILE (di solito coincide con l’ultimo ponte di aprile)
Ha fatto anche cose buone, ma non ci sentiamo di parlare di Liberazione, un po’ perché appena ha ricevuto un pallone in area è sembrato in gabbia (anzi, è sembrato Gabbia), un po’ perché la festa in questione apparentem”…SIETE UNA PAGINA DI CALCIO DEL PALLONE DEL MILAN VEDETE DI NON PARLARE MICA DI PULITICA COMUNISTI DEL COMUNISMO PERCHÉ ALTRIMENTI, EH – ” (…ok, come non detto) (appunto)
Ibrahimovic – PASQUA (quando lo permette il calendario. Tipo la Coppa Italia)
…Egli è risorto!!!!

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