Milan-Fiorentina, le Pagelle Che Non Lo Erano

La partita pre-natalizia è un grosso pacco, e in casa di pacchi ce ne troviamo già più di uno: non possiamo far altro che usare le prestazioni dei nostri giocatori in Milan-Fiorentina per costruire il nostro albero di Natale.

Donnarumma – FESTONE
Decorativo e fermo, non è chiamato a fare niente di speciale eccezion fatta per l’unico tiro in porta degli avversari, sul quale si distende delicatamente, con morbido e impalpabile languore.
Abate – PALLINA CHE NON SI SA COME E QUANDO SIA ENTRATA IN CASA
Anche se non è una bellezza tiene la sua posizione, non lasciando scoperto il proprio ramo. Si fa notare un paio di volte quando in area sbroglia un paio di situazioni che per altre difese non porterebbero alcun pericolo – ma è vero che nel nostro caso il pericolo può divampare dal nulla e con qualsiasi pretesto.
Zapata – BASE
Sufficientemente solido, traballa solo quando nel secondo tempo Mirallas aggancia quasi in area piccola e riesce a girarsi – ma lo disturba abbastanza per fargli scagliare il pallone direttamente tra i tornelli della metro lilla.
Romagnoli – PUNTALE
Dev’esserci qualcosa in lui che non riusciamo a cogliere, perché non ci pare un giovane di veemente aggressività verbale o un capitano che va a intimidire arbitri o guardalinee, eppure le due ammonizioni consecutive per recriminazioni che parrebbero misurate e da capitano (…e un pochino giustificate, visto il rozzo spintone che subisce davanti al segnalinee ed è regalmente ignorato sia da quest’ultimo che dall’arbitro) sembrano indicare che abbia una dialettica pungente, che ferisce brutalmente i sentimenti di queste persone. Forse aveva ragione quel famoso portiere che recentemente ha sostenuto che la sensibilità fa la differenza.
Rodriguez – LUCINE
Illumina la giornata con giocate dai colori diversi: recuperi difensivi, un colpo di colubrina sul quale Lafont ha un riflesso impeccabile – forse il tiro più violento visto a San Siro negli ultimi sei mesi – e nel secondo tempo, un colpo di testa sotto la traversa sul quale Lafont vola felino. Sapete, tutti i tifosi di tutte le squadre infamano il portiere avversario con le parole “Contro di noi, tutti fenomeni”. Quindi non lo diremo – perché dovremmo? In fondo, già a settembre contro l’Atalanta era riuscito a uscire dal campo senza prendere gol.
José Mauri – PALLINA CHE SENZA PREAVVISO CADE E SI ROMPE
E molto spesso non è la più bella, è giusto una che stava lì a fare il suo – però è solo allora, che la si rimpiange.
Calabria – PALLINA CON DENTRO IL CHIP CHE SUONA JINGLE BELLS
All’inizio sembra un’idea stravagante, poi a un certo punto del primo tempo inizia persino a sembrare brillante. Poi passa di lì uno che senza tanti complimenti la spegne. Che poi, fosse una canzone che parla del Natale – invece no, non è il suo ruolo.
Calhanoglu – STELLA COMETA
Tutti lo guardano, e lui è effettivamente vistoso: è il milanista che tira di più verso la porta avversaria, quello i cui errori non vengono perdonati (altri la passano liscia tranquillamente). Onestamente, lo abbiamo visto peggio – anzi, in mezzo agli errori, ricordiamo anche un paio di recuperi importanti. Ma abbiamo la sensazione che il suo momento brillante sia passato.
Suso – INTERMITTENZA
Pare ispirato: scodella palloni in area, mette due volte Calhanoglu solo davanti alla porta, nella ripresa salta due uomini costringendo Lafont (tanto per cambiare) a una buona parata. Ma è congegnato per spegnersi a intervalli regolari. E in quanto tale, non fa il tipo di luce che potrebbe illuminare il nostro accidentato sentiero.
Castillejo – NEVE SPRAY
Dovrebbe dare vivacità, ma la verità è che sporca in giro, ha un odore preoccupante e sospettiamo che sia tossica.
Higuain – PALLINA ENORME E VISTOSA CHE A VEDERLA IN QUEL NEGOZIO SEMBRAVA UNA BUONA IDEA
Ma forse invece non era il caso. Tra l’altro, guarda le altre palline con superiorità. Comunque, pesante com’è, fa venire il mal di schiena a tutto l’albero, e pure ai tifosi dell’albero.
Cutrone – L’ANGELO
Lo si sistema troppo tardi e quando non c’è più spazio. Gli si trova un posto comunque, ma risulta seminascosto, è come se non ci fosse.
Laxalt – GATTO DOMESTICO
La sua missione è portare devastazione.
Conti – CALZA DELLA BEFANA
…Diciamo che forse c’era un momento più adeguato.
In ogni caso, auguri a lui, e auguri a tutti noi di trovare, sotto l’albero, quella benedetta svolta – che certamente meritiamo in quanto milanisti di buona volontà.

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