Milan-Roma 1-4: le Pagelle Che Non Lo Erano

Dobbiamo confessare che per il consueto omaggio agli avversari stavamo preparando delle PagelleSenzaVoti che celebravano Francesco Totti nella sua ultima apparizione a San Siro. Ma per due motivi, abbiamo rinunciato: il primo è che non ha ritenuto di omaggiarlo il suo allenatore, e il secondo è che un campione assoluto non merita di essere accostato alle prestazioni dei giocatori del Milan contro la Màggica. Casomai, c’è qualcos’altro che incombe su Roma che i rossoneri hanno voluto emulare, ed è l’amianto che svolazza fuoriporta; ecco quindi che per i nostri giudizi abbiamo scelto un accattivante potpourri di sostanze nocive.
 
Donnarumma – (E)-2-butene-1-tiolo, 3-metil-1-butanetiolo e 2-quinolinemetantiolo… per farla breve: il LIQUIDO DELLE PUZZOLE
Ci tocca tessere le sue lodi pure se prende 4 pere: è quasi desolante. Ma sui gol che prende non può far niente (anzi, quasi para il rigore), e ne evita altre tre. Così gli abbiniamo il liquido oleoso prodotto dalle ghiandole sotto la coda di puzzole e moffette, il getto (descritto come “misto di uova marce, aglio e gomma bruciata”. Wow) che tiene lontani lupi, volpi e orsi i quali desistono dall’attaccare anche solo davanti al gesto di girarsi e mostrare le chiappe. Pare anzi che la moffetta bluffi spesso, perché se esaurisce il liquido ci mette 10 giorni a ricaricarsi. Purtroppo contro la Roma, Gigio esaurisce i miracoli dopo il terzo attacco dei predatori. E scopre che alcuni rapaci non hanno olfatto: per esempio il gufo della Virginia, oppure Dzeko ed El Shaarawy.
De Sciglio – MERCURIO
Non è tanto velenoso per contatto – dal quale tendenzialmente si astiene, come dimostrano le sue coperture – quanto per ingestione e inalazione. È la sua impalpabilità, che annichilisce: Perotti lo brutalizza per tutta la sera. E quanto alla consistenza in avanti, nessuno si illude più.
Paletta – METANOLO
Siccome un po’ gli abbiamo voluto bene – davvero! – ricaviamo una piccola consolazione dal pensare che sia troppo ubriaco per soffrire del suo sfacelo.
Zapata – POLVERI SOTTILI
Lo si vede pochissimo, il che da un lato è un progresso, visto come si è palesato nelle ultime partite; ma dall’altro, è quanto meno singolare, dato che fin dall’inizio l’attacco avversario ci usa come materàs di bòte, come se dìs a Milàn. Non è il peggiore della difesa, cosa che forse ieri sera non richiedeva nemmeno uno stato neurovegetativo funzionante. Però la foto della sua partita è il modo in cui nel primo gol assiste al triangolo tra i romanisti con l’affascinato stupore della casalinga che guarda la tv del pomeriggio.
Vangioni – ETERNIT
Lo confessiamo: a un certo punto abbiamo pensato che si potesse impiegare in modo utile – che drammatico abbaglio. Ci scusiamo e sottoponiamo al processo. Perché ci vorranno anni per decontaminare quella fascia.
Sosa – DIOSSINA
In realtà la condizione di rifiuto non è necessariamente negativa: alcuni sono biosostenibili o riciclabili, e poi c’è il poeta (che era il poeta, veh) che ha poetato che dal letame nascono i fior. Purtroppo però ci sono rifiuti bruciati che proprio non si scappa, producono diossina. E ci spiace, ma non ci sentiamo di salvarlo per l’occasionale occasione creata con un tiro da lontano – spettacoloso e improvviso, sì, ma che un portiere come Zxwhkxzxkzknwzwwyjj in una serata normale non può non smanacciare via.
Mati Fernandez – PIOMBO
Che pesantezza. Ci sono film russi più spumeggianti di lui. Sì, beh, parliamo per sentito dire: non guarderemmo mai nemmeno quelli.
Pasalic – AMMONIACA
Clamorosamente velenoso quando la palla danza in area piccola: se fossimo alla disperazione (e non capiamo come il nostro allenatore non lo sia, dopo due mesi agghiaccianti) lo proveremmo direttamente da punta, visto che come centrocampista è poco infiammabile ma incolore e sommamente irritante.
Suso – BIOSSIDO DI CARBONIO
Di per sé è utile, anzi, fondamentale. Che cavolo, è la cara vecchia anidride carbonica, quando l’aria circola non solo non fa male, ma svolge un ruolo fondamentale. Il problema è che in ambienti chiusi causa fenomeni di soffocamento – e se c’è una cosa che gli allenatori avversari hanno capito, è che non bisogna lasciar circolare aria sulle nostre fasce: basta quello, e il nostro apparente 3-4-3 schiatta.
Deulofeu – BENZENE
È un composto volatile, e come tale riesce a tratti a creare apprensioni nella difesa della Roma – ma per quanto sembri in ripresa, non riesce a essere letale.
Lapadula – VACCINO PER IL MORBILLO
Qualcuno dice che si batte per il nostro bene, qualcuno dice che è un velenissimo tremendo e nefasto. La verità è che è al centro di una girandola di fake news, la prima delle quali riguarda il suo essere al centro dell’attacco. No che non è vero: non c’è nessun attacco. Montella lo manda consapevolmente al massacro contro i due difensori centrali, sperando di distrarli in occasione degli inserimenti dei due nonattaccanti laterali, o del noncentrocampista Pasalic, o dei nondifensori Paletta e Zapata. Il problema è che gli allenatori hanno sviluppato anticorpi contro le forme più blande di minaccia, e lui ora come ora è minaccioso quanto un brufolo.
Bertolacci – MONOSSIDO DI CARBONIO
A voi sembrerà un innocuo pistola – in fin dei conti, un veleno di serie B – ma non vi accorgete di come ostacola l’ossigenazione dei tessuti, dei muscoli e del cervello, con effetti acuti (senso di affaticamento, sonnolenza, mal di testa) ed effetti di lungo periodo che portano alla diminuzione delle prestazioni fisiche ed intellettuali. Voi pensate di sentirvi uno schifo perché mangiate male o siete stressati o conducete in generale una vita demente – ma dovete crederci, il responsabile è lui.
Ocampos – KEKKO DEI MODA’
Ha del miracoloso: è sempre insulso, ma nel contempo trova sempre nuovi modi di appestare il mondo.

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