Rise Above. Cap. XIII. Milan-Palemmo

Avete presente quando Tom Hanks in Cast Away torna alla civiltà ed è ormai disabituato a tutti quei comforts che sembrano ovvi a tutti noi che ci svegliamo al mattino e subito andiamo a controllare su Internet se per caso è uscita l’ennesima improbabile puttanata sul closing? Ecco, più o meno così ci sentivamo tutti noi quando ce ne stavamo andando negli spogliatoi su un rotondissimo risultato di 3 a 0. Da quanto non succedeva? E chi se lo ricorda. Cosa dite, quella partita là? Non c’è mai stata, quindi non so di cosa stiate parlando.

Troppa grazia. Vedete, ogni santa volta che plano al baretto la seconda cosa che faccio dopo aver messo il becco in una birra è fare l’ennesima domanda retorica al mio amico Colo: ‘Ma una volta un 2 a 0 tranquillo tranquillo senza soffrire sempre come dei cani malati, no?’. Di solito finisce che sono già a far la fila per un altro scontrino mentre mi preparo spiritualmente a giocarmela fino al 90mo con avversari di grido come il Chievo. Invece questa volta il miracolo, un allineamento astrale che non si presentava da ere geologiche. Pronti via, Suso appena rientrato la mette di giustezza su punizione. Passano pochi minuti e Pasalic la butta dentro da un metro su altro assist del Gesù Nostro, un esempio più unico che raro di oggetto misterioso diventato fenomeno in tempo zero. Manco facciamo a tempo a spellarci le mani che il Giovane Calabria la scodella in mezzo, Bacca non può far a meno di incocciarla in porta, mentre per il resto della partita si impegnerà a dovere a gettare alle ortiche palle che un Cobra Tomasson avrebbe sbattuto in porta con un occhio bendato e le mani legate dietro alla schiena.

Ma soprattutto, le Merde pensavano bene di naufragare a Crotone (occhio che dobbiamo andarci pure noi e quindi starei abbottonato prima di fare troppa ironia, soprattutto considerato cosa siamo riusciti a NON-fare al Bernabeu di Pescara) suscitando vette di entusiasmo che sfioravano la ola. Me ne stavo lì a godermi cotanta meraviglia mentre il sole milanese flagellava il Secondo Anello Verde manco fosse Acapulco a Ferragosto. Per vent’anni sono goduto l’ombra della nostra bella Sud deridendo le Merde che andavano al barbecue, adesso mi trovo io ad un passo dall’insolazione. Tipo che avevo le visioni e mi sembrava di vedere uno biondino con il numero 7 un po’ torello che si beveva tutti e faceva i disastri. Mi sono inginocchiato con le lacrime agli occhi urlando ‘Sheva! Shevaaa!’ finchè a forza di scappellotti i miei soci mi hanno riportato alla realtà. Non è ucraino però, che gol che fa. Mi cospargo il capo di cenere. Lo ammetto, sospettavo il pacco conclamato alla Bojan, del resto non è che all’Everton se lo portassero in palmo di mano, invece Deulofeu a momenti è quasi imbarazzante per quanto sia più forte del resto di quelli in campo, soprattutto di molti dei nostri, va detto. Peccato, ops, che ci sia la concretissima possibilità che a fine anno svuoti l’armadietto a Milanello, prenda la borsa dicendo ‘beh ciao eh’ e se ne torni sulle Ramblas a mangiare mariscos.

Certo, a meno che qualcuno vada da quegli antipatici dei blaugrana a cagare monete manco fosse una video poker impazzito della Barona. Ma di questo non parliamo più. Dopo l’ultima solenne presa per il culo (scusate il francese ma null’altro rende meglio), la linea condivisa dal popolo rossonero sulla vitale questione del closing è: ‘non ci ho capito una beneamata fava. Seguita da ‘in ogni caso non mi fido’. Teoricamente quella con il Palemmo sarebbe dovuta essere l’ultima partita del Berlusca, di Galliani, di 30 anni Presidenza blah blah blah. L’abbiamo fatta passare come se nulla fosse stato, come quelli che hanno capito che stanno per fargli lo scherzo e per questo rimangono immobili e non tradiscono la minima reazione.

Basta, fate voi, non ci illudiamo più e non diremo più nulla finché non vedremo una firma su un contratto e forse anche oltre. Diciamo finché non verrà rinnovato chi va assolutamente tenuto e comprati giocatori necessari ad elevare un tasso di qualità drammaticamente crollato negli ultimi anni.

Perché va bene tutto, va bene la fede incrollabile, ma San Giuan fa minga ingann.

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