IPERMERCATO – Primo giretto senza impegno

Che estate sarebbe senza tormentone estivo latinoamericaneggiante, senza i servizi sul triangolo caldo-anziani-bambini di Studio Aperto, ma soprattutto senza Ipermercato, la rubrica più entusiasmante dai tempi di Giochi Senza Frontiere “prime” (la versione con Claudio Lippi e Feliciana Iaccio, e non accetto discussioni a riguardo)?
E quindi rieccoci qua. Puntuali come l’agiografia quotidiana della rosea su un qualsiasi componente della rosa o del management interista, e pronti a fare il punto sulle faccende sulle quali si affaccendano i nostri faccendieri di via Aldo Rossi.
 
DIFESA
Dato che siamo scoperti in attacco, non abbiamo un terzino sinistro di riserva e ci mancano un centrocampista difensivo e un centrale che sostituisca Kjaer, ma abbiamo quattro potenziali terzini destri (Calabria, Florenzi, Kalulu e Terracciano), il giocatore più vicino a vestire la maglia rossonera è il terzino destro EMERSON ROYAL del Tottenham. Se ne parla ormai da settimane, le parti sembrano convergere su una valutazione intorno ai 20 milioni di euro per un giocatore che a 25 anni ha fatto vedere il suo potenziale salvo poi subire una flessione importante. Una parabola che ricorda un po’ quella dei vari Pulisic e Loftus-Cheek. Ci è andata bene due volte, speriamo in una terza.
 
Le alternative sembrano due. La prima è MATTY CASH, ventiseienne in forza all’Aston Villa, che deve piazzare un paio di cessioni importanti entro fine mese. Peccato che, nomen omen (o meglio cognomen omen), per portarlo sulla sponda giusta del Naviglio servano parecchi quattrini. Dicono che quando Furlani ha sentito che per Cash ci vogliono i cash, si sia fiondato sul greco ALEXANDROS PAGRATIS dell’AKS Iraklis Maritson.
La seconda è TIAGO SANTOS, terzino rampante tutto dribbling, giocate d’effetto, ricchi premi e cotillon che se diamo retta a YouTube è un mix tra Maicon, Cafù e Optimus Prime. Ma si sa che in televisione sembrano tutti più belli. Ci accontenteremmo del nuovo Zambrotta. O quantomeno, che non si riveli il nuovo Antonini.
 
La fascia opposta, come detto, necessita di un giocatore in grado di far rifiatare Theo Hernandez senza che solo l’idea di vedere in campo il suo sostituto ci mandi tutti quanti in coma farmacologico (ogni riferimento a Billy Ballo-Touré è puramente voluto). Si è tornato a parlare di PATRICK DORGU del Lecce, ma pare più una di quelle operazioni di contorno tipo quando vabbe’ non hai il resto e allora dammi due Goleador alla frutta.
Per riempire la casella lasciata scoperta dal nostro Vichingo preferito, invece, i nomi sono quelli di MATS HUMMELS (un parametro zero, ma per una volta molto ambito), IGOR e KIWIOR (cavalli di ritorno, accostati al Milan già in passato) e DIOGO LEITE. Il portoghese dell’Union Berlin, secondo Di Marzio, piacerebbe molto a Fonseca ed è un centrale di piede mancino. Gli ultimi “Leite” in rosa al Milan hanno avuto fortune completamente opposte: siete autorizzati a toccarvi qualsiasi parte del corpo riteniate opportuna.
 
CENTROCAMPO
Chiudiamo il lungo capitolo-difesa e apriamo quello ben più succinto dedicato al centrocampo. Qui i nomi che girano sono sostanzialmente due: YOUSSUF FOFANA e, udite udite, ADRIEN RABIOT. Sul primo il Milan ragiona già da un anno: il giocatore ha un contratto che scade nel 2025 e dunque è particolarmente appetibile dal punto di vista economico. Purtroppo abbiamo fatto arrabbiare Deschamps giocando con la Roma in Australia e dunque per ripicca Fofana verrà schierato titolare agli Europei facendone lievitare il costo e aumentare la concorrenza.
Per quanto riguarda Rabiot, secondo i bene informati la Juventus gli avrebbe offerto un rinnovo a 7 milioni netti, il Milan ne metterebbe sul piatto 7.5. Non è che, così per dire eh, si possono risparmiare questi soldini per il signore di cui parlerò tra poco?
 
ATTACCO
JOSHUA ZIRKZEE è vicino. No è lontano. No si riavvicina. No ora è più distante. Però sta tornando. Prima di allontanarsi di nuovo. Più che un esperto di mercato qui ci vuole l’otorino, perché stiamo vivendo una sorta di labirintite collettiva per cui un giorno Zirkzee è il nuovo numero 9 del Milan e quello dopo, “Ma sai che Origi è tornato con uno sguardo diverso?”. Il problema sembrano essere le commissioni. Il suo agente, Kia Supersaiyan o come diamine si chiama, è partito chiedendo 20 milioni, poi è sceso a 15 e infine non si schioda da quota 10. Si tratta. C’è fiducia. Dove l’ho già sentita questa?
 
Anyway, con Sesko che rinnova col Lipsia, il nostro piano B (scartata l’ipotesi LUKAKU) ci porta al Pichichi della Liga: ARTEM DOBVYK del Girona, attaccante ucraino (vi ricorda qualcuno, eh?) che viene da una sessantina di gol segnati nelle ultime due stagioni, tra Spagna e Dnipro. Nel 2022 il Torino si era interessato a lui, poi ha preferito puntare forte su Pellegri, e chi non lo avrebbe fatto? C’è un piccolo problema: il 28enne nato a Cherkasy ha una clausola da 40 milioni. Quindi, per il Milan, attaccante Cherkasy, sì – ma da qualche altra parte.

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