Dopo mille partite di fila, questa settimana non ne abbiamo giocata neanche una! Forse è meglio così, contro il Verona sembravamo stanchi, scarichi, sfiniti – perlomeno noi che guardavamo, perché quelli in campo comunque si sono sbattuti fino a pareggiarla al 93’ in rimonta dopo mille peripezie. Ma sì, riposarci un po’ ci sta facendo bene. Non si riposano invece i giornalisti di ogni ordine e grado, che continuano a produrre notizie su notizie che riguardano la nostra gloriosa squadra: ecco le migliori della settimana appena trascorsa.
Virgolettato della settimana
Il sempre simpaticissimo Antonio Cassano “tuona”, fulmina e saetta contro la sua ex squadra, rea di avergli fatto vincere l’unico Scudetto della sua carriera: secondo l’ex attaccante noi, senza Ibrahimovic, non siamo nessuno. Anzi, siamo da decimo posto, come le squadre dove ha militato a lungo prima di ritirarsi. Accettiamo le sue parole, ce le segniamo come farebbe Troisi, poi le accartocciamo e le lanciamo in quel cestino dove sono finiti tutti quelli che no, il segno non lo hanno lasciato. Non in positivo, almeno. Ma vogliamo bene anche a lui! Ormai lo sapete, siamo fatti così.
La notizia di mercato della settimana
Ah! Siamo interessati all’ennesimo giocatore dal nome impronunciabile, ci stiamo facendo l’abitudine. Abbiamo imparato giusto ieri a scandire bene il nome di Saelemaekers e già dobbiamo fare i conti con tal Ahmedhodzic, difensore centrale del Malmoe. Le H si moltiplicano, le consonanti cozzano e noi abbiamo già il mal di testa. Cambiamo pagina, allora e cerchiamo altre notizie di mercato, tra le quali spunta l’interesse per un novello Carneade che perlomeno sappiamo pronunciare perché questo cognomic ricorda qualcunic. Non è che il Talento Susic è sempre lui, il Talento Jesùs Joaquín Fernández Sáenz de la Torre che come certi amori fa giri sulla sua mattonella e poi, dopo aver alzato una Europa League ritorna dove è stato tanto amato? Oppure, come per i film, è il reboot della serie, con un nuovo attore nei panni dell’eroe i cui superpoteri sono utilizzare solo il sinistro, rientrare sul piede forte e far impazzire gli allenatori? Ahmedhodzic, sei ancora lì? Alla fine non sei così impronunciabile, a pensarci bene.
La notizia che spacca
A proposito di Malmoe! Sapete quanto ci piace parlare dei nostri ex, e qui Tomasson si merita una menzione speciale: ha vinto il campionato svedese, urrà per lui! In futuro non escludiamo di vederlo da noi, quindi, per ripercorrere finalmente l’infausto destino di tutti gli ex milanisti sedutisi sulla nostra panchina di recente. Jon Dahl, dicci solo una cosa: ma tu pensi davvero che sia possibile dominare l’Empoli a San Siro?
La statistica della settimana
Ecco, dai, una nota stonata dobbiamo pur trovarla: abbiamo segnato la bellezza di zero gol a fronte di 46 calci d’angolo battuti, lasciamo fare la media a voi, che tanto è facile. Numeri da pelle d’oca! Però non fateceli rivedere, grazie. Ebbene, sì, abbiamo un problema. Come risolverlo? Ecco qualche idea:
- Aboliamo i calci d’angolo, così, de botto, senza senso. La palla sbatte sui cartelloni pubblicitari e si continua a giocare, tipo gabbia. Che poi lo abbiamo pure, Gabbia. Ah ah ah.
- Li facciamo tirare a Calabria: hai visto mai che è migliorato così tanto da diventare pure bravo a crossare?
- Scambiamo Calhanoglu e Ibrahimovic, visto che uno ha segnato il nostro rigore più importante degli ultimi mesi ma coi corner, mmh, meh!; facciamo tirare gli angoli a Ibrahimovic, a patto però che rinunci ai calci di rigore. Oppure li batte e poi corre in area a picchiarla dentro di testa, credete che non possa farlo?
Ma come sta Ibrahimovic? Ha mangiato, è tranquillo, pensa a noi?
Ma basta parlare dei suoi rigori, c’è un allenatore a decidere chi li tira, ovviamente dopo aver chiesto a Ibrahimovic. Che sta benissimo, è rimasto a Milanello ad allenarsi con la squadra, sembra sempre fortissimo, convintissimo, altissimo, purissimo e levissimo. Noi lo guardiamo come Reinhold Messner guarda una vetta, sperando che questo gigantesco titano svedese ci faccia ancora la grazia di abbassarsi tra i mortali per guidarci alla vittoria. E magari, se gli avanza tempo, può farci anche la grazia di abbassare la mira sui rigori – e alzarla sulle punizioni. Prova a pensare alla porta come a una barriera, quando tiri i rigori, e alla barriera come a una porta quando tiri le punizioni.
E comunque, sui social
Avete avuto una brutta settimana? Ecco, pensate a quella vissuta da quel grosso pallone, che ha decisamente passato settimane migliori. Pensate che quando hanno iniziato era bianco, poi dopo che quei due lo hanno strangolato per 20 minuti, è diventato blu.