Dopo un anno, eccoci in zona rossa. E in effetti i ragazzi contro il Napoli hanno dato un’idea di emergenza, come formazione e come efficienza fisica: per fortuna la prossima partita è tra 4 giorni e non 3, abbiamo il lusso di un giorno in più per prepararla. Ma le Pagelle Senza Voti sono ispirate a tutte le sfumature di rosso possibili.
Donnarumma – SUSAN SARANDON
Non ci sentiamo di fare alcun tipo di osservazione a nessuno dei due, non sia mai. Sul gol, Politano colpisce così male da azzeccare il colpo di biliardo – a volte è proprio scritta.
Dalot – NOEMI
La sua prova ricorda inevitabilmente le parole della canzone più famosa della cantante romana, ovvero – mmh, ce ne venisse in mente una. Secondo tempo migliore del primo, se non altro: il Napoli lo lascia persino libero di mettere qualche pallone in mezzo; tanto nessuno li butterà in porta.
Gabbia – RADICCHIO ROSSO
Rientra a sorpresa dopo mesi, e fa quanto gli è possibile. Ma i giocolieri del Napoli se lo mangiano spesso.
Tomori – LUCE ROSSA
TheoHernandez – La nuova FERRARI
Difficile dire… è lui, ma non è lui, c’è qualcosa che continua a mancare; fino al gol (compreso) è un po’ sconsolante, dopo decide di pigiare sull’acceleratore e fa vedere le cose migliori, ma forse in modo troppo garibaldino: prende un sacco di falli (tranne uno, in area), ne fa altrettanti, ma il punto è che sembra fare una sua partita che non ha molto a che fare con quella dei compagni. Qualcuno dovrebbe farli incontrare.
Tonali – FRECCIAROSSA
Inizia a far vedere i motivi per cui il suo biglietto costa così tanto: è quasi sempre puntuale, porta il pallone a destinazione, arriva nelle zone più importanti; certo, il wi-fi nel 2021 è difficile da far funzionare, ma ogni tanto la connessione coi compagni in area c’è e produce alcune delle nostre poche occasioni pericolose.
Kessié – CONTO IN ROSSO
Krunic – SIMPLY RED
Una partita dolciastra e malinconica, in un angolo buio, seduto da solo a un tavolo, lo sguardo perso nel bicchiere. Tanto da non accorgersi nemmeno che il bicchiere non c’è, gliel’hanno soffiato in un contrasto.
Castillejo – OTTOBRE ROSSO
Un’interpretazione magistrale: come il sottomarino sovietico, Samu fa perdere le sue tracce e i tifosi milanisti impazziscono nel tentativo di localizzarlo. Nemmeno col sonar.
Calhanoglu – CROCE ROSSA
Pioli dev’essere veramente disperato per metterlo in campo, l’unica cosa che può dare in questa fase sono i calci d’angolo (ma per chi?). Abbiamo bisogno di lui, ma lui ha bisogno di un supplemento di terapia intensiva.
Leao – PROFONDO ROSSO
Che spavento. Che scene impressionanti. Che visione traumatica. Ogni volta che riceve palla in attacco, ci si gela il sangue. Sì, non è il suo ruolo eccetera, ma lo stiamo ripetendo da settimane, sembra una cantilena. E a proposito di cantilene: la la, la, laa… lalala, la – AARGH!
Saelemaekers – RED HOT CHILI PEPPERS
Lucidità zero, ma aumenta il ritmo e dà una scossa al nostro povero festival.
BrahimDiaz – POMODORO
Rebic – GINGER SPICE
Decide di lasciare la band. Ottima idea, visto che nella nostra infermeria stanno piovendo uomini, alleluia.
Meité – ROSSO ANTICO
Iniziamo a ricrederci sul suo conto e lo facciamo volentieri: ci sembrava di aver tirato su un fiasco da quel vermut di Urbanetto Cairo, invece quando entra in campo mette lo spirito giusto per riprendersi il centrocampo e tentare almeno di pareggiarla con l’orgoglio.
Hauge – CAPPUCCETTO ROSSO
Tutta la personalità di uno che trova un quadrupede nel letto di sua nonna ma decide di non sbilanciarsi.
Complimenti fenomeno, ottobre rosso e simply red sono cosi’ azzeccate che vanno incorniciate! Non e’ facile farci sorridere dopo ieri sera, ma ci sei riuscito di nuovo!
Grazie, sei molto gentile. 🙂
PM