Mentre i problemi principali del Paese sono evidentemente le famiglie non tradizionali e i migranti, nessuno parla dell’ottimo risultato ottenuto dalle nostre menti migliori: la Crescita Zero, ovvero il sogno di tanti adulti che hanno sempre sognato di non crescere mai ed essere teenager 4ever e mettere i jeans a vita bassa per tutta la vita. Per non lasciare che questa eccellenza italiana venga messa in secondo piano dai soliti disfattisti che si ostinano a non riconoscere i meriti della nostra classe politica, la celebriamo grazie alla indiscutibile crescita zero messa in mostra dalla squadra quindici giorni dopo il derby.
Donnarumma – GROUND ZERO
Il suo errore macroscopico sconvolge l’Occidente milanista, mettendo a nudo la sua fragilità: i nostri grattacieli crollano drammaticamente, in diretta, e noi rimaniamo sbalorditi a chiederci se erano stati costruiti così male. Dopo il disastro si riscatta parzialmente, ma in 95 minuti tutti i leader, gli esperti, i soldati in campo non riescono a venire a capo della situazione. E di ciò non è sua la colpa. Così come del fatto che siamo i massimi produttori mondiali di retropassaggi. Poi intendiamoci, a noi piace anche la tesi complottista secondo la quale il suo assist al nemico è stato pianificato in accordo con la CIA: è chiaro che Leonardo sapeva tutto.
Calabria – TASSO ZERO
No, non è Tassotti.
Musacchio – GRAVITA’ ZERO
Ballonzola in area come un palloncino di Peppa Pig: cerca persino di rifare il numero di Donnarumma, ma è fortunato, la palla intercettata dopo averlo superato rallenta e può recuperarla. Tira un meteorite verso la porta alla fine del primo tempo, purtroppo viene deviato da un difensore – contro di noi, sono tutti Bruce Willis.
Romagnoli – ZENZERO
Fa piacere vederlo calmo mentre intorno a lui tutto il pacchetto difensivo va in marasma: riesce persino a parlare con l’arbitro senza farsi ammonire; forse si è fatto una ragione anche di questa annata e ha raggiunto una serenità zen che francamente gli invidiamo.
Rodriguez – ZEROCALCARE
Fa veramente ridere. Palloni buttati via alla rinfusa con un’ironia degna di classici dell’umorismo contemporaneo tipo Quando Muore Uno Famoso.
Biglia – ZERO di Sfera Ebbasta
Performance tra le più insignificanti, banali e prevedibili del geniale genio della trap italiana, ha il suo picco nei versi: “Sono in giro stanco – con il viso bianco – col mio socio affianco – che la gira intanto”, palese riferimento a Bakayoko.
Bakayoko – ZERO ASSOLUTO
Turu turu tùttuttu.
Calhanoglu – TOLLERANZA ZERO
I sampdoriani dormono tranquilli, il cervello della nostra banda non riesce a progettare un crimine che sia uno. Non tanto per la scrupolosa solerzia delle forze dell’ordine (che salutiamo). Quanto perché si ammanetta da solo.
Castillejo – ZERO dei Bluvertigo
“Psico-dramma, oppure psico-reato
Poter migliorare peggiorando
La notte serve a scrivere romanzi
Ti dispiace essere un mio sogno erotico?
Se l’uno è la verità, il due è la materia
Il tre è: “tutto ciò che senso ha?”
Il cattivo tenente si trova da Blockbuster
Chi fa film di questo tipo si descrive o inventa tutto?”
(C’è anche di peggio ma può bastare. In sostanza: ideuzze risibili buttate in giro per darsi un tono, morganescamente. Lo spartito non lo aiuta ma per la miseria, che pena)
Suso – RENATO ZERO
Un tiroagiro smanacciato da Audero nel primo tempo e una conclusione deviata sull’esterno nel secondo: nei Migliori anni della nostra vita sarebbero entrati, ma il Cielo non gli è Amico. Messi con le Spalle al muro, dobbiamo pure ammettere che è quello che crea più pericoli dei nostri, ma non tenta un Triangolo che sia uno, e Ringhio lo tira giù dal Carrozzone.
Piatek – ATMOSFERA ZERO
Vecchio western con Sean Connery nei panni dell’eroe che si batte contro tutti – solo che si svolge nello spazio e lui, appropriatamente, si batte coi cattivi in panni da astronauta, mentre il nostro pistolero si aggira nella metà campo avversaria pensando sia l’Arizona e non si accorge di essere in un buco nero.
Andrea Conti – ZERO CELSIUS
Inspiegabilmente, con la sua entrata, il Milan si congela – la Samp inizia letteralmente a pattinarci su. E alcuni dei nostri vengono letteralmente infilati in un bicchiere con una fetta di limone.
Cutrone – GERMANIA ANNO ZERO
Macerie. Bisogna ricostruire tutto. Essere un po’ tedeschi dentro, aiuterebbe. Temiamo che non lo sia.
Paquetà – COCA ZERO
Ultimi 25 minuti per lui. Pochi, forse. Ma nemmeno così pochi, se uno è forte davvero. Non è in grado di mettere zuccheri nella partita del Milan, come del resto non lo è nessuno dei suoi compagni. Però meglio lui di una Pepsi.