Milan sempre più giù. Manca in campo chi se lo prenda in spalla. Nemmeno Montolivo, così efficace in Nazionale, c’ è riuscito, anche perché sono ben diversi i compagni di reparto. Boateng impresentabile, meglio con Emanuelson. El Shaarawy continua a far bene, ma non basta. La vittoria di San Pietroburgo aveva illuso, ma Abbiati migliore in campo e due autogol dello Zenit erano segnali discordanti. Il Milan è già candidato al ruolo di flop della stagione.
Mario Sconcerti, Corriere della Sera
Il Milan corre in ritiro a riflettere su se stesso. Mi sembra che l’emergenza stia alzando i suoi livelli. Non c’è più logica in questo crollo. Il Milan è ancora la squadra che paga di più i giocatori, 120 milioni l’anno, 5 più della Juve. Ha diritto a una classifica diversa. Penso che il Malaga sia l’ultimo argine di sopportazione reciproca. Ci sono uomini giusti che vivono nei momenti sbagliati. Questo per il Milan è il momento peggiore mentre Allegri è l’unico uomo cambiabile. La questione non è ormai solo psicologica. È di pura classifica.
Massimo de Luca, Corriere della Sera
Il Milan più fragile dell’ èra-Berlusconi sprofonda ai confini della zona-B. Se si esclude El Shaarawi, unico a dribblare, a creare qualche superiorità numerica, a trovare con regolarità la porta, resta pochissimo. La costruzione delle (poche) occasioni-gol pare quasi casuale. Mal servito, e immalinconito del suo, anche Pazzini s’è smarrito. Boateng è un mistero, Bojan un paracadutato dell’ultimora. Pato, al rientro, manda a dire che è vivo e può lottare insieme a loro, se il fisico non lo tradisce. Per rappezzare una stagione già compromessa (a -15 dalla Juve, a -11 dal terzo posto) e non lasciare troppo solo El Shaarawi, il Milan ne ha un bisogno enorme.
Fabrizio Bocca, Repubblica
In questo momento, tranne El Shaarawy, non funziona niente e praticamente tutti sono da bocciare. A cominciare dall’irriconoscibile Boateng, giocatore che probabilmente ha avuto anche più del meritato in questi anni. Non so cosa accadrà con Allegri, certo andare avanti da una fiducia all’altra non dispone bene, e anzi mette addosso una grande ansia. Che nel Milan traspare tutta. Non mi sembra che nessuno pretenda da Allegri, dopo avergli dato via Ibrahimovic e Thiago Silva, una squadra da scudetto, ma qualcosa di più della quasi zona retrocessione assolutamente sì.
As
El Milán no levanta cabeza y sigue su descenso en la clasificación de la Liga italiana. Esta vez perdió 3-2 con el Lazio en un partido en el que el próximo rival del Málaga ofreció una imagen muy mala. El Milán llegó a ir perdiendo 3-0 en el minuto 49 y, aunque después se acercó a la remontada con dos tantos de Nigel De Jong y Stephan El Shaarawy, no pudo salvar un punto honroso. Los puestos de descenso acechan al conjunto italiano, que, dependiendo de los resultados del domingo, podría acabar muy cerca de las últimas posiciones.