Milan-Sampdoria 3-2: le Pagelle Che Non Lo Erano

Il mondo trattiene il fiato per XR, l’ennesimo discendente della creatura più venduta di Steve Jobs proprio come noi abbiamo trattenuto il fiato durante la faticosissima vittoria contro i blucerchiati. E visto che in campo c’era gente tutto sommato hungry e un bel po’ foolish – e visto che non ci sono venute altre idee in tempo utile, per le nostre Pagelle Senza Voti abbiamo fatto ricorso ad alcune idee dello scomparso Signor Macintosh. Non tutte hanno funzionato perfettamente, ma non si può fare una Mela senza rompere le uova.

Donnarumma – PING
Il social network basato sulla musica. La verità è che è come se non ci fosse mai stato: se non fosse per i retropassaggi (meno del solito, peraltro) non entrerebbe mai in partita; quel che è certo è che non si rende utile in nessuna occasione.
Calabria – APPLE MAPS
Parte malissimo, dando agli utenti indicazioni sbagliate – contribuisce in modo decisivo a far sì che la squadra si smarrisca nel primo tempo, rimanendo attonito davanti a Lionel Saponara e dimostrandosi fisicamente incapace di tenere dietro alla giovane freschezza di Quagliarella. Nel secondo tempo gli vengono apportate le dovute correzioni e si mostra più affidabile, peccato per il bug che lo costringe a uscire.
Musacchio – IL MOUSE TONDO
L’indimenticabile “hockey puck”: scomodo, piatto, capriccioso, col cavo cortissimo, ogni due per tre inceppato. Però bello a vedersi.
Romagnoli – Mac OS
Sembra a lungo un semplicione che comunica coi disegnini; nella ripresa diventa finalmente il nostro sistema operativo, ma non è ancora diventato il raffinato OS X che può fare la differenza.
Rodriguez – iPAD
Ancora non si è capito davvero che tipo di prodotto sia, ma fa un po’ di tutto e funziona egregiamente. E che eleganza il lancio per Suso per il terzo gol. In questo periodo è da portare in giro con la custodia.
Biglia – APPLE STORE
Accogliente, preciso, perentorio, viene incontro ai clienti e ai compagni di squadra come se bastasse frequentarlo per sentirsi delle creature evolute.
Kessié – iMACv
Il computer col sederone: non è fisicamente al meglio ma dopo un inizio faticosissimo, nel secondo tempo riesce a dare peso sia a centrocampo che in difesa. Davanti viceversa lo si vede pochissimo ma vista la precisione non è che la cosa ci provochi rimpianti.
Laxalt – iPOD SHUFFLE 3rd GEN
Forse l’apice della forsennata voglia di stupire del signor Jobs: privo di pulsanti, si controllava con la voce o con complicate combo dalle cuffie, cosa che lo fece diventare un enigma per molti suoi acquirenti – ma le contenutissime dimensioni risolvevano ogni problema, perché andava perso. Gioca una partita stralunata ed energetica, creando casino in ciascuno dei due schieramenti – tuttavia molti dei suoi spunti, se qualcuno li capisse, potrebbero essere pericolosi. No, davvero: è lui a imbeccare Higuain per il triangolo con Cutrone che porta al pareggio.
Suso – iTUNES
Lo puoi discutere, puoi trovare irritanti certe sue caratteristiche testarde, puoi preferire altri sistemi, ma ti sistema i libri contabili.
Higuain – APPLE II
Come lo storico home computer, uno step deciso in avanti rispetto al modello visto col Betis: non va in crash, non litiga con gli utenti: il triangolo con Cutrone è molto anni 80 ma è anche la dimostrazione di come possono interfacciarsi due punte.
Cutrone – iPHONE
Incredibile quante funzioni abbia: segna, manda in porta, recupera in difesa, ci fa sentire più fighi: senza di lui non usciremmo mai di casa. Certo, ogni volta che va in terra abbiamo un mancamento.
Castillejo – APPLE III
Jobs nella sua smania di innovare spesso dichiarava guerra a qualche accessorio – se fosse ancora vivo probabilmente progetterebbe un computer senza computer. In questo caso, decise di punire le ventole per il raffreddamento, rinunciandovi – cosa che causava il forsennato surriscaldamento del prodotto in questione. Allo stesso modo, il cavallo spagnolo gestisce senza alcuna freddezza un contropiede indugiando mentre al suo fianco Suso cerca di attirare la sua attenzione con fumogeni colorati e foto di donne nude. Per fortuna non lo rimpiangiamo più tardi.
Abate – POWERMAC CUBE
Per chi lo acquistò, un incubo – però venne esposto al Moma tra le opere d’arte, come è giusto che sia per le creazioni che sfidano il pensiero.

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