L’HASHTAG – #BASTABONERA

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Si dà il caso che ora basta: #bastaBonera. Preventivo attacco frontale a Filippo Inzaghi: Pippo, anche se per vent’anni non ti sei mai interessato a ciò che succedeva fuori dall’area avversaria, non sei così tonto da non vedere, non vedere che Daniele Bonera non è più da anni un giocatore di calcio. Splendeva di luce riflessa quando si esibiva accanto ai Nesta o ai Thiago Silva, anche se pure allora non negava al pubblico il suo numero classico, la mossa del gambero, l’indietreggiamento timoroso sul dribbling del nano di turno (solitamente Di Natale, ma a volte basta un Tavano qualsiasi). Ora che si sono aperte le cataratte, è goffo, lento, sgraziato, perennemente fuori tempo, sempre lì col sedere a terra, a perdersi un Pucciarelli qualsiasi o a provocare l’espulsione che ci fa rimanere in 10 per 40 minuti a Parma.

#bastaBonera! O anche tu, Pippo, sei il solito zerbino? Sappiamo bene che ti ha scelto Galliani e quindi hai delle cambiali da onorare. Sappiamo anche le voci che girano, e non dall’altro ieri: Bonera gola profonda dello spogliatoio; Bonera fedele cronista di tutte le malefatte di Seedorf (dalle uova strapazzate in giù), poi regolarmente amplificate a mezzo stampa; Bonera custode dello spogliatoio e fedele “riportino” in società di ogni mezzo malumore; Bonera che fino all’anno scorso si divideva questo posto con Amelia, e a entrambi era stato promesso il rinnovo del contratto, solo che all’aziendalista Bonera fu rinnovato mentre al filo-seedorfiano Amelia no, e perciò i due si azzuffarono nel retro del pullman, 22 maggio 2014. Bonera che condivide con te lo stesso procuratore, Tullio Tinti. Bonera-Bonnybauer che ha buoni uffici anche presso le redazioni dei giornali, perché non esiste al mondo che dopo Empoli prenda lo stesso voto di De Sciglio (5) come ha fatto la Gazzetta. Si mormorano tante cose, a cui noi naturalmente non crediamo. Crediamo al campo: Zapata (che pure non è un’aquila) con Rami al fianco ha disputato contro la Juve una delle sue migliori partite da quando è al Milan; a Empoli era più teso del finale di un film di Polanski. Quindi, o Pippo, tagliamo la testa al toro: se a Cesena riproporrai ancora il tremebondo duo Zapata-Bonera, con Marilungo e Defrel liberi di seminare il panico, ti considereremo il primo responsabile e ti chiameremo per quello che ti sarai rivelato: un incompetente raccomandato. Del resto è nell’ordine delle cose, fai l’allenatore da quattro partite appena.

Cosa? Non ti sentiamo, parla più forte. Ci stai dicendo che non dipende da te? Ah, senti, senti…

Una risposta a “L’HASHTAG – #BASTABONERA”

  1. Stima per la Spettabile Redazione. La conclusione probabilmente è quella giusta, Pippo se fai giocare ancora Bonera, con tutto il bene che gli si puo’ volere ma per favore abbiamo altri giocatori più giovani e più forti, sei veramente un raccomandato.

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