Fiorentina-Milan: le Pagelle Che Non Lo Erano

Ci eravamo ripresi presto e molto volentieri da Gennaio Orrendo; purtroppo il filotto positivo è finito: “Quale allegria”, avrebbe detto allo stadio (e agli Stadio) Lucio Dalla, tifoso del Bologna ma anche un po’ milanista, che il 4 marzo 2023, ieri sera, avrebbe compiuto 80 anni. E dopo aver dedicato recenti Pagelle Senza Voti a Lucio Battisti (nato il 5 marzo, 1943), era d’uopo completare un piccolo ciclo sui Luci (non) a San Siro.

Maignan – NUVOLARI
“Il suo sguardo è di un falco per i figli, i suoi muscoli sono muscoli eccezionali; ha le mani come artigli, sembra avere un talismano contro i mali”. Però certo, e dai e dai, visto che i suoi difensori insistono, arrivano due palloni che non può artigliare.
Kalulu – MERI LUIS
La Fiorentina passa raramente dal suo lato, così la partita “gli passa accanto e con le mani lo saluta e fa bye bye”. Duella con Cabral che tenta di azzopparlo e con Gonzalez che tenta di amputargli un piede e poi protesta furiosamente per il cartellino subito, vendicandosi quando l’inguardabile DiBello, bisognoso di farsi perdonare dal bufalesco pubblico di Firenze dopo l’allucinazione del nonrigore, un minuto dopo la revoca del penalty ammonisce Pierino gratuitamente: per fortuna non era diffidato.
Thiaw – CIAO
(…come se ci fosse altra scelta). Qualche leggerezza in impostazione, e forse si perde Jovic all’86esimo (ma è solissimo in area contro due). Per contro, sventa diversi attacchi viola, e ancora una volta si fa sentire quando il Milan, come sempre in questo 2023, smania per concedere raffiche di calci d’angolo agli avversari. “E la colpa è di non so di chi”.
Tomori – COSA SARÀ
Opera una significativa inversione nella strofa della canzone: “Ti viene a salvare, ti getta nel mare”. Nel primo tempo, sulla linea di porta respinge in qualche modo un tiro di Bonaventura deviato da Maignan. Ma inizia il secondo tempo facendosi saltare in modo sconcertante; poi – come era capitato con il Chelsea – non trova di meglio da fare che massaggiare la schiena dell’avversario sfuggito: questi cola a picco e da una situazione che forse non era irrimediabile, guadagna il rigore che compromette definitivamente la partita. Cosa sarà che lo spinge a questi disastri?
TheoHernandez – MADONNA DISPERAZIONE
“A mezzanotte entra ed esce dall’armadio”. La Fiorentina per ricacciarlo indietro cerca di sfondare sulla sua fascia, e in effetti da quella nascono i due gol. Eppure sembra uno dei più concentrati e pericolosi in avanti: non stupisce che sia lui a segnare – solo che ormai è mezzanotte.
Messias – PAFF! BUM
Dopo i due gol in due partite, serata in cui combina poco, e male. E così, Blum… Pa! L’amore è già finito, Blum… Pa! L’amore viene e va. Pafff… bum! Un po’ di dispiacere, pafff… bum, e dopo passerà.
Bennacer – MILANO
Zucchero e catrame: mette un bel pallone da 50 metri per Giroud, ma (eh, la vita) fa rimpiangere Krunic. Non è ancora al meglio, in una partita che la squadra e Pioli sembrano vivere come un allenamento per vedere se lui, in particolare, è pronto a Tottenhameggiare. Boccheggia a centrocampo senza fortuna e ci porta con lui sotto terra. Ma poi, speriamo, sulla luna.
Tonali – ITACA
“Capitano, le tue colpe pago anch’io coi giorni miei”. Si sbatte, anche per sostenere Bennacer. Ma sembra naufragare di continuo, sia a centrocampo che quando va a dare una mano in difesa.
Giroud – MA COME FANNO I MARINAI
Uno dei pochi salvabili, con la sua giubba bianca, sempre in cerca di una rissa o di un bazar, sempre in cerca di una palla da baciar.
DeKetelaere – L’ANNO CHE VERRÀ
Fa anche delle cose, eh. E quando succede, sia lui che i compagni sembrano sbalorditi. Si vedono qualità, sì, ma quello che non si vede, ora come ora, è come possa inserirsi in questa squadra. Ma chissà, forse un giorno succederà, e sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno: ogni Cristo scenderà dalla croce e anche gli uccelli faranno ritorno.
Rebic – INTERVISTA CON L’AVVOCATO
“Asobiribop badbip aimen uispin baimn uodobisp aimen uisminvendgmup aimen aimen aimen dispobimen unciub”.
Origi – CARA
“Io che qui sto morendo. E tu che mangi il gelato”.
Ibrahimovic – FUMETTO
“Che mondo sarà, se ha bisogno di chiamare Super Man. Che mondo sarà – fa l’effetto del motore che non va”.
Bakayoko – FUTURA
“Il suo nome, detto questa notte, mette già paura”.
Saelemaekers – COMUNISTA
Entra e indica la fascia destra a Messias: “Quella era la mia terra, adesso la prendo e la mangio”. Corre, cerca di spingere, ma davanti a lui la situazione, con Zlatan, Origi e DeKetelaere, è veramente confusa. È fatalmente lontano dalla nostra area quando subiamo il secondo gol, ma quando viene pescato da Adli all’ultimo minuto, serve impeccabilmente TheoHernandez.
Adli – LA SERA DEI MIRACOLI
(…sì, è successo davvero)

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