Milan-Cavese e i drammatici problemi sessuali degli interisti

Loro avevano un brasiliano che era sempre rotto. Okay, ora anche noi.
Loro avevano una curva di larve. Okay, ora anche noi.
Loro avevano giocatori semideficienti che si segnalavano per gli incidenti stradali. Okay, ora anche noi.
Loro avevano giocatori che più che in campo, si facevano valere con donne a tariffa fissa. Okay, ora anche noi.
Loro avevano l’abitudine di andare in Spagna a prendere schiaffi. Okay, ora anche noi.
Loro erano oggettivamente brutti. Come gioco, e come facce. Okay, ora anche noi.
Loro avevano l’abitudine di ricordarci la serie B, come se questo facesse di loro persone migliori.

Ecco, questo noi non lo abbiamo. E curiosamente, questo ha sempre fatto di noi delle persone migliori di loro. Voglio dire, questo articolo di Matteo Cruccu, che gli si dev’essere drizzato il pistolino nel poter scrivere di Milan-Cavese, è a suo modo utile. Lasciate perdere la testata per cui scrive il Cruccu, un tempo prestigiosa, ora impegnata in cento gallerie su Nicole Minetti. Lasciate perdere Fabio Caressa, sempre più imbotolito, che ieri sera prima di Malaga-Milan ha sventolato l’articolo per un’ora, come se venisse da un giornalista autorevole. E pensate al fallimento infinito di quest’uomo che tiene alla squadra prescritta, ma non ne è ispirato mai, tanto da ritrovarsi a scrivere sempre di Milan: 4 pezzi in un anno, e TUTTI sul Milan – non UNO sulla sua squadra, pur così autoironica oltre che autoscudettata. E poi questa insistenza sulla B è ossessiva e probabilmente paranoica, sembra uno – perdonate il francese – che lo ha succhiato a tutti ma si vanta: “ma dietro no, dietro non l’ho preso mai!”

http://giornalistinelpallone.corriere.it/2012/10/24/cari-rossoneri-vi-ricordate-di-milan-cavese/

Questo suo articolo  leggiamolo bene, e cerchiamo di ricordarcene. Potremo anche perdere, potremmo persino tornare in B. Potremmo avere un calo del desiderio – ma così sfigati da farci le seghe sulle loro sfighe, non lo saremo mai.

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