Che vi siete persi – Settimana dal 6 al 12 dicembre 2020

E così si conclude un’altra settimana! Abbiamo vinto in Europa League anche rimaneggiando una squadra già rimaneggiata, da noi non esistono riserve ma solo rose, fiori e alberi su libri di grammatica italiana. Mentre Hauge studia e ripassa, noi come al solito siamo andati a ripescare le notizie più belle e nascoste degli ultimi sette giorni, perché di questo Milan non va perso assolutamente nulla. 

Virgolettato della settimana

Ma no, Mino, perché?! Il ragazzo sta tanto bene qui da noi, per quale motivo in estate volevi che andasse alla Juventus? Sì, ok, lì sono fortissimi, vincono lo scudetto da mille anni consecutivi, puntano alla vittoria della Champions, della Coppa e Italia e pure del Mondiale di F1, però dai, Ibra ci sembra contento qui, no? Anzi, pare stia già pensando al futuro.

Zlatan vorrebbe giocare anche col figlio di Daniel Maldini: facendo due calcoli, ammesso che questo bambino prodigio nasca entro il 2021, Ibra potrebbe giocarci insieme all’età di… mmm… beh, facciamo sessant’anni, via. Che dire, non saremmo certo stupiti di vederlo ancora in campo, col codino bianco, a fare brutto in mezzo all’area avversaria.

La notizia di mercato della settimana

Sarebbe bello tornare indietro e vedere per quante sessioni di mercato Cesc Fabregas è stato accostato al Milan, negli ultimi 10-15 anni; oddio, probabilmente la risposta è facile: in tutte – comprese quelle che non ci sono ancora state. E nonostante questo, lo spagnolo non è mai arrivato a vestire la nostra gloriosa maglia. Comunque è ancora in tempo, anche se non abbiamo più l’attitudine a strapagare campioni un po’ attempati – eccezion fatta per Ibrahimovic, che però come detto giocherà fino a sessant’anni, quindi può essere considerato ancora un brillante giovine in rampa di lancio.

La notizia che spacca

Beh, ok, allora, sì, insomma: tutto ci saremmo aspettati nella vita, ma questo sembra veramente troppo. Tuttosport ha difeso il Milan sui calci di rigore. Lo ripetiamo, chiarendo bene ogni punto: Tuttosport, giornale di Torino, ha difeso il Milan, storica rivale di una famosa squadra torinese che non è il Torino, sui calci di rigore, uno degli argomenti più chiacchierati quando si parla di big. Non abbiamo il trafiletto originale perché probabilmente è stato fatto sparire (come il redattore che l’ha scritto, in una botola), però ci sono diversi testimoni. Stupiti e onorati (perché il tema della settimana è l’onore, chi ha seguito #SeTorniamoDilL lo sa bene – davvero c’è qualcuno che non lo segue?), ringraziamo Tuttosport e andiamo avanti orgogliosi dei nostri #rigoriperilMilan. Che ormai sono diventati una roba presidenziale: non nel senso che sono oggetto di Dpcm (anche se non stupirebbe, visto il clamore mediatico che suscitano), ma perché ormai sembra li batterà sempre il Presidente Kessié.

La statistica della settimana

Ma quanto siamo belli! Come novelli backpackers, zaino in spalla affrontiamo tutte le trasferte con la gioia e la spensieratezza di una classe di seconda media in gita in città. A guardare la carta d’identità dei nostri, poi, effettivamente sembrano essere appena usciti dalle scuole medie, quindi sono piuttosto abituati a trasferte di questo tipo. Nell’ultima gita a Praga, ad esempio, hanno ammirato quella meravigliosa città che trasuda storia e cultura, tanto che di ritorno, sull’aereo, mentre Hauge studiava italiano, gli altri leggevano Kafka, famoso scrittore nonché portiere dello Sparta Praga (chi ha seguito #setorniamodilì sa bene anche questo).

Ma come sta Ibrahimovic? Ha mangiato, è tranquillo, pensa a noi?

Ma come volete che stia? Alla grande! Ci vede vincere anche senza di lui, nel frattempo rilascia interviste anche al suo vicino di pianerottolo, per quanto è contento di parlare di Milan (e di sé stesso, ovviamente) in questo periodo. Pare che salterà anche la partita di stasera, ma non siamo preoccupati: ormai sembra aver trasmesso tutta la sua zlatanità alla squadra, che gironzola spavalda per il campo, consapevole dei propri mezzi. E lui nel frattempo li sorveglia da vicino, indicandogli la giusta via.

E comunque, sui social

Per distacco, il più bel tweet della settimana.

(Leonardo Mazzeo)

 

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