Farò come un cartone, sarò sintetico. Questa non è mia, è di Jake La Furia e del resto la tristezza del caso impone di risparmiare le citazioni di Rimbaud a momenti migliori, se mai verranno.
Ora, non so il vostro, ma il mio meme del momento è quello del ciclista che si ficca da solo un bastone in mezzo ai raggi e si cappotta per terra. Nulla può rendere altrimenti lo stato d’animo dell’abbacchiato popolo rossonero. Pareva brutto battere l’Empoli (avessi detto il Real di Butragueno e Michel), staccare le Merde di cinque punti e stare con il fiato sul collo della Lazie e dei Berghem. Macché. Inizia la partita e invece di andare all’assalto della diligenza i nostri ci ripropongono lo stesso VHS di Pescara. Molli, lenti, spenti, rassegnati ad una serie veramente tediosa di tiri telefonati. Non solo: Zapata che coerentemente non ci sta a restare nell’immaginario rossonero come l’uomo che ha salvato un derby (uno come Minaudo ci ha campato una vita eh), prima si addormenta e costringe Gigione ad un miracolo, poi lascia libero Mchedlidze (chi?) di decollare come Daitarn 3 e incocciarla nel 7. Ma bravo hombre. Per sette giorni abbiamo pensato a te quasi con affetto. Di colpo ci siamo ricordati di quale liberazione sarà un bel dì non vedere più il tuo faccione sorridente nella fotografia ufficiale di inizio anno.
Non che il resto sia stato meglio. Bene, a me Vincenzino piace. Però temo abbia la tremendissima tendenza a complicarsi la vita. Prima cosa: l’atteggiamento. Negherò di averlo mai detto, ma dubito che in una partita comunque fondamentale per la stagione, quel moquettaro di Antonio Conte avrebbe permesso ai suoi di pascolare per 70 minuti. E poi. La formazione. Uno dice, ma tu non li vedi in settimana. No, vero. Però poi li vedo in campo. Possibile che Vangioni sia tornato ad essere inutile? Perlomeno portava buono. E Locatelli? Prima era il nuovo Iniesta, adesso sta inchiodato in panca come quell’esodato di Honda. Kucka? Va bene, è in calo. Non che Mati Fernandez sia Modric, però.
Ma arrivo subito al punto. De Sciglio. Fermi tutti. Mi piace rendermi impopolare, come fatto ai tempi con Montolivo (che dopo due giorni che l’avevo difeso si è devastato in Nazionale. Avrò portato mica sfiga?). Per me De Sciglio in campo rimane un mistero come le piramidi dei Maya. In azzurro gioca bene, da noi sostanzialmente è un mezzo disastro ormai da anni, con vette di cazzate che manco Antonini, che però ci metteva una garra che lui se la scorda. Sono abbastanza certo che appena levata la nostra maglia diventerà di colpo il nuovo Cafu, ma detto questo, già la selva di fischi l’ho trovata un filo esagerata. L’aggressione poi, pura follia.
Io non so come siete cresciuti voi, ma a me hanno insegnato che i giocatori del Milan si sostengono sempre, e si contestano solo quando disonorano la maglia, cosa che non mi sembra abbia mai fatto. Non ha detto apertamente di voler rimane al Milan. Beh, manco Gigio se per quello, rendetevene conto. Di sicuro fischiarlo, aggredirlo, additarlo pubblicamente non solo non serve a nulla, ma per me è da vigliacchi. E di sicuro lui non ha le palle di Seba Rossi di presentarsi ai tifosi con la sua bella faccia a dire: ‘oh ma quindi?’. Vengo a sapere poi di campagne mediatiche sull’Internet per levargli la fascia. Cioè, una campagna CONTRO un giocatore del Milan.
Che De Sciglio se ne voglia andare o meno, spero solo che i China, o chi per loro, riescano a gestire questa situazione con un minimo di intelligenza, in primo luogo per il bene della squadra. In ogni caso, già lo pensavo e questo non fa che darmene conferma, c’è un abisso fra chi pensa che amare il Milan voglia dire andare allo stadio e chi smanetta su un cellulare. Fra chi si prende la briga alzare il culo e sorbirsi 90 minuti pietosi come quelli di domenica e chi invece se ne sta impalato davanti alla tv e poi blatera le sue verità come se fossero i Rotoli del Mar Morto.
Nel dubbio, sempre meglio una birra al baretto. Poi adesso inizia pure a fare caldo. Cioè, che volete di più per mettervi le vostre braghette preferite e palesarvi al Tempio? Che il Milan torni ad essere una squadra seria?