Canzoni dell’estate. La boy-band di ComunqueMilan nel tradizionale show precampionato

“Lo stupore della notte spalancata sul mar ci sorprese che eravamo sconosciuti, io e te”.

CM1 – Era un po’ che non c’erano tante aspettative per un campionato, vero?
CM2 – Basta fare un rapido calcolo: quando sono andati via Ibrahimovic e Thiago Silva? Per non parlare di tutti gli altri dell’Estate del Grande Smantellamento? IMG_1434
CM1 – 2012. Per inciso, l’Estate della nascita di ComunqueMilan.
C.F. – Qualcuno potrebbe dire: “Siete arrivati a portare sfiga”.
CM2 – Quando in realtà, siamo scesi in campo proprio perché abbiamo intuito che coi tempi che ci aspettavano, ci sarebbe stato bisogno di noi e del nostro approccio serafico. Siamo stati serafici, no? Specie quando abbiamo segato tutti gli juventini che ci insultavano.
CM1 – Estremamente serafici.
CM2 – Quest’estate abbiamo aspettative. E se una cosa ci insegna il calcio, è che è sempre sbagliato avere aspettative. Diciamo che quest’anno qualcosa di decente potremmo vederlo. Poi, que sera sera, whatever will be, will be.
CM1 – Vedremo una difesa che sa difendere, almeno sui calci piazzati. vedremo gente correre. vedremo un po’ più giocatori mostrare dell’amor proprio. vedremo se basterà.

“Are you with me? Are you with me?”

CM2 – E vedremo un allenatore. Per me la prima dimostrazione di sagacia Mihajlovic l’ha data venendo in un posto dove nessuno, pensando ai suoi predecessori, gli potrebbe rimproverare niente. La seconda, l’ha data fregandosene delle rivendicazioni mugugnose di una delle sue vecchie tifoserie, peraltro quella cui ha dato meno soddisfazioni. La terza l’ha data la sera di Milan-Perugia, quando ha segnalato al pubblico di San Siro che di indignatucci che fischiano si può anche fare a meno. Cerci è rintronato, d’accordo: ma scoprirlo adesso non è sintomo di immenso spirito critico, e nemmeno fischiarlo in un Milan-Perugia di Ferragosto.
CM1 – Penso che Mihajlovic in questo momento si senta fortissimo: ha la società dalla sua, chiede la testa di Bonera e Muntari e gliela portano, chiede Romagnoli e quelli glielo comprano anche se costa 25 milioni, chiede Soriano (!) e glielo prenderanno. Probabilmente è perché trattasi di ultima spiaggia, ma un’adesione talmente cieca ai voleri di un allenatore non la ricordo neanche ai tempi del primo Ancelotti.
CM2 – Mihajlovic è il nostro De Gaulle. Le circostanze gli conferiscono mandato pieno.
C.F. – Una volta Andrea Pazienza disse (più o meno) che se un tempo la donna che tradiva andava lasciata in tronco (come minimo), adesso uno abbozza, se la tiene e gli sta pure più simpatica. Miha partiva talmente male che per forza di cose alla fine fai il tifo per lui. Laziale quando la Lazie era quell’entità crassa di Roma Nord che vinceva pure le cose. Arrivato quasi bollito alle merde, ha provato a colpi di bombe a tramortire il povero Dida. Ha pure detto che mai ci avrebbe allenato. Risultato? Ci piace. Siamo come quelle donne isteriche che si lamentano sempre che non trovano mai l’uomo che fa l’uomo per davvero: Sinisatuttodiunpezzo colma le nostre recondite istanze uterine. Calci in culo e urla in faccia. Nessun favoritismo. Disciplina. Ci manca che arrivi a Milanello su una Triumph e vestito di bianco come Richard Gere nella scena finale di Ufficiale e Gentiluomo.

“All we need is somebody to lean on. Eeh ooh, eeh ooh! Eeh ooh, eeh ooh! Eeh ooh, eeh ooh! Eeh ooh, eeh ooh!”

CM1 – Ma se perdiamo 3-0 a Firenze, cosa potrebbe succedere? IMG_1574
CM2 – Principalmente, una grossa soddisfazione da parte di metà dei media. E secondariamente, ancora più poteri a Mihajlovic, cui basterebbe far la faccia da colonnello serbo per ottenere ancora più credito da parte di tifosi e dirigenza, mettendo ulteriormente all’angolo eventuali dissidenti nello spogliatoio (i serbi hanno un modo tutto loro di discutere con i dissidenti)
CM1 – E quale potrebbe essere il punto di rottura di Mihajlovic?
CM2 – Io dico: un giocatore più carismatico di lui. L’unico però potrebbe essere Ibrahimovic. Tu cosa dici?
CM1 – O Berlusconi che si stufa una sera allo stadio e manda tutto per aria. Perché ormai che Mr. Bee sia una copertura lo stanno persino iniziando a scrivere.
CM2 – Ma Berlusconi è ancora quello degli anni scorsi? E poi, anche se lo fosse: di fronte ai tipi muscolari, da Putin a Gheddafi, si è sempre adeguato a ballare la loro musica. Secondo me, sotto sotto, avrebbe tenuto Seedorf.
CM1 – Questa è una tesi interessante. l’altra sera comunque ha tenuto banco per quasi mezz’ora alle due di notte davanti a una quarantina di giornalisti adoranti. L’Uomo è imprevedibile.

“La protezione zero, fpalmata fopra il cuore. L’estate addoffo, come un veftito roffo”.

CM2– Parliamo di campo. Parliamo di uomini-chiave nel bene, e nel male della rosa attuale. E soprattutto: dov’è la magagna, nella rosa attuale?
CM1 – Al momento gli uomini chiave sono evidentemente Bacca e Romagnoli, se non altro (ma non solo) per motivi economici, e poi arrivo a dire Bonaventura, dal quale mi aspetto una stagione da semi-leader. I tre punti deboli – lasciando stare i Zapata e i Montolivi che sperabilmente resteranno ai margini – potrebbero essere Honda, che non vedo come possa essere considerato un calciatore; il povero Bertolacci, che secondo me è un ottimo giocatore ma potrebbe soffrire i fucili spianati di gran parte dei tifosi. E poi… Romagnoli, che mi raccontano come tipo molto sicuro di sé, forse troppo. Speriamo bene in Ely, a proposito. IMG_1787
C.F. – A volte mi sveglio nel cuore della notte. Ho un incubo ricorrente. Constant che con il suo nasone si piega sul mio letto e dice ‘lo sai che domenica parto titolare, vero?’. Ci siamo liberati di Muntari, Essien e Bonera. Perché non completare l’opera spendendo su cargo battente bandiera libanese pure Honda, Zapata, Nocerino, Matri e Zaccardo? Aggiungerei pure Geremia Menez. L’anno scorso ha spesso cantato e portato la croce, ma in una squadra seria sta fisso in panca.

“Esto no me gusta. Esto no me gusta”

CM1 – Il buco nero è a centrocampo. Qualcuno dovrà arrivare. Mal che vada, darei più di una chance a Mauri.
CM2 – Ma come, con tutti i centrocampisti che abbiamo, tanto che dobbiamo pure sfoltire, privandoci di un Nocerino (e forse appunto di un Mauri José).
CM1 – Sono tutti delle zappe però. Servirebbe un fine dicitore, a meno che naturalmente non arrivi Ibra. In quel caso, vai di lancio lungo di Romagnoli.

“Uooho oh oh, uooho oh oh. Uooho oh oh, uooho oh oh. Everytime you believe in everyone in everyone you know, every time you believe in everything in everything you do, all it does is just tear you down again, you know”

CM2 – Però con due punte, peraltro piuttosto inclini a inventarsi il mestiere, un certo coefficiente di zapperia potrebbe essere accettabile. Chiamami nostalgico, però per me la principale fonte di angoscia rimane la difesa. Che speranze ho di vedere Calabria titolare fisso, se non capitano, o vicepresidente?
CM1 – Poche. A destra ci sono De Sciglio e Abate che partono praticamente alla pari, difficile che Sinisa li giubili entrambi per fare largo al ragazzino (che pure ha ottime qualità – lo si diceva anche di Abate, e di De Sciglio).

“E in ogni stadio c’è una storia, il timore, l’amore, la fine di una vita, il principio di altre mille, ed una voce, un coro, che spaccano il cielo, e cambieremo il mondo, ma cambierà davvero”

CM2 – Ma Ibra? Ibra? Ibra? Ibra?
C.F. – “Eravamo dalle parti di Barstow al limite del deserto quando le droghe cominciarono a fare effetto”. No, questa è un’altra storia. Eravamo nell’Arizona quando alla quinta ora consecutiva in macchina il mio fido socio disse sbofonchiando: “Ma alla fine Ibra fa più male che bene, spacca lo spogliatoio e poi non ha mai vinto nulla di importante”. La reazione immediata sarebbe stata inchiodare la macchina e poi inchiodare lui ad un cactus, lasciandolo alla mercè dei coyote e dei condor. Cosa? Ibra fa più bene che male? Zlatan, non ascoltarlo. Parcheggia pure la tua roulotte qua sul mio cuore. Ti amo così tanto che sono cieco davanti allo squallido teatrino che metti in piedi ogni volta con quel pizzaiolo sovrappeso. Ibra non è calcio. E’ un’ontologia hegeliana. Ci prescinde. Noi e le nostre miserie. Ibra è la versione remix dell’Eurocontest del super uomo nicciano. E’ la neve a Natale. E’ vorrei cantare insieme a voi in magica armonia. Dopo Sheva pensavo di non innamorarmi più. Invece all’improvviso sei arrivato tu. Torna. Questa casa aspetta a te.
CM1 – Una squadra moderna, dinamica, che programmasse DAVVERO, non avrebbe bisogno di un Ibra con cui placare gli appetiti dei tifosi. In mancanza d’altro, comunque, ben venga: sarebbe Champions sicura.

“La vita costa meno, trasferiamoci a Bangkok, dove la metropoli incontra i Tropici, e tra le luci diventiamo quasi microscopici”

CM2 – Come concludiamo?
CM1 – Sbilanciandoci. il Milan può vincere lo scudetto.
CM2 – AAAAAAAAGH!
C.F. – Zitto, ZITTO. Non ti voglio sentire.
CM1 – Da 15 anni vincono solo Juve, Milan e Inter. Non credo al Napoli, e alla Roma sul lungo periodo. Per la Juve mi aspetto una stagione complicata, ho idea che la preparazione estiva non sia stata impeccabile. L’Inter non ne parliamo neanche, è una squadra del tutto improvvisata, Mancini stesso non ha la minima idea di chi mandare in campo domenica sera. Quindi, perché no? IMG_1621
CM2 – Dire “Non credo al Napoli e alla Roma” è un po’ poco. Siamo più forti di loro? E poi, per complicata che sia la sua preparazione, noi mafia del calcio che rosik e maloox e li deruba con la tv, abbiamo davvero giocatori più forti della squadra di veri uomini e combattenti ricolmi di onore allenati da un genio del pallone e tifati da uno stadium pieno di individui meravigliosi che secernono superiorità umana da tutti i loro grossi pori?
CM1 – No, NON siamo più forti di Roma e Napoli e ovviamente della Juventus, ma per motivi ambientali e motivazionali possiamo sorprendere e sorprenderli.
C.F. – Ordine d’arrivo: Gobbi, Rrrioma, Merde, Pulcinellas, Viola (…scaramantico io? nooooo)
CM2 – Io chiedo solo una cosa. Che siamo belli come il sole.

“Ahora nos vamos, si juntos celebramos, aquí todos estamos bajo el mismo sol, y bajo el mismo sol”

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