Milan-Fiorentina 2-1: le Pagelle Che Non Lo Erano

Forse non ne avrete sentito parlare, perché sarebbe una cosa troppo scema anche per un Paese isterico, mettersi tutti a sclerare perché in una città dove in effetti per diversi mesi l’anno fa un caldo canaglia, è stato piantato, in una piazza enorme dove a malapena le si nota, un gruppetto di palme a più o meno un chilometro dalla cattedrale (su cui peraltro campeggiano incontestate da anni pubblicità immense di telefoni e borsette che hanno prezzi della Madonnina). piazza-duomo-Milano-palme-5-630x420
Così, scusateci se parliamo di un argomento che sarà un po’ passato inosservato, malgrado ci sia stato pure un gruppo di tizi che un tempo si spacciavano per eroi ardimentosi bramanti la nobil pugna, che sono andati lì di notte incappucciati con la benzina per far vedere a delle piante di cosa sono capaci (l’ardimento, appunto). Di fronte a ciò, e avendo visto i nostri virgulti aggrapparsi ai 3 punti come le radici alle zolle, abbiamo ritenuto di ispirare le nostre Pagelle Senza Voti alla nostra umana foresta. Che così spesso se ne sta lì, incantata. sequoiaForestCalifornia
 
Donnarumma – SEQUOIA (Sequoiadendron giganteum)
Potremmo abitare su di lui, anzi dovremmo – qualcuno costruisca una casa su quest’uomo, o una squadra su questo giocatore.
Abate – BANANO (Musa balbisiana)
Sta benissimo nella temperatura calda della difesa ma quando si spinge in avanti, a quei piedi manca solo il bollino blu.
Gustavo Gomez – IPPOCASTANO (Aesculus hippocastanum)
Legnosissimo. Cerca di darsi un contegno, di fare un po’ di fotosintesi – ma poi passa di lì un Kalinic e ci mette un attimo a girargli attorno e fargli la pipì sopra.
Paletta – JOSHUA TREE (Yucca brevifolia) joshua
Ci appropriamo del nome con cui lo battezzarono i mormoni che attraversavano il Mojave giacché ogni volta che lo vediamo avventarsi, ci mettiamo a pregare – perché ha sempre lo sguardo di chi è a un passo dal trasformarsi nel Platano Picchiatore di Harry Potter. Importante dietro, ma il vero obiettivo sta diventando che concluda la partita senza rigori né cartellini.
Vangioni – BAMBU’ (Bambusea guadua)
A suo modo è una forma di intrattenimento infinita, non si sa mai se sta per trasmettere sicurezza o comicità esilarante. A volte chiude perentorio sull’uomo, a volte lo guarda atterrito, una volta detta leggiadro il passaggio per spingersi in avanti, la volta successiva si blocca in panico da pallone tra i piedi. Forse anche chi tanti anni fa lo ha scoperto, si è reso conto che è come la varietà Fargesia nitida, che fiorisce ogni 80-120 anni. Pazienza ne abbiamo?
Sosa – ABETE (Pseudotsuga menziesii)
Davvero bello da vedere per un po’, poi purtroppo il clima cambia attorno a lui e decisamente non è più tempo di festoni.
Kucka – FAGGIO (Fagus silvatica)
Il legno che se ne ricava, liscio e senza nodi, è adatto per tornitura e falegnameria – ma il suo alto fusto gli permette di svettare e mettere un gol di testa benedett’Iddio, che ogni volta che ci capita quasi non ci crediamo. Tilia Petiolaris
Pasalic – TIGLIO (Tilia tormentosa)
Se solo Locatelli avesse la sua languida propensione riflessiva e le sue proprietà rilassanti, non verrebbe ammonito mai: dà l’idea di avere un ottimo senso del gioco e dei movimenti di squadra, non a caso lo si vede arrivare esattamente dove c’è bisogno di un uomo – solo che pare arrivarci domandandosi “Ma cosa sto facendo, perché mi chiedono di correre – sono un ALBERO, non lo vedono???” In effetti il suo rapporto col legno, dopo quest’altro palo, è sospetto.
Suso – SUSINO (Prunus domestica)
Purtroppo è in una di quelle serate in cui diventa piccolo. Più prezioso quando va in soccorso ai compagni che difendono – cioè, praticamente, a tutti i compagni – che non in attacco.
Deulofeu – FICO (Ficus carica)
Già da come punta in avanti quando riceve palla si capisce che sta per segnare. Non al suo meglio, ma nel primo tempo tiene in qualche apprensione la retroguardia viola; è vero che cala, ma non lo avremmo tolto lo stesso. D’altro canto, l’allenatore avversario toglie Chiesa, quindi chissà, forse non lo sapevamo ma era una sfida tra virtuosi del tressette a non prendere, giuoco venerando che in Milano è noto come ciapanò. salice-piangente-prezzo_NG1
Bacca – SALICE (Salix Babilonica)
Montella dice che ha fatto i movimenti che voleva. Il problema forse è che sono movimenti che non vuole la squadra, che non vuole lui, e certamente che non vogliamo noi, alla fine di questa sua ennesima partita piangente.
Bertolacci – BONSAI (Fukinagashi)
Entra e cerca di costituire un ostacolo invalicabile per le folate dei fiorentini. Lo fa generosamente, però in certi momenti invece che darla, è lui che sembra aver bisogno di protezione e cure. Peccato invece per la palla con cui imbecca Abate. Ma forse la frase “Gol di ***** su filtrante di **********” contiene una tale sfida agli déi che potrebbe essere la combinazione segreta per far saltare l’universo, e noi stessi abbiamo timore a scriverla.
Zapata – PIOPPO (Populus tremula)
Anche se spesso procura allergie, stavolta fa decorosamente il suo mestiere in mezzo ai viali trafficati della nostra difesa. Certo, quando inizia a muoversi da lì, proprio come la foresta di Macbeth suscita terrore.
Poli – PERO (Pyrus)
Viene giù da se stesso.

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