Che vi siete persi: settimana dal 13 al 19 dicembre 2020

Due pareggi di fila, ormai segnano solo i difensori e chissà per quanto tempo sarà ancora così, visto che in attacco siamo rimasti solo con Maldini, e quando diciamo Maldini parliamo di Paolo, riadattabile a centravanti per motivi di necessità. Ah, che tempi che ci aspettano! La famosa fortuna che ci accompagna non accenna a placarsi, e in attesa di conoscere cosa ancora ci riserverà ripercorriamo le strambe notizie di questa stramba settimana.

Virgolettato della settimana

Beh, Jon Dahl, neanche noi! Cioè, diciamo che nei cofanetti tendenzialmente non si trovano le gloriose sconfitte, quindi, a meno di non voler farsi del male come la famiglia che invita a cena Nanni Moretti in Bianca, difficilmente potremmo trovarci di nuovo quella l’infausta gara di Istanbul davanti agli occhi. Sono quelle partite che fanno godere i tifosi avversari, che sghignazzanti come nelle migliori partweete si divertono a vederci capitolare. Ma dopo Istanbul c’è Atene, e quindi riguardiamo quella, tutti insieme. Anche perché, Jon Dahl, vorremmo anche chiederti una cosa, di nuovo. No, ma come “smettetela ragazzi, non torno a giocare per sostituire Ibrahimovic”?! Non ci hai fatto neanche parlare, dai. Vabbè, se proprio non ti va, vorrà dire che troveremo un altro nostro ex attaccante biondo disposto a seguirci. Magari… Ok, no.

La notizia di mercato della settimana

Noooo, e ora come facciamo a competere? Sentiamo da qui il tintinnare dei milioni offerti a Thauvin, del quale Maldini tanto ha parlato bene, facendo irritare la dirigenza del Marsiglia. Insomma, per portarlo via dalla Francia dovremmo vedercela con l’Al Ain, quindi c’è da convincere Thauvin in altri modi. Potremmo offrirgli, ad esempio:

  • Una maglia autografata di Maldini: il capitano-dirigente è fisicamente presente a Milanello, quindi può firmargliela in diretta;
  • Annali pieni di nomi buoni per indovinare il Milanista Misterioso;
  • Un taglio di capelli Milanello Style con tinta bionda incorporata, visto che il suo è fermo allo stile Callejon.

La notizia che spacca

E insomma, Alexa si tinge di rossonero! L’assistente vocale di Amazon adesso ha delle funzionalità legate al mondo Milan: le si può chiedere ad esempio di mettere la telecronaca del match, oppure di sapere chi ha stonato cantando “Pioli is on fire”. Insomma, potremmo parlare liberamente di Milan con Alexa, domandandole se c’è vita oltre Ibrahimovic e Kjaer: ce lo stiamo chiedendo un po’ tutti, e le risposte le darà il campo, ok, ma almeno lasciateci scambiare due chiacchiere con qualcuno, suvvia. Anche perché, probabilmente è proprio con Alexa che passeremo Natale e Capodanno.

La statistica della settimana

Beh! E a un giocatore così crossante, non vogliamo rinnovare il contratto a mille milioni all’anno? Suvvia, che poi c’è il rischio che gli Emirati Arabi tentino pure lui. L’agente del nostro re dei cross questa settimana ha incontrato la dirigenza, e pare che questo meeting sia stato positivo. Noi speriamo che possa rinnovare al più presto, perché vogliamo vederlo crossare ancora a lungo con la nostra maglia. Certo, se in area ci fosse anche qualcuno alto, magari col codino e il pizzetto, quei cross prenderebbero tutto un altro sapore. Così decliniamo dolcemente verso la domanda delle domande.

Ma come sta Ibrahimovic? Ha mangiato, è tranquillo, pensa a noi?

E come volete che stia? Stava per recuperare da un infortunio e ne ha subito un altro, difficilissimo da capire, da interpretare: pare si tratti di soffusione, che ricorda un po’ una carezza, un qualcosa di amorevole. Certo, qualcun altro invece fa giochi di parole un po’ lazzaroni.Ibra quindi per questo 2020 ha smesso di coccolarci, e noi ci sentiamo un po’ più soli: chi giocherà al suo posto, in attacco? Anche perché pure Rebic non se la passa benissimo. Cosa fare, chi chiamare? Gli Avengers? I Tomasson, gli Huntelaar? Per ora ci accontentiamo di Leao, sperando che faccia bene, anche se proprio prima punta non è, diciamo così. E poi, chissà, a gennaio potrebbe muoversi qualcosa. Tu chiamale se vuoi, soffusioni.

E comunque, sui social

“Non tutte le nutrie indossano una maschera”.

(Leonardo Mazzeo)

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