Rivoltelli

Le immagini mentono. Quindi, non fidatevi troppo di quello che state per leggere.

Ad esempio, queste immagini, secondo voi descrivono una qualche situazione?

 

 

 

 

…E questa?

Che ricordiamo, per chi incappasse in questa pagina tra un anno, è stata scattata un giorno DOPO che Seedorf, sostituto di Allegri, è stato a sua volta sostituito da Inzaghi.

Ricordiamo anche che Allegri detesta Inzaghi dal più profondo del suo gommone. Che Galliani sia amicone del cuore di entrambi, ha del bizzarro. Ancora più bizzarro sarebbe se, come abbiamo inteso dire, Galliani avesse voluto da Allegri alcuni consigli da riportare a Inzaghi sul modo migliore di valorizzare il suo figlioccio, l’asso Matri, uomo da recuperare a tutti i costi nella prossima stagione.

Ma stiamo su Allegri. E sulle immagini.

Va delineandosi in questi giorni, in seguito a una dichiarazione di Galliani su uno spogliatoio del Milan dimostratosi mai così ostile a un allenatore, una specie di gara a individuare chi ha chiesto – e ottenuto – il testone di Clarenzio. A quanto pare, si sarebbe creata una situazione tipo Il Maledetto United, con i fedelissimi di Mad Max a remare contro il non affabilissimo olandese.

Non ci sono certezze. E lo ribadiamo, le immagini non sempre dicono la verità. Basta guardare questa:

Però, ecco, siccome possiamo solo immaginare, immaginiamo con delle immagini! Giusto per capire: secondo voi, quest’uomo era ostile a Seedorf?

Facciamo che no, vero? Bene. E questi due?

Possiamo escludere anche loro, siete d’accordo? (…se non lo riconoscete, quello a destra è Taarabt). Poi, per le immagini qui sotto, va beh, forse non vale nemmeno la pena argomentare:

Diciamo che qui sotto invece, c’è della sofferenza.

Sofferenza e insofferenza. La prima foto illustra un articolo di MilanNews intitolato “Seedorf, freddo al matrimonio di Montolivo”. L’articolo fa presente che quando se n’è andato via il gelido Seedorf, è arrivato Allegri, che invece è l’uomo effervescente che ognuno vorrebbe alle sue nozze. Oltre che del nostro capitanone, in questi giorni si è parlato di un altro offeso dalla boria di Clarence. La quercia Tasso, cui Seedorf avrebbe chiesto via email di piantarla di alzarsi dalla panchina.

Cosa che, volendo.

Di “secondi” sempre in piedi a dire la loro non è che ne vengano in mente tanti. Certo, Tasso è tutto un altro passo. Ma l’allenatore è uno.

Uno con cui il tempo dei pollicioni su è durato poco, è questo:

Ma dire che Mario possa aver giocato contro Seedorf, è troppo. Mario lo conosciamo: gioca contro tutti. E comunque a lui che gli frega: al 99% dopo i Mondiali se ne andrà. O vi dà l’aria di uno che muore dalla voglia di restare? No, pensiamo piuttosto al gioiello del mercato di Galliani. Lui sì, si è sbilanciato più del sospettabile.

(notate la quantità di pelati che lo segue)

“We have different philosophies, but the important thing is to have a dialogue”, ha dichiarato il nostro numero 10 il 5 aprile.

E poi: sarà vero che Amelia e Bonera si sono menati dopo una discussione sul “dossier” su Seedorf? Parteggiare per uno dei due è difficilissimo, quindi non ci proviamo nemmeno. Però è vero che non ci è riuscito di trovare una foto di Bonera e Seedorf insieme. Ovviamente bisogna tener conto che Bonera non è il tipo che va verso la panchina a festeggiare i propri gol. Non è perché non ne ha mai fatti in 136 partite – no! Per eleganza e contegno. Quindi, ecco una foto in cui si perde elegantemente l’avversario, il quale va più velocemente di lui a contrastare l’avversario perso da Rami: Diego Costa, servito da una spizzata di Abate (… che momento da proiettare nelle scuole calcio. Formidabile che si sia anche solo potuto pensare di arrivarci, in Europa).

Bonera, con Montolivo e il detto Abate, impossibilitato a dare il suo contributo nel derby (a darlo all’Inter, intendiamo), sarebbero i capi-rivolta. Con il sostegno di quelli che non lo sopportano non tanto personalmente, quanto per il modulo. Tipo Pazzini, che l’anno prossimo sarà imprescindibile in un attacco che dovrebbe contare su lui, El Shaarawy (che, causa sfiga imperiale, non ha certo il mercato che aveva l’anno scorso) Matri, Paloschi e Petagna. Matri e Paloschi che, cominciano a mormorare alcuni tra i denti, hanno lo stesso procuratore di Pippomio. Procuratori – ancora questa parola che da Oliveira a oggi ci sta procurando solo guano.

Oggi la Gazzetta dello Sport dice che Seedorf si è sbilanciato troppo con gli ultras dopo la contestazione di Milan-Parma, dicendo che tre quarti della rosa era costituita da scarponi (ma come! Con maestri come Constant e Robinho a impreziosirla), o con la stampa, cui ha confermato di non prendere nella dovuta considerazione i consigli dell’ex allenatore dell’Edilnord – che nella sua umiltà non ha ancora rivendicato la coppa del Real Madrid.

Però viene da pensare che alla fine Galliani sta mentendo – e da lui non ce lo saremmo mai aspettato! Perché in questi giorni l’autobiografia di Zambrotta (posto che è Zambrotta) torna su episodi abbastanza noti su un altro allenatore che in tempi recenti ha spaccato lo spogliatoio del Milan, abbastanza da ingaggiare risse e diatribe con pezzi di storia rossonera ben superiori a Bonera, Montolivo e Abate. Galliani dimentica che Allegria Allegri si mise contro Pirlo, Inzaghi e Seedorf, fece capire a Nesta e Gattuso che non avrebbe chiesto la loro riconferma, e fu sollevato da terra più di una volta da Ibrahimovic. 

Però sia chiaro, non stiamo cercando di mettere in cattiva luce Allegri, e ci fa piacere che Galliani, del quale non metteremo MAI in dubbio la BUONA FEDE, lo consideri un consulente prezioso. In fondo, con altri 19 punti nel girone di ritorno ci saremmo comodamente salvati.

Alla fine, cosa possiamo dire? In quello spogliatoio mica c’eravamo. Che Seedorf tenda a considerarsi il bue Api, è cosa che sentiamo dire da parecchio tempo. Unica esperienza personale di uno di noi, un’intervista durante la quale mugugnò perché sulla copertina di un libro sull’ultimo scudetto c’era Ibrahimovic. Che Inzaghi sia meno aspro e più socievole (eccetto forse con Sua Squisitezza Pirlo) è abbastanza noto – e anche quello, nel nostro piccolo, lo abbiamo sperimentato di persona. Che sia un buon allenatore, lo vogliamo sperare appoggiandoci alla vittoria nel torneo di Viareggio. Peccato per la fastidiosa parte di usurpatore e yes-man che gli stanno assegnando, grazie al modo raccapricciante in cui la famosa società mediatica guidata dal Grande Comunicatore ha gestito la propria credibilità (e competitività) negli ultimi tre anni. Fregandosene di noi che in certe immagini continuiamo a credere.

12 Risposte a “Rivoltelli”

  1. Stimavo questo sito….appunto stimavo….ma fare della dietrologia su Allegri….inverosimile, peggio del MIilanight…
    peccato

  2. Nessuna dietrologia. Immagini, e fatti puri e semplici. Anzi, è anche abbastanza decente che Allegri continui a dare consigli: è tuttora a libro paga del Milan.

  3. … e pensare che in giro si leggono cose attribuite a sedicenti giornalisti (o presentati come tali).
    Complimenti per il pezzo … un esempio di giornalismo applicato alla letteratura, con contorno di originalità … il tutto innaffiato con un’ironia d’annata 🙂

  4. mi pongo solo una domanda, quale imprenditore accetta che il suo dirigente massimo sperperi soldi in continuazione e non proceda nel chiedere il risarcimento?

  5. Dietrologia su Allegri? Peggio del Milannight? 3 anni e mezzo di Allegri pesano come un macigno su questo Milan.
    Un burattino in mano di Galliani, l’imperatore del mercato che ha fatto la fortuna con il calcio non capendone una beata…
    Una delle poche voci “libere”, non controllate dal Cravattaro Giallo, sarebbe da criticare??? Certo che chi non vuole vedere o capire……..non vede o non capisce.

  6. Deve essere triste per gli ultimi giapponesi rimasti ad incensare cravatta gialla, comprendere che oltre al night, ci siano delle altre teste pensanti che capiscono come l’antennista abbia, di fatto, usurpato il Milan per i propri comodi. E il president assente ormai, non contando più nulla e non cacciando più un soldo, sia rimasto come una marionetta a ripetere slogan. Finirà, se Dio vuole, questa farsa di società che ha preso il posto del Milan, finirà l’AC. Giannino 1986, e allora tornerà l’AC Milan

  7. credo che sia giunto il momento di chiedere ai famigliari di berlusconi di sostituire silvio, che è impegnato nel sollevare e condividere le sorti del ricovero dove è obbligato ad operare

  8. Anche io potessi farei un po’ di dietrologia su Allegri….con un bel gommone….certo usato in modo non convenzionale…

  9. “Spettabile redazione” chiedo scusa….non volevo scatenare gli squadristi….se si iniziano a invocare le purghe anche qui…mi resta solo Milan news dove trovare “amici” sinceri..

  10. Bene ora avere un’opinione diversa e difenderla con risoluzione vuol dire essere squadrista…buono a sapersi…

    Senza offesa ma un amico sincero non è tenuto a condividere ogni tua opinione…

  11. Che poi scusate ma qui l’unica”dietrologia” che leggo è tutto fuorché su Allegri…la cui unica colpa è quella di essere un allenatore da provinciale…al limite quello che dovrebbe sentirsi puntato è papa Galliani il quale farebbe meglio a non considerarsi il Cuccia del calcio manovrato dietro le quinte del 21mo secolo…

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