Sassuolo-Milan 1-4: le Pagelle Che Non Lo Erano

Forti del falso nueve, abbiamo veramente vinto a Sassuolo! In omaggio al modulo di attacco senza attacco che ha prodotto una goleada, dedichiamo le Pagelle Senza Voti ai più proficui esempi di falsità.

Donnarumma – IL DIPLOMA DI BUFFON
Quando Di Francesco gli si para davanti chiude le gambe, urrà! Chissà se domani tornerà a farsi vivo il PSG. Sul gol non ha alcuna responsabilità, la palla di Djuricic passa in un corridoio pazzesco.
Abate – LOL SURPRISE
Costosissime bambole vendute in palla: ne girano a migliaia contraffatte, ma anche se spiace per i genitori che vi si sono imbattuti, non si può negare che hanno avuto la surprise e che in fin dei conti, LOL. Ignazio a sua volta sorprende chi già si aspetta il peggio sfoderando una prestazione attenta e soprattutto un salvataggio su Di Francesco lanciato a porta vuota che inseriamo senza esitazioni tra i dieci interventi difensivi più incredibili della storia del Milan. Mahatma Baresi, dall’alto di se stesso, si sarà compiaciuto.
Musacchio – MOSTRO DI LOCH NESS
Dopo un po’ di partite in apnea, mette fuori la testa e oltre a rimbalzare con efficacia diversi tentativi sassuolici, nel secondo tempo crea i presupposti per un ribaltamento che l’ancora intermittente Calhanoglu non riesce a concretizzare con l’ultimo passaggio.
Romagnoli – LO SBARCO SULLA LUNA
Chiamato a una prova da capitano dopo il disastro di Empoli, gestisce senza errori il modulo un po’ lunare limitando persino i retropassaggi. Forse in occasione del gol, nel contatto con Boateng, cerca di strafare nella simulazione gravitazionale.
Rodriguez – I SOLDI DEL MONOPOLI
In effetti, se li usi per dare la scalata alla Microsoft magari non ti danno retta, in compenso se stai giocando a Monopoli le cose cambiano. Al Mapei non parte per il viale dei Giardini ma mette la casa tra Vicolo Stretto e Vicolo Corto – ed è lì che vengono a pagargli puntualmente dazio gli esterni di De Zerbi.
Biglia – SITI INTERNET LIBERI CHE DIFFONDONO CORAGGIOSAMENTE VERITA’ SCOTTANTI FINANZIATI DAL LIMPIDO E LEALE PRESIDENTE PUTIN
Attivissimo anche in difesa con almeno un paio di scoop ai quali è difficile credere, rischia di mettere nei guai la causa dei giusti del mondo quando in occasione dell’ennesima irruzione in area di Di Francesco non fa il prudente passo indietro per evitare un’inchiesta. Per fortuna la giustizia applicata è la stessa che tutela chi percuote in continuazione Suso o chi alleggerisce di 49 milioni i contribuenti.
Kessié – LE TESTE DI MODIGLIANI
Fantastico crapone, gli va male quando nella prima occasione usa il cesello ma come i tre giovani burloni livornesi produce un’opera mirabile usando il trapano in coast to coast. Dopo di che, martella in modo commovente a centrocampo arrivando anche a qualche tocco di inaspettata sapienza pallonica che ci suscita traveggole e sindrome di Stendhal.
Bonaventura – I CUGINI DI CAMPAGNA
Forse stranito dalle esigenze di uno schieramento d’emergenza, rischia di interrompere la sequenza di partite sontuose specie quando un suo retropassaggio sciagurato porta il Sassuolo a sfiorare il vantaggio. Ma nel secondo tempo sia in difesa che in attacco, tra una chiusura leggiadra e una sassata su cui Consigli si fa trovare pronto, torna a casa sua dove c’è ancora il letto come l’ha lasciato lui. E a questo punto i più pronti tra voi avranno capito che era tutta una manfrina per includere tra i falsi anche il falsetto della spumeggiante band.
Suso – IL LUPO DI ESOPO
Una sera abbiamo gridato al lupo e il lupo non c’era, fermato dal palo – e un’altra sera abbiamo gridato al lupo e il lupo non c’era, fermato da un cane da guardia di Empoli – ma alla fine il lupo è arrivato davvero, e si è mangiato le stramaledette pecore – e con quel suo monotono morso a rientrare.
Calhanoglu – I DIARI DI MUSSOLINI
Venuti in possesso dell’ineccepibile Dell’Utri, zeppi di consigli utili citati dall’inappuntabile Berlusconi, regalati ai lettori dall’irreprensibile Libero Quotidiano, avevano un problema: erano un misto di cose che già si sapevano ed errori nei tempi, e ai primi controlli seri si sono rivelati materiale da bagnasciuga. Allo stesso modo, il nostro pupillo continua a denotare qualche incertezza, tira molto poco e non si candida come avremmo sperato alle veci di falso nueve, ma mostra qualche segnale di ripresa (l’assist a Castillejo). Ma il nostro fanatismo ci preclude un giudizio realistico, siamo accecati dall’ideologia e se avanza, lo seguiamo.
Castillejo – L’ORGASMO DI MEG RYAN
Oh, Dio. Oddio. OH! Che meraviglia – sì, sì, così, oddio! Sì! Sì! Ancora! Ancora! ANCORA! Sì! Sì!!! SIìIII!!!!!!
Laxalt – SIMONA VENTURA
Entra in scena e comincia a fare casino, spegnendo gradualmente le velleità neroverdi sulla sua fascia – diamante grezzo, ci sei arrivato tantissimo.
Cutrone – LA RISATA DI CARESSA
Arriva tardi (di solito dieci secondi dopo qualsiasi flebile ipotesi di battuta degli intervistati) però va in crescendo inarrestabile, procurando fastidi consistenti. Ma nel caso di Cutrone, ai difensori avversari.

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