Donnarumma – DOGMAN
Il film di Garrone, candidato italiano. Nessuno lo vede.
Conti – A STAR IS BORN
Timido nel primo tempo, incanta le folle nel secondo. Rispetto ad altri che tentano di cantare la sua canzone su quella fascia, sembra molto, molto propenso a cercare il duetto. Quel che è certo è che veste molto meglio di Lady Gaga – perlomeno, da un anno e mezzo a questa parte i colori dei suoi capi di abbigliamento sono nettamente migliorati.
Musacchio – BLACKkKLANSMAN
Film di Spike Lee su una pagina aberrante della discriminazione razziale: un rude uomo bianco che inanella partite meno faticose di quelle che toccavano al povero Zapata. Sappiamo quanto sia deplorevole, ma non riusciamo a rammaricarcene come dovremmo.
Romagnoli – ROMA
(…questa non sembra particolarmente complicata)
Rodriguez – GREEN BOOK
Classico “film carino”, forse un po’ buonista ma piacevole, nel quale un tamarro dai modi spicci e un raffinato crossatore (vedi il primo dei due gol annullati) si incontrano – nella stessa persona. Dovrebbe succedere più spesso. Invece si sa come sono le élite, preferiscono starsene per conto proprio; quanto ai tamarri, preferiscono governare.
Bakayoko – VICE: L’UOMO NELL’OMBRA
Un po’ al di sotto del suo standard causa infelici condizioni fisiche, ma l’ovazione di San Siro quando esce dal campo è una testimonianza di come si sia preso il ruolo di leader occulto del centrocampo. E in ogni caso, anche in una serata ombrosa, proprio come l’eminenza grigia della politica americana trova il modo di cogliere ogni piccola opportunità: quando per il terzo gol scova Conti in territorio nemico lo fa con la precisione di un franco tiratore.
Kessié – BLACK PANTHER
Nel primo tempo fatica a trovare posizione in campo, nel secondo decide che TUTTO il campo è la sua posizione: sbroglia in area, blocca avversari sulla trequarti, scavalla verso l’area e (finalmente) quando è davanti al portiere non la mette fuori – anzi, sfodera un’arma altrui, il Cucchiajo degli Déi.
Paquetà – WERK OHNE AUTOR – OPERA SENZA AUTORE
Come nel pensoso affresco storico di 188 minuti girato da Florian Henckel von Donnersmarck…. oh, andiamo, non pretendete troppo da noi, non abbiamo idea di che diavolo stiamo parlando. Però vedendo il titolo, ci pare adeguato si presta alla serata di Pacchettino, un po’ troppo preoccupato di piacere al pubblico (come se non fosse già innamorato di lui), tanto da non passare alla storia della partita.
Castillejo – BOHEMIAN RHAPSODY
Oh, mama mia, mama mia… Is this the real life? Is this just fantasy? I see a little silhouetto di spagnolo – è Samu, è Samu, che fa questo fandango? Castillejo, Castillejo, Castillejo, Castillejo, figa, oh!, magnifico!!! Easy come, easy go, easy appoggi, easy gol – Bismillah!
Calhanoglu – LA FAVORITA
Se era il preferito dell’allenatore prima, chissà adesso che pressa, scatta, recupera, manda in gol, picchia persino. Sia chiaro però che se ha intenzione di farci lo stesso scherzo dell’anno scorso, cioè di fare la seconda parte della stagione in crescendo assoluto, mettendo a tacere chi pensa che la 10 sulle sue spalle sia un sacrilegio – beh, per chi ci ha presi? A noi va benissimo. Bismillah! (…nel suo caso, ha senso) (per chi non mastica, è la prima parola del Corano, e significa “In nome di Dio”).
Piatek – ZIMNA WOJNA – COLD WAR
Come il film del suo connazionale Pawel Pawlikowski (che in Italia, en passant, ha un titolo inglese) mette in scena una minaccia nucleare costante, come dimostrano i due difensori che nel primo tempo si chiudono davanti a lui come persiane (lucrando un fallo che nel calcio inglese non sarebbe mai stato fischiato. Perlomeno una volta: adesso è anche quello un campionato per fashion-blogger). E infatti alla prima occasione la bomba esplode. Davvero incredibile. No, in effetti non ci crediamo. Puoi rifarlo?
Borini – RALPH SPACCA INTERNET
Ritorna il cartoon del personaggio un po’ rozzo ma dal gran cuore. Tutto lo stadio gli vede fare il gol più inaudito della sua carriera, ma poi scopre che era una fake news, si sa, è la rete. Anzi, non lo è.
Cutrone – VAN GOGH – SULLA SOGLIA DELL’ETERNITA’
Smanioso come l’artista olandese, si agita pennellando con enfasi (anche tele altrui – vedi il gol annullato a Borini) ma dovrebbe capire una cosa: questo periodo in cui a vendere i quadri è un altro potrebbe essere altrettanto fondamentale per fargli raggiungere i vertici della sua arte, se utilizzato per capire alcuni segreti dei maestri: primo tra tutti, quello di restare nella cornice, invece di finire in fuorigioco tre volte su tre azioni.
Biglia – IL RITORNO DI MARY POPPINS
La nostra governante è tornata! Ottima notizia perché in questa squadra di discoli, un po’ di ordine ci vuole proprio – e per quanto riguarda il poco di zucchero, ultimamente non ci manca, ma non è un problema, l’amaro lo abbiamo preso per qualche anno di troppo, Bismillah!