Coppitaliatim, finale: Milan-Juventus. Le Pagelle Che Non Lo Erano

Vediamo un po’ cosa si evince dalle pagelle delle testate più autorevoli – e già che ci siamo, anche dei giornali.

MilanNews – migliori: Donnarumma, Montolivo; peggiori: Bonaventura, Bacca.
MilanNight – migliori: Kucka, Calabria; peggiori: Bacca, Niang.
MilanLive – migliori: Poli, Romagnoli; peggiore: Niang
Diavoltaire – migliore: DeSciglio; peggiori: Calabria, Kucka, Montolivo, Bacca, Poli.
RossoneroSemper – migliori: Calabria, Romagnoli; peggiori: Bacca, Honda.
Messaggero – migliori: Montolivo, Zapata; peggiore: Bacca.
Corriere della Sera – migliori: De Sciglio, Bonaventura; peggiori: Bacca, Niang.
Gazzetta dello Sport – migliore: Bonaventura; peggiori: Montolivo, Bacca.
L’Eco del Microcefalo – migliori: Donnarumma, Romagnoli, DeSciglio; peggiori: Honda, Bacca.
Repubblica (Jacopo Manfredi) – migliori: Zapata, DeSciglio; peggiori: Niang, Calabria.

Ci scusiamo con chi manca, non rimaneteci male, colpa nostra che non le abbiamo trovate. Comunque lo vedete anche voi, che è un mestiere complicato. Non c’è unanimità su nessuno, nemmeno per Bacca, è tutto dire. Per cui, ci atteniamo alle nostre Pagelle Non Provviste di Voto, e sempre prendendo ispirazione da un tema riguardante la partita – e quale migliore tema dei Paesi Non Europei, visto che il Cloeub più titolato al mondo, con i dirigenti più titolati al mondo, è per il terzo anno consecutivo fuori anche dell’Europa più lercia e schifosa? Pertanto, ecco quali nazioni ci hanno ricordato le prestazioni dei giocatori che vestono la Casacca Non Rossonera (…un po’ tutto all’insegna del Non, questo periodo, NON trovate?) 

Donnarumma – BRASILE
Dà spettacolo e imposta il gioco. Al che viene in mente quella specie di barzelletta con tante varianti che dice una roba tipo “L’inferno è quel posto in cui gli inglesi fanno da mangiare, i tedeschi fanno i vestiti, gli svizzeri fanno musica, gli italiani fanno rispettare le leggi e i milanisti fanno impostare la manovra a un 17enne – che fa il portiere”. Gigione però resta l’ultima cosa che ci tiene attaccata a questa bizzarra squadra con la maglia neronerobordeaux – perché la società giustamente si vergogna di adottare maglie rossonere. Se noi dobbiamo essere trascinati nel guano, che almeno quei colori gloriosi vengano risparmiati.
De Sciglio – MESSICO
Caramba, la siesta è finita, señor? Si sveglia dopo l’ennesima annata da burrito e inizia a correre come Speedy Gonzales. Non che il suo sbattimento si concretizzi davvero in occasioni da gol – ehi, questo non se lo aspetta nessuno!; ma se non altro fa fare un po’ di Cucaracha ai suoi avversari di fascia.
Romagnoli – AUSTRALIA
La terra giovane, il Paese del futuro, eccetera. Non contribuisce in modo fattivo a un mondo più giusto e libero, ma se non altro in questi tempi bui e fondamentalisti, Mandzukic e Dybala non riescono a portare dalle sue parti il tetro orrore anticiviltà di cui sono alfieri.
Zapata – URUGUAY
Botte, impeto, garra, ma lucidità, zero – e forse nell’azione del gol la cosa trapela. Comunque, in difesa non fa rimpiangere Alex – anche se naturalmente rinunciando a quest’ultimo, di fatto rinunciamo all’unico in rosa temibile sulle palle alte. Sì, fa ridere anche noi.
Calabria – CANADA
Cerca di fare le cose che fanno quelli grandi: la geografia lo aiuta, visto con chi confina (Evra); ma alla fine gli manca quel pizzico di personalità. Speriamo arrivi, però non è chiaro dove sia quando una crisi planetaria coglie il pianeta in contropiede.
Kucka – ISRAELE
Dichiara guerra praticamente a chiunque si trovi nei suoi dintorni; quasi sempre la vince (quasi) (se la vincesse sempre, non saremmo qui al Muro del Pianto).
Montolivo – FILIPPINE
Cerca di mettere ordine (…badum-tss). Ma la verità è che è una versione affaticata e sofferente di Desailly, né più né meno: è stata tutta quella Nivea a far pensare che avesse piedi da principino. Ma c’è un motivo, se cerca di non tirare mai (…Zio caro, che schifo). In fondo, si impegna. E forse è persino giusto che sia il nostro capitano: è l’emblema di una squadra per la quale la rete avversaria è una presenza oscura e inesplicabile dalla quale tenersi lontani.
Poli – MONGOLIA
Nomade lanciato a sgroppare nelle steppe, gioca come un Khan finché non gli capita di trovarsi a ridosso dell’area dei nostri intorpiditi avversari; una volta lì, proprio come nel Milione di Marco Polo diventa, laconicamente, Gran Cane.
Honda – GIAMAICA
Forse abbiamo sbagliato a considerarlo un giocatore, probabilmente è più uno stile di vita alternativo, basato su qualche religione che impone un basso tasso di lucidità. Riguardando l’azione che porta al gol, è bello vederlo ondeggiare verso Kingston invece che cercare di coprire il buco lasciato da Calabriaman – ma giorno verrà che Babilionia si arrenderà alle vibrazioni dell’Hondafarianesimo: da Honda da moon, da braita it shines – a so di ting set, yo blabbamout, uh!
Bonaventura – MALDIVE
Finché c’è, è bello – ma che tristezza vederlo gradualmente, inesorabilmente sprofondare negli abissi.
Bacca – NUOVA ZELANDA
Un posto di cui tutti parlano un gran bene ma onestamente non sapremmo dire, è troppo complicato raggiungerlo. Forse se avesse una punta di fianco – ma va beh, ormai è tardi.
Niang – REPUBBLICA DEMOCRATICA DI COREA
Gli basta poco tempo per mettere in mostra la sua spensierata filosofia di vita, basata sul non intendersi con nessuno e cercare lo scontro nucleare con gli avversari. Alcuni esperti di Diritto Internazionale riassumono il tutto con le parole “Ampi margini di miglioramento”.
José Mauri – PAKISTAN
Nel suo piccolo, ha la bomba atomica. Non la usa, ma ci va veramente vicino.
Balotelli – PANAMA
Ma sì, forse ha ragione, quello che conta sono i soldi, fatti in qualunque modo. Non è colpa sua se qualcuno ce li mette.

(…ah, se vi state ancora chiedendo cos’è L’Eco del Microcefalo, vi diamo un indizio: è un tuttogiornale che si tuttostampa a tuttoTorino, e della cui esistenza siamo lieti perché ogni giorno porta via denaro a dei tuttoallocchi) (se poi non ci siete ancora arrivati: “De Sciglio – Partita da… Juve”) (che tuttosimpaticoni)

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