Ma che settimana è stata!? Sono arrivati ben due difensori centrali, ossia Kabak e Rudiger, anzi no solo Kabak, no, andiamo su Rudiger, macché, Simakan!, no, ok, facciamo Rudiger, e invece un Pezzella last minute come lo vedi?, ma poi veramente Gabbia ci piace così poco? Beh, Gabbia evidentemente ci piace, anche se è positivo al Covid-19. Quindi? Sta a vedere che in tutti questi affanni per sostituire Romagnoli, lo scopo era che tornasse Romagnoli. Ma prima di gioire, attendiamo l’ufficialità della notizia più seria di questo periodo – e dedichiamoci per il momento alle notizie più hipster della settimana rossonera.
Virgolettato della settimana
Sì, allora, beh, Giorgio Porrà, non sappiamo bene cosa rispondere. Questa tua metafora è molto calzante: Ibra al centro, tutti intorno che saltano, imparano, crescono, prendono spunto. La nostra Odissea 2020/201 è appena cominciata, non ci aspettiamo che ci porti nello spazio, ma almeno tra i primi quattro posti della classifica di Serie A. O è come dire oltre l’infinito?
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La notizia di mercato della settimana
Eeeeh ma ancora aspettate Bakayoko? Rallegratevi! Al suo posto (diciamo) è arrivato Coli Saco, classe 2002 che giocherà con la Primavera rossonera. Alto e già strutturato nonostante la giovane età, Coli Saco è un centrocampista di sostanza e di qualità, e sul suo profilo Twitter sembra anche un tipo molto simpatico e a modo. Insomma, continuiamo a investire sui giovanissimi e questo è un bene. L’obiettivo probabilmente è battere giornata dopo giornata il record di squadra più giovane, finché non arriverà Buffon a prendercelo in qualche modo come ha fatto con quello di Maldini – per esempio potrebbe abbassare la media juventina dimostrando che ha 13 anni. Da quelle parti i numeri, come le linee di porta, sono così elastici e comprensivi.
La notizia che spacca
Beh, allora, insomma; cioè, dai, farebbe già ridere così, senza aggiungere altro. Il Milan che non prende né un #difensorecentrale né un #viceIbra nell’ultimo giorno di mercato, e allo stesso tempo sigla un accordo con Risparmio Casa. Ripetiamo: Risparmio Casa. Ok, lo avessero fatto con altre squadre non sarebbero stati presi sul serio, ma certo che di tutti i momenti che avrebbero potuto scegliere per questo patto, hanno optato proprio per il peggiore di tutti. Sbertucciamenti un po’ ovunque, ci aggiungiamo al coro dicendo che tra l’altro l’accordo è fino al 2021, quindi è tipo un prestito secco. Però con la promessa di sederci al tavolo col CEO di Risparmio Casa durante la stagione per parlare di eventuali rinnovi. Li chiamano “gentleman agreement”…
La statistica della settimana
Ma a cosa ci serve il #difensorecentrale! Abbiamo due riserve eccellenti come Duarte e Musacchio, che hanno collezionato ben 5 presenze nel 2020. In due. Statistiche impressionanti per giocatori davvero decisivi. Certo, c’è da dire che forse un numero superiore di presenze avrebbe reso terribile il nostro 2020, che invece si è – shhhh, diciamolo pianissimo – ripreso decorosamente. Poi beh, numericamente saremo pure #apostocosì e #ultracompetitivi, però ecco, forse qualche problemino c’è. Ma non diciamolo troppo forte, altrimenti veniamo definiti gufi. E noi sul trespolo ci stiamo solo in alcune occasioni – e sicuramente non quando c’è di mezzo il Milan.
Ma come sta Ibrahimovic? Ha mangiato, è tranquillo, pensa a noi?
Epperò basta pensare al mercato! Ibra è tornato, che squillino le trombe. Tutti in ginocchio, il re si affaccia dalla finestra, ha sconfitto il suo avversario, anzi, sembra che si rivolga a lui: ok virus, sei guarito da me, ti concedo di andartene. Ora è pronto per scendere di nuovo tra i suoi sudditi a dettare legge: a breve dobbiamo sfidare il malvagio reame nerazzurro del Conte Antonio in un’atmosfera da film, e quindi ci serve lui, il nostro regista offensivo; lui, il monolite di Kubrick; lui, che sui suoi compagni ha l’effetto del Sergente Hartman; lui, che ha quello scintillio, quello Shining dentro; lui, che ci fa sognare sempre, ogni volta, nuovi Orizzonti di gloria.
E comunque, sui social
Davide Calabria gets faster every time he plays a good match.
(Leonardo Mazzeo)