Milan-Lecce 2-2: le Pagelle Che Non Lo Erano

Niente politica, crisi internazionali o gloriosi raduni di leader – l’evento social della settimana è stata la foto di Jennifer Aniston che ha fatto saltare i server di Instagram: quella della riunione casalinga dei personaggi principali di Friends. E in omaggio alla amabile sitcom che ha dispensato allegria al mondo, le Pagelle Senza Voti si adeguano alla simpatia dei nostri giovani e alla loro incapacità di crearsi nemici.
Donnarumma – MONICA
Inappuntabile: dalle uscite al rigore semi-parato allo scaldabagno di Calderoni al 92mo. nessuno può criticare la sua gestione della casa. E nonostante questo, con grande effetto comico, prima della fine della puntata il caos finisce per avere il sopravvento.
Conti – IL PADRE DI CHANDLER
La famiglia è imbarazzata, ma lui deve avere il coraggio di superare questo momento ed essere se stesso. Perché se quello che sente di essere nel profondo è un pasticcione, ebbene che faccia coming out e lo sia apertamente e con orgoglio: da pazzaregina sotto i riflettori, là davanti, potrebbe esserci più utile che non là dietro a fare un lavoro da uomo per il quale non pare tagliato.
Musacchio – LA MANAGER DI JOEY
Si vede poco ma quando succede è un’apoteosi di cinismo, praticità e – quando nel secondo tempo avanza imperioso a impostare l’attacco – persino disinvoltura. “Joey! C’è un’opportunità per te, ho sentito dire che l’attore principale di Mac & C.H.E.E.S.E. sta per essere licenziato e non lo sa” “…Ma Estelle, IO sono l’attore principale di Mac & C.H.E.E.S.E.” “Uh? Ok, questo cambia le cose. Ora lo sa”.
Romagnoli – DR. RICHARD BURKE
Lo guardi mentre si aggira in salotto compassato e trattenuto, pensi che da un momento all’altro diventi Magnum P.I. e faccia rispettare la legge in area – invece niente, fa il fidanzatino.
Theo – JOEY
Tende a mangiarsi un po’ troppo i palloni che lui stesso mette in tavola, e da quanto mostrato in questa prima stagione sospettiamo che sia di indole un po’ arruffona ma come si fa a non trovarlo irresistibile? Sta già rendendo migliori I giorni della nostra vita.
Paquetà – ROSS
Il suo personaggio dovrebbe essere dotato di quoziente intellettivo superiore a quello che mette in mostra durante lo show, invece sembra adattarsi volentieri alla tonteria in auge nel gruppo – un po’ di carattere in più non guasterebbe, perché la sua frase ricorrente rischia di diventare “Ma ci eravamo presi una pausa”.
Biglia – JANICE
“…Oh. Mio. Dio”.
Kessie – GUNTHER
Piuttosto anonimo, non riesce a trovare il guizzo per farsi amare – tenta un solo tiro, ovviamente lo sbaglia, lo stadio rumoreggia. Forse però con lui in campo il nostro Central Perk avrebbe retto, chi lo sa… Ok, forse no.
Suso – PAOLO/PABLO
Il personaggio più deprecato di tutta la serie – tanto che i doppiatori, in una pausa dalla loro infaticabile opera di devastazione del 75% delle battute originali, decisero di nasconderci che era italiano e lo fecero diventare spagnolo, pensando che questo giustificasse la presuntuosa indolenza – ma anche il torbido fascino grazie al quale ricompariva nella camera di una ragazza svampita o nell’undici titolare di una squadra svampita. Qualcuno gli dà responsabilità pari a quelle di Biglia sul secondo gol – e in effetti non si accorge della solitudine di Calderoni, che però onestamente è veramente fuori area e azzecca il gol della domenica. Il problema a nostro avviso è più quello che fa vedere in avanti nel secondo tempo, cioè nulla.
Calhanoglu – RACHEL
Accidenti. Ma veramente vuole sposarci?
Leao – PHOEBE
Crea scompiglio, anche se alla lunga si rivela più inconsistente di quello che siamo disposti ad ammettere. Ci piacerebbe che avesse partner meno scombinati, ma si vede che chi ha scritto la loro parte non riesce a prenderli sul serio.
Piatek – CHANDLER
Vive esclusivamente per piazzare la stoccata, ma questo è spesso causa dei suoi guai. Quando però effettivamente gli entra la battuta, tutti possono vedere la sua importanza nel cast.
Krunic – LA GEMELLA DI PHOEBE
Dà il meglio, più che nella trama, nei dialoghi serrati, come dimostra lo scambio rapidissimo con Calhanoglu che porta al raddoppio. Non si può negare che per essere un personaggio minore, si fa apprezzare. Somiglia a qualcuno, ma non sapremmo dire chi.
Rebic – L’UOMO NUDO CHE ABITA DI FRONTE
Non si vede mai perché sapete, in realtà è un espediente umoristico.

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