…E FUORI NEVICA
(Commedia, Vincenzo Salemme, 94′)
Francesco Coco, Christian Vieri, Francesco Flachi. Come in tutti i film italiani che si rispettino, c’è il finale a sorpresa: quella, non è neve.
TUTTO MOLTO BELLO
(Comico, Paolo Ruffini, 90′)
Secondo film da regista di un promettente comico livornese che dopo tre anni e mezzo all’insegna di uno spettacolo a getto continuo, senza preavviso prende un gommone e s’incammina da solo al largo dell’Isola d’Elba.
SPANDAU BALLET – IL FILM
(Documentario, George Hencken, 110′)
Misericordia, persino un documentario sugli SPANDAU BALLET. Ormai il mondo è pronto per un film di due ore e mezza sulla vita di Pietro Paolo Virdis.
I DUE VOLTI DI GENNAIO
(Thriller, Hossein Amini, 96′)
Fanta-thriller sul mercato del Milan di gennaio 2015: trattiamo Del Piero con il Delhi, diamo El Shaarawy in prestito al Sassuolo, non riusciamo a sbolognare Zaccardo neanche al Bologna, ci facciamo sedurre da un ritorno di fiamma per Biabiany, poi alle 22:55 del 31 gennaio compriamo Miranda, Candreva e Yaya Touré. Finale un po’ scontato: ci svegliamo in un lago di sudore, era tutto un sogno.
PEREZ
(Drammatico, Edoardo De Angelis, 94‘)
Biografia un po’ romanzata di Florentino Perez, per il quale a novembre la Chiesa avvierà il processo di beatificazione, soprattutto per la gigantesca opera di beneficenza avviata nel 2009: comprarci per 67,2 milioni di euro per rivendercelo gratis quattro anni dopo.
PONGO IL CANE MILIONARIO
(Animazione, Tom Fernandez, 94′)
Dopo aver fatto fortuna in modo del tutto casuale, il simpatico cane Pongo vive una vita lussuosa, concedendosi ogni tipo di divertimento. I problemi iniziano quando qualcuno scopre che in realtà il suo vero nome non è Pongo, ma Sulley.
IL GIOVANE FAVOLOSO
(Storico, Mario Martone, 135′)
Film in costume sulla vera storia di Luis Fabiano detto “O Fabuloso”, centravanti brasiliano scarsone che misteriosamente, nonostante decine di tentativi, Ernesto Bronzetti non riuscì a rifilare a Galliani, ancora scottato dal precedente di Ricardo Oliveira. Lo interpreta non a caso Elio Germano, che si chiama come un altro storico bidone milanista anni ’60.
Io il documentario su Virdis lo andrei a vedere!!!!