Milan-Inter 3-2: le Pagelle Che Non Lo Erano

Quante canzoncine abbiamo sentito quest’estate, vero? Su tutte le spiagge abbiamo sentito gli adorabili tormentoni: “Overperformanti”, “Il fallo di Giroud”, “Le altre che si scansavano” “Ve lo abbiamo regalato” “E i rigori, e il covid, e siamo i dominatori dell’universo!”. Quindi le prime Pagelle Senza Voti di settembre esigono un confronto con alcune delle centinaia di azzeccatissime hit estive che hanno reso il 2022 stupido come una campagna elettorale.

Maignan – LA DOLCE VITA (Fedez, Mara Sattei, Tananai)
Quando vediamo partire i tiri degli altri, siamo sempre atterriti. E a lui ogni volta tocca ricordarci che c’è. “Sei tutto per me”.
Calabria – BOLERO (Baby K)
Baby K è la capitana delle hit estive, ma la semplice intensità e determinazione oggi si notano meno di qualche estate fa, perché attorno c’è gente che dà tutto (grazie anche al fatto che la canzone cretina è ormai la massima arte nazionale). Davidino spinge parecchio e bene fino al 3-1, ma nel momento in cui ci vuole saggezza, è utile come Baby K.
Kalulu – CARAMELLO (Rocco Hunt, Elettra Lamborghini e Lola Indigo)
Autodefinitosi Poeta Urbano per pura consapevolezza della propria straordinaria ispirazione, Rocco Hunt ha infuso in questa composizione parole che esprimono un sentimento intenso e profondo:
“Prendimi per mano (Ye-yeah)
Non dirmi neanche se torniamo (No no)
Che non mi importa dove andiamo-oh-oh (Uh)
Basta che voliamo-oh-oh (Ehi)”.
Se questi versi leggiadri vi fanno venire in mente qualcuno che non sia Pierino, fatecelo sapere. Vi perdoneremo.
Tomori – PAMPAMPAMPAMPAMPAMPAMPAM (Irama)
Il rumore delle sportellate e degli anticipi che caratterizzano tutta la sua partita, con Lautaro, con Correa e poi con Dzeko, che però nel momento in cui i bisonti caricano, riesce a prendergli il tempo grazie anche al coltello nel burro Mickey Tarian, sulla nostra burrosa fascia destra.
Theo Hernandez – TROPICANA (Boomdabash & Annalisa)
Gli esteti la trovano una canzone irritante e priva di cervello, ma gli italiani ne hanno apprezzato le sottili sfumature. Nello sforzo di farlo espellere, gradualmente gli intellettuali interisti si sforzano sempre meno di segnare.
Bennacer – EXTASI (Fred De Palma)
I discografici sono giustamente orgogliosi del magnifico momento della musica italiana, dei suoi producerz, dei suoi autori, un gruppo di sognatori che producono bellezza a getto continuo. Sia il titolo di questo classico della canzone che le parole di rara originalità (“In mezzo a tutta la gente eh eh-eh – Sei la più bella di sempre eh eh-eh – Sì la più bella di sempre”) evocano Isma che danza in mezzo agli energumeni in blu e nero, in mezzo alla gente. Poi va beh, magari non è il più bello di sempre, concedeteci l’innocenza dell’amore.
Tonali – AS IT WAS (Harry Styles)
Il giovane Styles non lo sa, ma in Italia è stato tirato dentro anche lui nelle sabbie mobile dei tormentoni estivi – la sua canzone non parla di playa e di chicas bonitas ricolme di calor, anzi, è un po’ depre – però noi approfittiamo di questo arruolamento forzato per esaltare la partita “all’inglese” di Sandrino e il suo ritorno allo stato di forma che conoscevamo, as it was, as it was.
Messias – HACE CALOR (Kaleb Di Masi, Sfera Ebbasta)

“Tu sei un Hakuna Matata, ma senza alcuna patata”. Qualcuno dirà immancabilmente che dovrebbe tornare a fare il fattorino – Sfera Ebbasta, intendiamo – ma il Messias remixato in versione derby è il più convincente visto quest’anno, contiene e riesce anche a dire la sua in ripartenza. Ha un’occasione enorme dopo il gol di Giroud, ma viene fermato al limite dell’area da un intervento fracassacaviglie di Bastoni, ignorato dall’arbitro Chiffi e dal livido Luca Marelli, “talent arbitrale della DAZN squad” (testuale), al quale forse è scomparso tra le chiappe il tanga.

De Ketelaere – GIOVANI WANNABE (Pinguini Tattici Nucleari)
Tutta la pucciosità della canzone pucciosa del gruppo puccipucci di Bergamo, amatissimo da noi giovani piccipiccipaccipocci. Ci vorrà un po’ meno zucchero, però – ed è incoraggiante in questo senso la sua giocata più importante della partita, quando nel secondo tempo si immola per abbattere Correa al limite, guadagnandosi un cartellino giallo.
Giroud – PISTOLERO (Elettra Lamborghini)
Ma è la canzone dell’anno scorso! Beh, però gira bene anche quest’anno.
Leao – SHAKERANDO (Rhove)
Quella candida tamarraggine del pischello che entra nel locale, vede i bulli e ci passa attraverso canticchiando un ritornello scemo per farli impazzire. A inizio campionato qualcuno si stava preoccupando, ma ora i problemes stanno passando.
Brahim Diaz – FINIMONDO (Myss Keta)

Entra, e prendiamo il gol che rivitalizza i Dominatori; tra le due cose non c’è stretta correlazione, ma è difficile non pensare che sia arrivato il Finimondo appena uscito il biondo. Invece tutto sommato fa il suo, pressa, prova a mandare in porta i compagni: “Sto-Sto-Sto in tiro / Cosa tocchi? Lo sai quanto costa? Un cifro” (ah, che bella canzone, con tutta l’irriverenza e le altre fregnacce che tocca scrivere per 5 euro. Beh, sempre meglio che portare la pizza a casa, giusto?)
Saelemaekers – RUNNING UP THAT HILL (Kate Bush)
La hit più improbabile dell’estate, grazie ovviamente a Stranger Things: sulle sue note Salsaemerengue entra e inizia a muoversi in una dimensione alternativa (buia e polverosissima) nella quale noi temiamo per la sua vita e la sua sanità mentale, ma anche in questo episodio riesce miracolosamente a uscirne vivo, facendo un patto con Dio. Il Diavolo continua a chiedergli qualcosina in più.
Origi – TORI SEDUTI (Shade & J-Ax)
Non si è fatta granché notare, vero? Va beh, circostanze avverse. Il futuro darà ragione sicuramente a lui, e alla canzone. No, un momento – futuro, concentrati su di lui e lascia perdere la canzone che fa uno schifo enorme.
Pobega – PIOVE IN DISCOTECA (Tommaso Paradiso)
Non ottiene un grosso successo di pubblico (…di critica, non ne parliamo) ma non sfigura. Oddio, nel caso della canzone, è semplicemente perché il guano non sfigura in mezzo al letame, ma al contrario il nostro Tommaso riduce le infiltrazioni della fastidiosa pioggia neroblu.
Kjaer – FREED FROM DESIRE (Gala)
Concorderete con noi che è stata la VERA hit dell’estate 2022, e il vichingo meritava di essere sul campo a cantarla anche lui, finalmente: più che libero dal desiderio, libero di essere on fire con tutti i compagni, per tutti noi rimbambiti in festa.

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