Le Pagelle Che Davvero Non Lo Erano: Atalanta-Milan 1-1

Amici, dopo dieci anni, l’autore delle Pagelle Senza Voti ringrazia per i complimenti e le lusinghe, ma forte di uno scudetto sulla maglia, si ritira in buon ordine. Inventarsi ogni tre giorni sedici giudizi vagamente sagaci a partire dallo scoccare del fischio finale, che la maggior parte delle volte è alle 23 – caricando la rubrica su questo sito quasi sempre nel cuore della notte – ha finito col pesare sulla sua già sconclusionata vita lavorativa e personale. Quindi, siamo ai saluti: è stato un piacere e un privilegio, ma se ne riparlerà forse quando la Serie A tornerà a 18 squadre (ahaha) o quando si tornerà a tre sostituzioni (…non sembra, ma quei due nomi in più complicavano anche la scelta degli argomenti) (per dire: i Beatles hanno fatto tredici album) (e già erano degli stakanovisti, visto che li hanno pubblicati in 8 anni, altro che i giovani d’oggi eccetera). Quindi, insomma, ciao e grazie a tutti. E se non credete che sia stata una decisione sofferta, alziamo il livello dello strazio:

«I hate to feel the love between us die
But it’s over – just hear this and then I’ll go
You gave me more to live for
More than you’ll ever know».
(Last goodbye, Jeff Buckley)

MA NON TEMETE! La rubrica non abdica, anzi, passa dal dispotismo scarsamente illuminato a una democrazia rappresentativa, un po’ come il nostro Paese, prima o poi. A stilare i giudizi sarete voi, o quelli di voi che parteciperanno alle nostre dirette. Abbiamo pertanto l’onore di presentarvi le prime Pagelle Senza Voti e Senza Pagellista. L’argomento, visto che siamo a metà agosto, è un classico dell’estate: la spiaggia.

MIKE MAIGNAN


Lifeguard. A volte neanche ti accorgi che c’è, ma provate a tirare nello specchio della porta e lui salverà la vostra vita. (Fabio Cappuccitti)
DAVIDINO CALABRIA
Uno che si chiama Calabria È la spiaggia. E che spiaggia. (Michaela Mignucci)

PIERO KALULU
Kalulu è lo scoglio. (Carlo Barni)
Fikayo e Kalulu sono sdraio e ombrellone, la sicurezza. (Gianluca Mancini)

FIKAYO TOMORI
Fik è il maestro di bachata, per il corso dalle 15 alle 16. (Fabio Cappuccitti)
Tomori è lo yacht che ammiri all’orizzonte. (Michele Bisogno)


THEO HERNANDEZ
Theo il marciapiedi ondulato del lungomare di Rio de Janeiro. (Pietro Cusenza)
Theo è l’animatore del baby club. (Vito Albanese)
Theo è il tuo ombrellone nuovo da 8,99 € che alla prima folata di vento vola addosso al più grosso energumeno della spiaggia (Stefano Colombani)
Theo è l’attrezzo per fare il buco per piantare l’ombrellone. (Carlo Barni)

SANDRINO TONALI
La boa. (Vito Albanese)
Stasera, lo sguardo all’orizzonte seguito dal commento: eh, oggi c’è un po’ di foschia. (Gianluca Mancini)
ISMA BENNACER
La piscina dell’hotel che ti salva la giornata di sole col mare agitato (Stefano Colombani)
Bennacer è il tipo che sfreccia col kyte surf (Daniele Pennati)
Bennacer è l’amico che compare a sorpresa con la birra ghiacciata. (Michele Bisogno)


JUNIOR IL MESSIAS
Il castello di sabbia che viene travolto e distrutto da un’onda. (Beatrice Sartogo)
La pennica sotto l’ombrellone. (Vito Albanese)
Il lettino con il parasole lento che il vento ti fa cadere in faccia. (Fabrizio Sciannamea)
Il bimbo con quattro etti di crema protezione totale che non può allontanarsi dalla mamma (Michaela Mignucci)
Il jet lag di 7 ore di ritorno da 2 settimane in Messico. (Mirko Morgillo Fidyk)
Messias è la vecchia con costume intero e cappello di paglia seduta sulla sedia da regista del Decathlon. (Luciano Sicilia)
Messias è la spiaggia libera. (Pietro Cusenza)
BRAHIM DIAZ
Il bambino che scava la buca e ce casca dentro. (Michaela Mignucci)
Il bambino che vorrebbe giocare a calcio in spiaggia coi grandi ma dopo un po’ finisce per mettersi da parte contentandosi di recuperare i palloni che vanno lunghi. (Moris Pozzati)


RAFA LEAO
La sabbia nelle mutande. (Beatrice Sartogo)
Le sabbie mobili. (Vittorio Sebastiani)
Quello che fa snorkeling a dorso per fare il figo. (Mirko Morgillo Fidyk)


ANTE REBIC
Stasera il pallone SuperTele sulla spiaggia, inaffidabile. (Gianluca Mancini)
Rebic è il barista del lido ligure, ti coccola e ti sfancula nel giro di 10 minuti. (Michele Bisogno)
Quello con l’asciugamano perfettamente allineato che si infastidisce quando il vicino di ombrellone camminando glielo sporca di sabbia e lo mena. (Michaela Mignucci)
Quella creatura bionda e sinuosa coi capelli lunghi, di schiena, che poi si gira e ha la barba di tre giorni. (Enrico Vianini)
Jerry Calà che fa cadere il vespino in Abbronzatissimi. (Luca Milan Nicotra)
Quello che nuota a delfino di ritorno dalla boa e travolge tutti, meduse comprese. Poi però sviene. (Stefano Colombani)
ALEXIS SAELEMAEKERS
Quello che è andato a farsi i capelli dal barbiere dell’albergo. (Michaela Mignucci)


CHARLES DE KETELAERE
CDK è la pagina con la lista dei giocatori di fantacalcio della Gazzetta che ti fa sognare, però per ora ancora niente. (Enrico Vianini)
CDK è il bambino che prima di scendere in spiaggia deve finire i compiti delle vacanze. (Michaela Mignucci)

OLIVIERO GIROUD
Giroud è lo zio che gonfia il canotto al nipotino in due soffi. (Michele Bisogno)
Giroud è la bandiera rossa che quando cambia il vento… si gira. (Fabrizio Sciannamea)

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