Milan-Roma 3-1: le Pagelle Che Non Lo Erano

Molti anni fa, e a quanto pare anche ora (…chi scrive non segue molto queste cose) il 6 gennaio era il gran giorno della grande Lotteria, grazie alla quale lo Stato chiedeva soldi a milioni di italiani per 1) tenersene un sacco 2) risolvere con almeno una decina di loro quella faccenda della rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale che era stata incautamente promessa dalla Costituzione. Oggi come tutti i megagiochi di ieri – il Superenalotto, il Totocalcio, l’esilarante Totip – la Lotteria Italia (che nome suggestivo, no?) è stata un po’ superata dalle macchinette che imbrogliano, ma soprattutto dai Gratta e Vinci! E siccome secondo un signore portoghese noi abbiamo vinto “grattando”, beh!, non abbiamo altra scelta che ispirare le Pagelle Senza Voti di Milan-Roma ai nomi dei Grattaevinci attualmente in commercio. Intendiamoci: solo ai nomi, e non al loro funzionamento – quello è troppo contorto per capirci qualcosa. Ma, ehi! Ricordatevi di giocare responsabilmente! In pratica, con tantu rispetu.
INFO: non cliccate dove leggete “info”, sono solo foto. Hehe.
 
Maignan – TRIPLO COLPO
No, non ripeteremo che è stato un bel colpo, un bel colpo, un bel colpo prenderlo: il triplo colpo è quello che dà lui alle speranze dei romanisti, opponendosi di mano o di piede ai loro tentativi (pochi ma insidiosi) e facendo capire che ci vorrà una giocata non da poco per superarlo. Purtroppo quella giocata arriva, forse non volontariamente. Ma è l’unica con cui lo riescono a bucare.
Florenzi – LINEA VINCENTE
Dopo la partenza a singhiozzo, ha finalmente avviato una striscia di prestazioni convincenti e forte di tanta convincenza siamo convinti che non finiranno. Bene dietro, bene davanti, bene a metà campo – avrebbe meritato anche il gol ma forse il suo cuore giallorosso non avrebbe retto.
Gabbia – SUPERTOMBOLA
Nel giro di 24 ore viene a sapere che giocherà titolare contro Abraham, Zaniolo e Mkhitaryan, che ad assisterlo sarà uno fuori ruolo con un anno meno di lui, e che i tifosi milanisti stanno già mettendosi in coda per buttarsi dai punti più pittorici della skyline (grande assembramento sotto al Bosco Verticale). Invece, ha la fortuna di trovare la miglior partita possibile in cui tornare; un po’ perché viene molto aiutato dai compagni di squadra, un po’ perché conoscendo i propri limiti non pecca mai di ingenuità.
Kalulu – CUCCIOLI D’ORO
Il suo percorso di crescita sembra sempre in salita, ogni sua partita pare nascere da premesse drammatiche. Sicuramente non gioca una partita perfetta, però ci è capitato di soffrire di più anche schierando i nostri cani da guardia titolari.
TheoHernandez – FRECCETTE
Una buonissima partita come giocatore, che si sovrappone alla partita di furberie pungenti che irritano moltissimo gli avversari, essendo un bâtard connard fils d’un chien (se non sapete il francese non preoccupatevi, anzi rivolgete con fiducia queste parole all’ufficiale della dogana a Mentone). Guadagna un rigore (sull’ottimo tiro respinto da Rui Patricio), un paio di ammonizioni (più una per se stesso) e un’espulsione. Forse come capitano dovrebbe dare esempi migliori, ma tutti i bersagli che si prefiggeva, li centra in pieno.
Krunic – TUTTO PER TUTTO
È come un coltellino svizzero: progettato per sostituire male un sacco di utensili più qualificati, ma in emergenza chi lo sa, può salvarci la vita (ovvio che poi dipende dall’emergenza. Leonardo Di Caprio sulla zattera non avrebbe potuto farci molto. Se non limarsi le unghie). Anche se la sua partita sembra anonima, ha l’intelligenza di fare da raccordo tra quelli con più visione di gioco, e malgrado l’apparente anonimato, è causa di risse (presunto fallo subito in area), scomuniche (tentennamenti su un’occasione nel secondo tempo) e richiami disciplinari (ammonizione ben spesa su un attacco di Pellegrini).
Tonali – BATTAGLIA NAVALE
Gioca da sottomarino, incrociatore, corazzata e portaerei, in tutto il quadrante, contro tutti gli avversari. Fondamentale soprattutto nell’aiutare la difesa a contenere il solito arrembante Zaniolo’ e qualche malevolo potrebbe dire “tenere più che contenere”, grazie anche a quell’immagine che Mourinho e gli interisti (e anche diversi romanisti) oggi stanno cavalcando come il loro triciclo preferito. Non c’è molto da dire, la maglietta si tende, è vero, malgrado non sia una trattenuta tale da infastidire a terra Zaniolo (che infatti, si lascia cadere solo quando fa due più due), ma altrettanto venale era stato il tocco di Abraham su Giroud. Ci è andata bene, bisogna dirlo. Sicuramente Sandrino ha meritato che gli sia andata bene.
Saelemaekers – SETTE E MEZZO
Finché ne ha – e purtroppo non è mai fino al novantesimo – riesce a far saltare il banco sulla fascia destra della Roma, i cui giocatori rimangono più volte presi in mezzo tra lui e TheoHernandez. Poi quando la cifra dei minuti sale, salta anche lui, ma ormai non gliene vogliamo: in fondo è un tipo di giocatore in perfetta simbiosi con la nuova era dei cinque cambi a partita.
Messias – MONETINE FORTUNATE
In fase di costruzione non si sa mai cosa stia per fare, ma è un’incertezza che accomuna compagni, pubblico e avversari: così, non sorprende del tutto che ancora una volta da questa piccola slot machine, in un gran frullare di limoni e campane, ciliegie e BAR, esca un gol. Ed è meno facile di quanto sembri: arriva in corsa e apre il sinistro nel modo migliore per sistemare la palla sul palo opposto: abbiamo visto sbagliare gente pagata non con le monetine ma con gli assegni chilometrici.
BrahimDiaz – PUZZLE
È un gioco di pazienza: sta rimettendo tutti i pezzi assieme, ma sotto a quelli più complicati (cielo, nuvole) qualcosa si comincia a intravvedere. Una traversa veramente antipatica gli nega un gol fantastico – il tiro era così forte che la palla non sdrucciola in rete ma ribatte poco oltre la linea, dietro le chiappe di Rui Patricio.
Giroud – FAI SCOPA
Sarà anche un ariete per zuccate – sponde – sportellate, ma si prende la responsabilità del tiro più pesante di tutta la partita, e in occasione del raddoppio si avventa sull’errore difensivo dei giallorossi col guizzo di un ragazzo di vent’anni e di settanta kg. Da segnalare anche nel secondo tempo un soave cross da sinistra per BrahimDiaz, che decide che non prenderà altre traverse e conclude molto lontano dai pali. Cosa c’entra tutto questo col fare scopa? Ce lo siamo dimenticati. No, davvero. A voi viene in mente cosa poteva essere?
Leao – SPEED CASH
Meu deus do céu, quanta salute: chi lo avrebbe detto dopo tanto penare? Entra e rapidamente risospinge la Roma nella sua metà campo: il gol, il rigore procurato e le altre occasioni sono accomunate dalla fatica nell’arginarlo da parte dei lenhosi di Mourinho.
Bakayoko – DOLCE NATALE
Quando entra si trema, quando tocca palla si ride, ma quando entra in partita, si alzano le sopracciglia. Sono stati solo trenta minuti ma essendo tonti ci basta un nonnulla per fantasticare che i Re Magi lo abbiano preso e cosparso non diciamo d’oro – ehi, nessuno pretende – ma almeno, di mirra. Mica la buttiamo via, la mirra – chi lo farebbe?
AndreaConti – TURISTA PER 10 ANNI
Non vuole essere una cattiveria, perché proprio non ce n’è motivo: gli diamo del turista con ironia ma anche con tutto l’affetto possibile per un ragazzo in cui speravamo davvero, e che in questi anni è stato soprattutto un turista del pallone. Il suo ingresso ci fa piacere così come il fatto che nel quarto d’ora finale non abbia sfigurato. Se nel suo futuro ci sarà più lavoro che turismo, sarà il primo a non prendersela, mica come voi lazzaroni scansafatiche che volete passare la vita in spiaggia a fare le foto per instagram con gli occhiali da sole.
Ibrahimovic – M’AMA NON M’AMA
Come sarebbe a dire qual è il problema? No, niente. Cioè se non lo capisci non è il caso di parlarne. Ok, allora se proprio vuoi saperlo – perché, perché sei andato ancora su quel dischetto? Avevi detto che non lo avresti fatto più, avevi promesso, avevi anche fatto quel lavoro da paura sul pallone che ha scatenato Leao verso la porta, era una cosa da intenditori – perché poi questa mascolinità tossica del tiro dal dischetto? Perché non hai lasciato a qualcuno più freddo e razionale di te – in pratica chiunque, anche Gabbia. La verità è che sei come tutti i maschi, pensate solo a fare a mostrarvi il penalty.
Daniel Maldini – PORTAFORTUNA
Sostituisce Brahim – che volendo, era uscito dalla partita 20 minuti prima che lui entrasse. Appena in campo, raddoppiamo il jackpot di rigori ed espulsioni in un solo colpo. Strofiniamoci tutti contro di lui, presto.

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