Milan-Torino 0-0: le Pagelle Che Non Lo Erano

Per uscire dalle spire della depressione abbiamo scelto la notizia della settimana dalla colonna scema dei siti dei giornali – in fondo è una notizia milanese, e ha a che fare con l’uso del denaro: si tratta della signora ceka che girava ai giardini Montanelli tenendo al guinzaglio un Caracal o lince del deserto. L’elegante dama ha specificato che la sua detenzione è legale, che lo ha pagato 10mila dollari e lo tratta bene, cosa che possiamo dire anche dei nostri giocatori: li abbiamo pagati tanto e ci danno distinzione. Ecco quindi, per le Pagelle Senza Voti di Milan-Torino, dodici animali notevolmente dispendiosi.
 
Donnarumma – GATTO DEL BENGALA
Ottenuto incrociando gatti birmani, gatti abissini e Raiola, è molto affettuoso ma capace di balzi inaspettati, come quello che nega al Torino un gol che avrebbe provocato un giorno di guerriglia a San Siro.
Zapata – KELB TAL-FENEK (CANE DEL FARAONE)
Non il più costoso tra i cani di questa rassegna, ve la potete cavare con un solo mese di stipendio, se prendete 7000 euro al mese. A quanto pare rimane giocherellone tutta la vita, matura molto lentamente – è il Peter Pan dei cani (ok, come sottrarsi: il Peter Can). Non sappiamo se stia maturando, ma tenuto conto che i nostri avversari cercano di insidiarci con un Belotti in chiara difficoltà e con (nientemeno) Niang, lo vediamo difendere in modo impeccabile e persino piazzare un cross alla Cafu.
Bonucci – TIBETAN MASTIFF
Vistoso, colossale e molto decorativo, con i suoi 750mila dollari di prezzo di listino è più uno status symbol che un cane da difesa – e quanto ad attaccare, la sua migliore iniziativa si risolve nel tipico tentativo di fare il fenomeno, concludendo verso la porta invece che mettendo in mezzo per Kalinic e Bonaventura liberi in area. Ma possiamo capire che questa circostanza gli sia sembrata inverosimile.
Romagnoli – CERCOPITECO DI BRAZZA’
Detto “La scimmia ayatollah” per la barba bianca e l’atteggiamento laconico, che riempirà le vostre giornate in cambio di 9000 euro; fa il suo dovere, ma bisogna convenire che il suo dovere non è complicatissimo.
Rodriguez – TONNO DI TSUKIJI
Tonno rosso da 222 kg pescato nel 2013 a Tsukiji, sulla baia di Tokyo, acquistato da una catena di ristoranti per 1,3 milioni di euro. Probabilmente pensavano di poter avere quantità e qualità insieme, come noi pensavamo del nostro tonnone rossocrociato; non gioca male, ma la difesa del Torino capiscepresto che non è uno squalo.
Kessié – AYAM CEMANI
Pollo nero dalle zampe alla cresta, becco compreso; viene dall’Indonesia, dove veniva considerato magico, quasi quanto nell’Atalanta. Gioca da camion, di quelli un po’ lenti, che trasportano perplessità.
Montolivo – ARA GIACINTO
Pappagallo da 15mila euro che inizia a dare soddisfazioni verso i 70 anni di età. E davvero non lo avevamo mai visto lottare con tanta tenacia, giocando spessissimo la palla di prima nel tentativo di velocizzare la manovra (!), aiutando Gigio a salvare la baracca quando il Toro, andando contronatura, tenta il colpo gobbo.
Bonaventura – CACATUA DELLE PALME (PROBOSCIGER ATERRIMUS)
Con 10mila euro potete mettervi in casa questo ragazzo che stride per marcare il territorio, quando è insoddisfatto, per esprimere dolore, per difendere il cibo, per dialogare col padrone – e tutto questo quand’è di buonumore. Anche solo piccole variazioni della temperatura cui è abituato possono ucciderlo, e forse è questo che sta succedendo con Jack: le continue fantasmagorie tattiche di Montella lo confondono. Non si capisce perché.
Suso – BICHON FRISE’
Cagnolino adorabile, a volte viene infilato nelle borsette, o nelle tasche, o nei portamatite da parte delle padroncine o dei difensori del Torino, che lo controllano abbastanza agevolmente, anche perché il primo tempo lo passa a fare il terzino, con risultati preoccupanti per i milanisti ma divertenti per i neutrali – stupidi neutrali, cosa avete da guardare? Non avete niente di meglio da fare?
Kalinic – AROWANA
Pesce d’acqua dolce lungo quasi un metro, quarant’anni fa ve l’avrebbero tirato dietro, poi è stato inserito tra le specie protette, e questo ha fatto innaturalmente salire la sua quotazione fino a 80mila dollari. È predatore per natura ma solo nei confronti di gamberetti, piccoli pesci e insetti. Cercando di giudicare razionalmente la sua prova, bisogna dire che si è impegnato parecchio e i suoi movimenti sono stati tra i migliori visti fare dai centravanti degli ultimi tre anni – ma è impreciso, sfortunato e ansioso, cosa che rende ancora più sconsiderata la decisione di Montella di darlo in pasto a San Siro dopo che la coppia Silva-Cutrone ha prodotto 4 gol.
André Silva –PITONE REALE
Dolce e timido, a volte decide di ripagare l’esborso di circa 10mila dollari dei suoi padroni smettendo di mangiare per mesi (senza dimagrire); viene detto anche Pitone Palla per la forma che assume quando, disturbato o intimorito, nasconde la testa tra le spire. Chiamato a segnare in campionato, si nasconde, e prosegue la dieta.
Calhanoglu – DEVERONVALE PERFECTION
Con i 260mila euro pagati da un allevatore scozzese per assicurarsela, è la pecora più costosa del mondo.

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