Minimum Max

AC Milan Training & Press Conference - UEFA Champions League

Ora che il conte Max ha fatto le valigie ed è tornato al suo gommone con le tasche piene di Sassuolo, dobbiamo prendere atto che è pur vero che è stato il nostro allenatore per tre anni e mezzo. Solo sei mesi in meno di Sacchi, quasi il doppio del ciclo del primo Liedholm; insomma, Allegri è un allenatore che – ci piaccia o meno – è ormai parte della storia del Milan. E siccome quelli che se ne vanno son sempre i migliori, vogliamo andare contro corrente e ricordarlo ostinatamente con un filo di dolcezza.

 

Milan-Inter 3-0, 2 aprile 2011. La partita simbolo dello scudetto 2011, una lezione di calcio e di umiltà all’Inter del non-allenatore Leonardo, che aveva blaterato di rimonte per tutte le due settimane precedenti. Abate trattore a destra, Van Bommel cattedratico a centrocampo, l’ultimo grande Seedorf. Pato dedicò la sua doppietta alla sua nuova fidanzata ricca e bionda – l’inizio della fine. Il tutto – è sempre bene ricordarlo, senza Ibrahimovic in campo, perché il genio aveva avuto la bella pensata di farsi squalificare (così, quando sentirete giustamente dire che Allegri è stato l’unico allenatore a non vincere uno scudetto con Ibrahimovic, saprete cosa rispondere).

Milan-Arsenal 4-0, 15 febbraio 2012. Serata perfetta: Nocerino che scucchiaia per Boateng che fulmina Szczesny di destro, Robinho che trova la porta e la rete due volte su due, Ibrahimovic modello Gulliver che scherza con i difensori bambini dei Gunners e detta legge persino in Champions, contro una delle habitué del calcio europeo. Allegri batte Wenger 4 a 0, proprio così. Tutto troppo bello per essere vero; difatti, al ritorno, in mezz’ora l’Arsenal ci salta sopra 3-0, Ibra se la fa addosso come suo costume in Europa, un giovanissimo El Shaarawy è mandato allo sbaraglio e la sfanghiamo solo per la leggendaria misericordia dei Gunners, Van Persie in testa.

Milan-Juventus 1-1, 25 febbraio 2012. I’ggol di Muntari e altre storie. Come sarebbero andate quella partita e quel campionato con il Milan avanti 2-0 alla mezz’ora contro una Juve visibilmente sorpresa e frastornata, probabilmente destinata alla prima sconfitta in campionato? Resta agli atti un Milan spumeggiante per 70 minuti buoni, prima che la benzina finisca e la Juve pareggi. Il tutto – è sempre bene ricordarlo – DI NUOVO con Ibrahimovic squalificato per il pugno ad Aronica (così, quando sentirete dire che Allegri ecc. ecc.).

Milan-Juventus 1-0, 25 novembre 2012. Nove mesi dopo, il Milan più gagliardo dello scorso campionato vendicò “i’ggol di Muntari” vincendo su rigore inesistente (lo tira, malissimo, Robinho; cerca di pararlo, malissimo, Buffon) e concedendo comunque ben poco alla Juve di Alessio, che quella sera sbagliò decisamente formazione puntando tutto su Quagliarella. Tra i memorabilia di questo Milan così provinciale, così primi anni ’80, Marione Yepes che nei minuti di recupero scaccia infastidito il moscerino Giovinco con la risolutezza di Indiana Jones alle prese con il tizio con la scimitarra.

Milan-Barcellona 2-0, 20 febbraio 2013. La notte più dolce del Milan operaio, brutto e tamarro dei Muntari, dei Boateng, dei Constant, persino dei Niang che entrò nell’azione del 2-0. Un Barça ridotto all’impotenza e alla sterilità anche a causa della sua maglia imbarazzante, un Milan perfetto soprattutto tatticamente e mentalmente. Sì, senza dubbio il capolavoro di Allegri. Al ritorno, infatti, andò come andò. Almeno, quella volta, non ci si attaccò più del dovuto a i’ppalo di Nianghe

Pubblicato da Giuseppe Pastore

Pugliese, classe 1985, milanista di ferro. Prima partita di cui ho memoria: Milan-Barcellona 4-0. Ammetterete che poteva andarmi peggio. Qui sotto i miei contatti.

4 Risposte a “Minimum Max”

  1. Sempre che sia vero, in seguito all’esonero la moglie di Antonini ha tweettato: ” Finalmente godo anch’io! ” Probabilmente ha ricevuto la visita dell’idraulico….Non è stata certo l’esclusione del marito la pecca maggiore del nostro ex-allenatore!…..

  2. L’unica rimonta nella storia del Milan da 0-3 a 4-3 contro il Lecce era da menzionare a prescindere.
    E non c’entra nulla con il fatto che sono di Bari eh!

    1. Eh lo so, ma ho la sensazione che lo schema “diamo la palla a Boateng e poi lui tira da tutte le posizioni” non fosse stato esattamente provato in allenamento.

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