(di Max Bondino)
La follia ha radici divine, secondo Erasmo da Rotterdam (noto per aver pubblicato un paio di singoli trance sulla label di Armin Van Buuren – NdR). Gioia, saggezza e probabilmente la libertà stessa non si trovano nelle convenzioni sociali ma nel passo successivo oltre il confine del delirio. Sembrava lo stadio di Marassi, sembrava la Serie A e invece, era un manicomio. Ma d’altronde, se la follia stessa si dichiarava allevata dall’ignoranza e dall’ubriachezza, i presupposti per una serata interessante, sembravano esserci.
“All around me are familiar faces
Worn out places, worn out faces
Bright and early for their daily races
Going nowhere, going nowhere”
I Tears for Fears avevano un’idea chiara su come girasse il mondo. Anche noi ce ne siamo fatta una già al calcio d’inizio dando una rapida occhiata a facce familiari ed altre molto meno, come quella di Jovic, ad esempio, che toccherà un pallone in più di me nella prima mezz’ora, proprio quello del Kick-Off, dopodichè, appunto: going nowhere (in this Mad World). Eppure erano bastati due minuti per convincerci che questo camouflage di gruppo, l’ennesimo turnover di massa, avesse un senso. La giocata di Chukweze (mica ve la devo descrivere, quella è) trova con un bel cross Okafor in mezzo all’area, solo davanti a Martinez, mancando lo stop davvero di centimetri.
All’ottavo, Vasquez cerca un rigore da David di Donatello, agganciando lui la gamba di Florenzi e Gilardino inizia a dare di matto come la serata richiede. Da quando ha conosciuto la mia amica calvizie, la somiglianza del buon vecchio cuore Gila con “il Prof” di “Mignolo e il Prof” è sempre più inquietante (scusate la citazione colta ma avete già avuto Erasmo da Rotterdam per tirarvela da intellettuali).
A un certo punto, in cronaca, ci comunicano che, se la nostra proprietà flirta con Jay Z, quella del Genoa ha portato Kanye West allo stadio, così, per aver quel tocco di lucidità in più di chi cavalca l’idea di esser la seconda venuta di Gesù Cristo, lanciandosi in un endorsement a Donald Trump per ingraziarlo alla comunità nera attraverso dichiarazioni negazioniste sulla schiavitù. Figa, un genio. Grazie per la musica, però, Kanye. Sia benedetta, la tua follia.
“21st-century schizoid man
We ain’t got nothin’ to lose, ma’fucka, we rollin’”
Il tempo in cui viviamo è questo, pazzi di Milan, divertiamoci almeno.
Il Genoa è davvero una bella squadra e quel Gudmundsson, col bisnonno già milanista…vi devo dire altro? It’s a family affair, convertite i “danee” in “palanche” e proviamoci già a gennaio, dai. Al minuto 27, sombrero stilosissimo di Reijnders dal vertice sinistro dell’area, diventa un assist per Theo che, in corsa, sgancia un missile fuori dallo specchio. Poco prima, sempre parlando di gente che non ci sta con la testa, il nostro capitano punta chiaramente al record di ammonizioni in una sola stagione con l’ennesimo giallo ignorante che gli farà saltare il match contro il lato oscuro del calcio. In pieno recupero, bella azione su percussione centrale proprio di Theo che serve Jovic, tocco di prima sull’esterno per Okafor che calcia teso dal lato opposto verso Chukweze che non arriva in tempo per impattarla. “Tutto molto bello” per dirla con sua immensità Bruno Pizzul.
È stato un primo tempo intenso, dinamico ma si tira veramente pochino. Nell’intervallo, su Sky, Marocchi (che non è pazzo ma è solo Marocchi) regala un pornografico “CIUCCIUEZE” nella disamina tecnica del nostro numero 21. Sapete quando si dice “eravamo felici e non lo sapevamo?”, parlando di momenti legati a una gioventù più semplice? Ecco, mentre inizia la ripresa non avevamo idea di quanto sarebbe stato bello ‘sto sabato sera, restate qui a giocare con noi matti.
“And I’d rather play here
With all the madmen
For I’m quite content
They’re all as sane as me”
Come insegna David Bowie, scoprirsi simili ai pazzi è un orgoglio.
Entra Rafa ed è un suo colpo di testa ravvicinato al 65esimo a farci credere nel vantaggio ma Martinez devia agile in angolo. Vicinissimo al goal anche il Genoa, dieci minuti dopo con un tiro di Dragusin da fuori, la deviazione di Reijnders sembra metter fuori causa Maignan ma appunto, è Mike Maignan, il miracolo è il suo mestiere. Minuto 86, l’ottimo Musah dalla destra mette dentro una gran palla tesa, il neoentrato Pulisic aggancia, si gira e via a mostrare gli occhi della tigre sull’avambraccio. L’AC Milan è in vantaggio e lo sarà ancora dopo i 4 minuti di check al VAR.
“Rip that mainframe, I’ll explain
A nigga like me is going insane”
Da questo momento in poi, alzate il volume dei Cypress Hill fino alla distorsione, lasciate ogni logica o voi che leggete. È il 95esimo, palla lunga del Genoa verso la nostra area, Ekuban brucia tutti, Maignan esce alla disperata fuori area, rinvia di testa ma col ginocchio alto assesta un colpo durissimo al ghanese. In totale furia agonistica, anticipa, sempre di testa anche Gudmundsson. A causa del rosso, inevitabile, ci si dimenticherà di sottolineare lo strapotere atletico mostrato da Mike. Punizione dal limite, sostituzioni esaurite, senza portiere. Si propone Pulisic che, da buon americano, ha una percezione schizofrenica di sé, molto più grande della realtà. Qualcuno gli fa notare di esser due spanne più alto di Danny De Vito ed Olivier Giroud mette i guantoni e la maglia verde col 16. La punizione di Gudmundsson dal limite, deviata dalla barriera, finisce sulla traversa, mischia in area e spazza in angolo il mio supereroe Marvel preferito: Fikayo Tomori. But the best has yet to come.
102esimo! Mischia nella nostra area, partecipa anche il loro portiere che riesce a prendere la seconda ammonizione per un fallo nel tentativo di interrompere la nostra ripartenza. L’arbitro, con Leao solo, lanciato nel vuoto siderale, preferisce non dare il vantaggio per espellerlo. 103esimo!! Puskas brucia tutti ed entra in area, Olivier Giroud scatta in avanti in uscita bassa, rischiando la faccia, molla un destro al pallone che resta giocabile in mezzo all’area ma anche da portiere, Oly si gira, da terra per abbracciare quella palla, i suoi compagni abbracciano lui ed io vorrei venire a citofonare ad ognuno di voi e fare lo stesso. Finisce al 105esimo!!! Con la palla nelle mani di Giroud dopo un’altra uscita e noi, usciamo di testa.
“Crazy insane, got no brain
Insane in the membrane
Insane in the brain”
Il Milan è in testa, da solo. Dovete impazzire ma lo sappiamo, a loro piace.