Milan-Fiorentina: le Pagelle Che Non Lo Erano

Firenze, epicentro della comicità toscana, che da sempre è considerata irresistibile – in Toscana. Quanto ridere, appena dicono “Oh bischero!”, “Icché?” “Te tu se tutto grullo!” “Bella stronza, che ti fai vedere in giro per alberghi e ristoranti con il culo sul Ferrari di quell’essere arrogante”. Per compensare la mestizia di ieri sera, allo humour di cui sono permeati i nostri avversari di ieri sera sono ispirate le nostre Pagelle Senza Voti: a ognuno dei nostri campioni abbiamo abbinato un campione della risata!  

ABBIATI – Riccardo Pangallo. Lavora poco. In effetti, non per colpa sua. Avesse qualcuno che lo protegge, forse.
ABATE – Renzo Montagnani. Nessuno l’avrebbe mai pensato, ma è diventato un classico.
ALEX – Paolo Hendel. Probabilmente la sconsolata verità è che sembra meglio di quello che è.
ZAPATA – Alessandro Benvenuti. Porta al successo un compagno, ma per il resto non convince mai.
DE SCIGLIO – Matteo Renzi. Il fatto che sia giovane continua a essere una maschera per troppe incertezze, che dopo un po’ paghiamo care. 
POLI – Leonardo Pieraccioni. Inutile.
DE JONG – Roberto Benigni. Risulta il migliore anche senza impegnarsi allo spasimo (anzi: ogni tanto ha delle cadute, tipo, nel primo tempo, un pasticcio in difesa così strano che Caressa decide che non può essere colpa sua, e lo attribuisce ad Alex).
MUNTARI – Massimo Ceccherini. Intollerabile.
HONDA – Francesco Nuti. Qualche guizzo all’inizio, poi però va in brodo.
MENEZ – Cristiano Militello. Irritante. 
EL SHAARAWY – Giorgio Panariello. Ti aspetti sempre che ti regali un sorriso. Ma poi ti ritrovi con uno spot pubblicitario.
INZAGHI – Massimiliano Allegri. Ovvero: forse divertire la gente non è il suo mestiere.

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