L’Hashtag – #icambidiInzaghi

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La peggior performance di Massimiliano Allegri sulla panchina del Milan è forse Inter-Milan del 22 dicembre 2013, “il derby di Palacio”. Ha di fronte un’Inter remissiva come non mai, a immagine e somiglianza di Mazzarri; gioca meglio, non dà punti di riferimento, non conclude ma ha la partita in pugno. Ma nel secondo tempo, invece di soffocare la preda, la lascia respirare e aspetta che sia Mazzarri a fare le prime mosse, cioé mettere Kovacic per Taider e togliere dal campo la salma di Zanetti, sostituendola con Kuzmanovic. A chi in queste ore sta glorificando la Juve dei record del conte Max, ricordiamo che meno di un anno fa bastò l’ingresso di Kuzmanovic (Kuzmanovic!) a mandarlo in crisi nella partita più importante della stagione. Chiamato in qualche modo a spendere i due cambi rimasti (al primo, Emanuelson per Constant, era stato costretto per infortunio a fine primo tempo), contro un’Inter che riprendeva colore col passare dei minuti, Allegri rispose come peggio non poteva: fuori Saponara e dentro il figlioccio Matri, attaccante del tutto inadeguato al clima da battaglia proprio di un derby (come ha dimostrato anche ieri sera a Genova). Il terzo cambio, Pazzini per Poli, arrivò troppo tardi, solo dopo il gol di Palacio.

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Questa favoletta ci è tornata in mente durante il secondo tempo di Cesena-Milan, dove i veri protagonisti non sono stati né #icrossdiAbate né #itacklediDeJong né ovviamente #bastaBonera. In quei 45 moscissimi minuti giocati a velocità da balera da una squadra cotta dal primo sole settembrino, si sono imposti loro: #icambidiInzaghi. Anche il Cesena di Bisoli non era più spregiudicato dell’Inter di Mazzarri: due attaccanti abbandonati al loro destino a 50 metri dal resto della squadra, rintanata nella propria trequarti con due linee di difesa e centrocampo mobili quanto quelle di un calciobalilla. Dopo un buonissimo primo tempo, quando appunto si trattava di serrare la presa, non siamo andati oltre una lunga serie di titic-titoc, con Menez e Honda minestrari ad honorem in questa stramba difesa del pareggio, con il Cesena che prendeva sempre più coraggio e intravedeva persino uno spiraglio per il 2-1. Il Kuzmanovic della situazione è stato Grégoire Defrel, più rapido e adatto al contropiede rispetto al più massiccio Succi, e l’espulsione di Zapata è figlia di tutto questo: contrasto perso a centrocampo, brusca verticalizzazione per Marilungo e poi per Defrel, con Zapata costretto a stenderlo per evitare guai peggiori (anche perché giochiamo senza portiere). La reattività che è mancata in campo discende direttamente dalla reattività che è mancata in panchina: se Bisoli cambia all’intervallo l’impresentabile Zé Eduardo con De Feudis, Inzaghi aspetta il 71′ per intervenire sul suo boccheggiante 4-2-3-1, limitandosi per altro a cambiare due uomini e non il modulo in sé. Quindi Pazzini per Torres – che avrebbe anche un senso, se Pazzini fosse in condizioni accettabili: a noi non è sembrato, ma Inzaghi ne sa certamente di più. E poi Essien per Poli, mediano per mediano, uno più fresco per uno cotto. Insomma: due cambi inutili, che non hanno modificato alcunché. In conferenza stampa Inzaghi se la prenderà con la sfiga, che l’ha costretto a sostituire Honda con Alex e non con il riscaldatissimo El Shaarawy, del quale non si spiegano i zero minuti su 180 tra Empoli o Cesena, per ora sempre fermo alle due presenze contro Lazio e Juve. Forse che Inzaghi lo vede solo come un contropiedista, da schierare soprattutto contro le grandi squadre? Ma se poi contro le grandi squadre tiriamo su barricate bibliche come tre partite fa, a che serve El Shaarawy?

 

http://www.dailymotion.com/video/x26tfe5_highlights-cesena-1-1-milan_sport

Pubblicato da Giuseppe Pastore

Pugliese, classe 1985, milanista di ferro. Prima partita di cui ho memoria: Milan-Barcellona 4-0. Ammetterete che poteva andarmi peggio. Qui sotto i miei contatti.

Una risposta a “L’Hashtag – #icambidiInzaghi”

  1. Il re è nudo!

    Oddio se nessuno lo dice lo dico io eh…

    Con tutto l’affetto possibile per Pippo ( non ci sono gobbi speciali! Ndr) pare ormai evidente che tra ingerenze presidenziali, rosa da discount e inesperienza dell’allenatore rischiamo di far sembrare un Cesena qualsiasi il Real Madrid…

    Certo qualcuno ieri avrebbe arrischiato nel secondo tempo un 4-3-3 vero con dentro elsha per honda e magari un centrocampista di interdizione in più…ma poi ti giri ed in panca vedi solo essien e muntari…forse non è l’idea del secolo…quella di lasciarli vivere intendo….

    Allora lo stesso qualcuno pensa dai un bel 4-4-2…metto il Nino ed il Elsha davanti….si ma poi a destra ci lascio honda? E menez lo metto a fianco a DigaNigel a fare l’interditore? Dai cazzo nemmeno Maifredi l’avrebbe fatto….

    Il punto è che l’unico cambio serio che può fare Pippo è cambiare squadra….e l’unico che possiamo fare noi è quello delle mutande….che a cagarsi addosso davanti ad un Succi qualsiasi che ti tira in porta è un attimo….figuriamoci davanti ad un Tevez…

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