Milan-Bologna 2-1: le Pagelle Che Non Lo Erano

Strane creature dotate di bizzarre facoltà che spesso non sanno controllare, e che si infilano in situazioni allarmanti: questo sono gli Avengers, questo sono i giocatori del Milan, che anche in questo nuovo episodio della fortunata serie combattono contro il Male, poi si sbagliano e combattono contro il Bene, poi combattono contro il Cosìcosì, poi contro se stessi, poi contro di noi – però insomma, contro qualcosa li abbiamo visti combattere e ora grazie alla spasmodica vittoria col Bologna, come dire: Stan Lee.

Donnarumma – LOKI
Prima è chiaramente malvagio e tenta di farci morire d’infarto come il sig. Odino, poi passa dalla parte del Bene e genera campi di forza, proietta forme astrali sul pallone, emette energia, si teletrasporta su tiri radenti e ipnotizza gli esseri viventi – tranne Destro, un po’ perché è da solo in area piccola, un po’ perché come forma di vita ha sempre lasciato a desiderare.
Abate – DOCTOR STRANGE
Dopo gli incantesimi misteriosi subiti dai nostri difensori, appare e gioca da Stregone Supremo. Più volte da applausi a scena aperta. Troppe volte siamo rimasti interdetti di fronte a certe sue prestazioni arcane, ma in questa partita ci siamo fatti incantare volentieri.
Zapata – PANTERA NERA
Come T’Challa, se la scialla: la sua Wakanda è l’area di rigore, e la difende principescamente, spesso da ultimo baluardo nel momento peggiore di Musacchio e Rodriguez.
Musacchio – NICK FURY
Nessun superpotere ma benda da pirata e lotta senza tregua per quanto gli è possibile: nel primo tempo Palacio e Sansone lo scavalcano ma nel secondo, ringraziando Dio (ehi!!! Grazie!!!), supportato dagli altri riesce a tenerli a bada.
Rodriguez – HAPPY HOGAN
Svagato nel primo tempo, nel quale non di rado viene usato come zimbello comico dai fumettisti rossoblù e mette in crisi Gigio, mette decisamente più personalità dopo l’intervallo.
Biglia – ANT-MAN
Imprigionato nel regno quantico. Succede un po’ tantico.
José Mauri – VISIONE
Catapultato da un’altra dimensione, entra e tanto per cominciare Svanberg smette di fare il ganassa – poi, serve Suso per il gol e inanella giocate e palloni recuperati. Vorremmo un sequel.
Kessié – HULK
Non si capisce bene come mai, già che c’è, non diventa verde. Si possono (e si devono) discutere i piedi, si può (e si deve) discutere il cervello, ma tutto quanto sta in mezzo combatte, dal primo all’ultimo minuto, al servizio della squadra.
Paquetà – THANOS
Ovviamente, per il gioco di manos, gioco da villanos. Il suo è un record, due falli di reazione in un minuto: il primo per l’entrata a bulloni alti del simpaticonissimo Destro, il secondo sul fallo dell’arbitro che gli mette addosso una viscida mano arbitra. Non ci sarà al Fiorentus Stadium, quel posto dove ci trattano coi guanti.
Suso – GAMORA
La fatalona torna a essere letale, finalmente – e con che gol: sorvegliato da tre bolognesi, li elude e sganascia il sinistro alle spalle di Skorupski. Da lì in poi, torna a far parte della squadra.
Calhanoglu – NEBULA
La sciantosa depressa ci prova, ma mentre la sorella spagnola ritrova il piedino fatato, la fata turchina non riesce a segnare malgrado i due tiri più convincenti degli ultimi tre mesi. Esce per infortunio, veramente inaudito in una squadra dotata di superpoteri fisici straordinari.
Piatek – IRON MAN
Si batte con coraggio per il trionfo dei giusti ma alla fine, purtroppo
(spoiler alert)
non segna. In compenso negli ultimi minuti manca poco che sfoderi le pistole contro i compagni indormenti in difesa.
Borini – THOR
L’eroe controverso eppure emblema di una vittoria strappata alle forze oscure: vibra il colpo decisivo all’avversario – e okay, da quel momento in poi parte tutta una serie di colpi di scena pirotecnici e varianti incontrollabili della sceneggiatura, ma lui ne esce redento quanto la squadra.
Castillejo – ROCKET RACCOON
L’irrinunciabile bestiola ribalda che porta buonumore e piace ai bambini: la sagoma della saga. Chissà se qualche franchise straniera vorrà comprarlo. In Madagascar starebbe benissimo, lui e Re Julien sarebbero impagabili insieme.

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