Lo sai Gigio, c’è stato un periodo abbastanza lungo della mia vita in cui sei stato il mio giocatore preferito. La perfetta rappresentazione della frase di David Trueba “La giovinezza finisce quando il tuo calciatore preferito ha meno anni di te.” Perché abbiamo 10 anni di differenza io e te, e se a qualcuno sembrano pochi, io invece li dimostravo tutti nell’affetto che provavo.
Ti ho tenuto sullo sfondo del mio cellulare per mesi, con quella splendida foto dove baciavi la Supercoppa vinta a Doha. E non c’è stato giorno in cui quella foto non mi mettesse un sorriso in faccia, non c’è stato giorno in cui non abbia ringraziato Sinisa di averti fatto esordire, non c’è stato giorno in cui non abbia ringraziato questo stupido destino che ti ha portato da noi a offrirci molto spesso degli autentici miracoli. Roba seria, da farsi il segno della croce.
Lo sai Gigio, ogni volta che venivo a San Siro incrociavo gli autobus delle scuole calcio, e non immagini neanche quanti bambini avevano addosso la tua maglia.
Ora gli stai dicendo che l’amore per la squadra non esiste, che i soldi sono l’unica cosa che conta, che sognare grandi traguardi insieme non serve a niente. Gli stai dicendo che non bisogna affezionarsi a nessuno, che non ne vale la pena, che è tutto inutile.
Lo sai Gigio, ho smesso di credere al tuo rinnovo qualche settimana fa. L’ho fatto per scelta, per proteggermi, perché volevo sbagliarmi con tutto il cuore, e un giorno aprire Twitter e trovarci il comunicato che avevi firmato. Avresti fatto un’intervista in cui ribadivi il tuo amore per i nostri colori, una foto seduto sorridente tra i nostri dirigenti. Paolo Maldini ti avrebbe dedicato delle parole magnifiche.
Lo sai Gigio, ti auguro ogni felicità personale, una bella famiglia, tanta gioia intorno a te.
Ma professionalmente ti auguro l’Inferno, quello con la maiuscola.
Lo sai Gigio, da oggi per me non esisti più. Sei solo Donnarumma. Un uomo speciale che ha scelto di diventare uno qualunque.
Mi dispiace, ma il mio Milan saprà fare a meno di te.
Ma tu no.
Oh, come ci rimpiangerai.
Magari non subito, magari saremo noi quelli a faticare all’inizio.
Ma ti garantisco che succederà.
Lo sai Donnarumma, un giorno vinceremo senza di te.
E sarà fantastico.
(Elena EllyZanzi)
Belle parole, condivido appieno … purtroppo intorno a questi giovanissimi ci sono famiglie senza scrupoli che vedono crescere tecnicamente questi ragazzi e li mettono subito nelle mani di veri e propri squali che hanno il solo scopo di lucrare senza nessuna logica se non quella del vile denaro … la situazione del 2017 poteva scagionare il “calciatore” Donnarumma, oggi passati 4 lunghi anni dove il “ragazzo” Donnarumma ha vissuto l’ambiente Milan ed ha avuto la possibilità di capire crescendo cosa vuol dire essere parte di un club unico al mondo ha scelto di andarsene, di cercare l’ingaggio e non la maglia e nemmeno le vittorie, che verranno, sicuramente verranno … è un errore che come hai scritto tu Elena pagherà a caro prezzo e non coi soldi ma con lo spirito e questo gli farà male ancora di più … e quel dolore se lo sarà meritato …