Che vi siete persi – Settimana dal 18 al 24 ottobre 2020

La settimana post-derby ci ha anche regalato una vittoria in Europa League anche troppo serena, per come ci ricordavamo il Celtic, squadra da piegare solo nei supplementari con i gol di brasiliani fenomenali. E invece Pioli lo fa con piccoli conquistatori bosniaci, spagnoli e norvegesi, che invadono a sorpresa la Scozia. Nel frattempo, mentre tutto ciò accadeva sotto i nostri occhi stupefatti, in Italia rimbalzavano notizie rossonere assolutamente da non perdere. 

Virgolettato della settimana

E ce lo ricordiamo, mister Gattuso! Quell’infausta Europa League dalla quale siamo stati eliminati per mano del modesto Olympiacos, con Leonardo a lamentarsi dei flauti davanti alle telecamere, una figura un po’ barbina a tutti i livelli. A quanto pare quella competizione ti risulta ancora indigesta: sconfitta all’esordio contro il contagiatissimo AZ Alkmaar, arrivato a Napoli con più dubbi che certezze. Ma forse sappiamo il perché: tu sei un uomo da Champions, e proverai a vincerla da allenatore con il Napoli, visto che non ci sei mai riuscito da giocatore (cit.).

(notate il tono piagnucolevole dell’articolo) (e la scritta sul barbogio “Va’ in galera”) (più o meno)

La notizia di mercato della settimana

Ma chi se ne frega delle presunte strizzate d’occhio di Calhanoglu all’Inter, non ci preoccupano mica, noi il nostro turco bellissimo e fortissimo lo conosciamo, sono solo illazioni! Piuttosto, pensiamo agli ex, che continuano a stupire con la scelta delle loro nuove squadre: ad esempio, voi ve lo ricordate Taye Taiwo? Mitico terzino sinistro, in sostanza un antenato di Theo Hernandez, che però ha fatto l’esatto opposto di Theo al Milan: praticamente non ha inciso mai. Dopo alcuni club prestigiosi, ci prova con il Palm Beach Stars, che a quanto pare non è un chiringuito sulla spiaggia ma una squadra di calcio. Non saremmo sorpresi, comunque, se alla fine lo ritrovassimo a fare cocktail ai Vangioni che passano di lì.

La notizia che spacca

Una scena da film per il nostro ex presidente: ce lo immaginiamo mentre fugge sopra una moto stile Tom Cruise per evitare i creditori, che probabilmente non sono altro che tifosi rossoneri ancora arrabbiati per l’acquisto di Musacchio e André Silva nella stessa sessione di mercato. Alla fine Yonghong Li viene salvato da due eroi mascherati, Capitan Formale e SigaroMan. Per pianificare la futura fuga dell’ex presidente viene chiamato il più fine stratega italiano: Vincenzo Montella. Tutti insieme si rifugeranno a casa di Leonardo Bonucci, che per loro resterà sempre il capitano. Fortuna che è solo un film.

La statistica della settimana

I suoi strillacci nel derby hanno riecheggiato per tutto San Siro, e mentre tutti puntavano il dito sull’intervento di Kessié, Lukaku puntava il suo piede su quello del povero Theo, semplicemente il più bersagliato in assoluto tra i nostri. Allora, ok che per fermarlo non bastano tre o quattro giocatori, però neanche a maltrattarlo! Ci serve come il pane, anche perché il suo sostituto Laxalt corre e picchia per un’altra squadra, adesso, come abbiamo avuto modo di vedere (ve lo ricordavate così arcigno, Laxalt?) (ormai attendiamo solo di vedere la FATALITY in cui in qualche modo sono coinvolte le treccine) (questa era per Vito, lui capirà).

 

Ma come sta Ibrahimovic? Ha mangiato, è tranquillo, pensa a noi?

Ma sì, Ibra sta benissimo! Non ha segnato in Scozia, è vero, machissenefrega, lui c’è sempre, ci mette il fisico, la testa, l’intelligenza, il carattere, sbrocca a due compagni random e poi esce per far entrare Leao. In Scozia con lui e Kessié fuori dal campo abbiamo cominciato a soffrire un po’ troppo, il che ci ricorda quanto sia importante per noi Ibrahimovic, consapevoli che noi siamo almeno altrettanto importanti per lui. E c’è chi parla addirittura di 2023… Sogno? Realtà? Con Ibra tutto è possibile, come in quei film di Tom Cruise, ma senza creditori.

E comunque, sui social

Il padre di Hauge ha condiviso divertito un video di Tiziano Crudeli che strilla, fa il gesto con la mano per indicare che è un giocatore che gli arriva alla pancia (quando poi, è alto 84 cm più di lui) e siccome è pagato per la professionalità, e pronuncia il suo cognome “correttamente in italiano“, sbraitando “OOGHE!”. Quando lui già da un mese va scandendo “HAUGHE”. What a time to be alive.

(Leonardo Mazzeo)

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